La macchina da fottere

di Salvo Cosenza


“C’è uno che ha inventato una macchina per fottere. Mica balle come ne vedi sulle riviste erotiche, tipo borsa d’acqua calda con fregna artificiale di carne macinata! Questo tale ha messo su una cosa seria. Uno scienzato tedesco.”

Il famoso scienziato è il professor Von Braschlitz, salvato dall’esercito Usa, che lo strappa dalle grinfie dei russi, in una storia di ordinaria follia di Charles Bukowsky. O meglio,  per me lo era e basta, finchè, surfando sulla rete sono inciampato su Roxxxy. In pelle sintetica, alta 1,73 per un peso di 54 kg, coi capelli bruni, o bionda anche, o se preferisci rossa, passionale, scalderà le tue gelide notti e ti terrà compagnia durante il giorno (“have a conversation or sex, it’s up to you!”). Infatti questa bambolona non è mica la classica “donna” tutta tette e niente cervello, no, Roxxxy  è addirittura dotata di Intelligenza artificiale, roba da far impallidire Isaac Asimov vi dico, e quindi potrete parlare con lei e discutere di ciò che più vi interessa. “Avrai l’assoluta garanzia che : riconoscerà il tuo nome, ciò che ami e quello che non ti piace, potrà portare avanti una discussione ed esprimerti il suo amore, potrà ascoltare, parlare, sentire quando la tocchi e perfino provare un orgasmo !”

La storia di come è nata questa topolona robotica è davvero curiosa. La True Companion è un’azienda produttrice di sex robot, vi lavorano decine di artisti e ingegneri, tra i quali anche Douglas Hines. Proprio Douglas stava parlando con un collega  di un caro amico passato a miglior vita, e i due si chiedevano se non fosse stato davvero incredibile averlo ancora tra loro magari in versione robotica, con una fedele riproduzione di personalità e interessi, insomma un vero e proprio clone cibernetico.

Forse qualcuno di voi potrebbe nutrire dei dubbi sulla sanità mentale di quest’uomo, ma non c’è tempo di pensare, perchè nel frattempo, ahimè, anche il suo collega viene a mancare: durante l’attentato al World Trade Center si trovava infatti sulla torre numero uno. Questo tragico avvenimento convince definitivamente Douglas della liceità di riprodurre delle copie di persone scomparse, simulandone la personalità e ovviamente rendendole il più possibile simili agli originali.

Dopo un’accurata indagine di marketing capisce che per capitalizzare l’idea sarebbe stato opportuno –  che sorpresa! –  tuffarsi nel mercato dell’intrattenimento per adulti. E dunque eccola! Roxxxy potrà colmare il vuoto di tante persone che sono sole, in una società che va alla velocità della luce, e dove la tecnologia supera la fantasia di una mente a tratti perversa e ti cambia la vita, ti inghiotte e ti fa vorticare al suo interno e ti risputa fuori in una realtà fatta di isolamento e ambiguità. La stessa tecnologia tenta di risolvere il problema. Stiamo parlando di persone che non hanno solo un bisogno sessuale da soddisfare, ma che vogliono qualcuno o qualcosa che li renda meno soli, che sono disposti a parlare con una macchina e spesso preferiscono questa ad una più difficile conquista in carne ed ossa. Per soli 7000 dollari difatti la True Companion spedirà Roxxxy al vostro domicilio, e se siete femminucce avrete solo da aspettare: sta per arrivare la versione maschile, il suo nome sarà Rocky…

2 thoughts on “La macchina da fottere

  1. “una difficile conquista in carne ed ossa”
    dovremmo avere più occasioni di relazionarci, più spazi in cui incontrarci. se diventasse parte della nostra cultura parlare, guardare, sorridere a chi non conosciamo, non avremmo bisogno di bambole elettriche da stringere la notte.

  2. davvero interessante e divertente punto di vista sul rapporto nuova tecnologia-sesso-mercato.
    ma fortunatamente si sono buttati nell’ambito hot! mi avrebbe fatto troppa impressione poter rivedere le persone che non ci sono più in versione supervicky!
    azzeccatissima la citazione porno letterale! grande Hank!

    evvai Sal!

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.