croce – carne – cacca

C’era una volta il sacro, era serio, sicuro di sè, preciso, non si lamentava mai ed era sempre puntuale nei suoi impegni.
C’era una volta il sacro e c’era anche il profano e ad una prima riflessione superficiale nessuno dei due tardava mai un impegno. Volendo riflettere con più attenzione sul caso, arriviamo a notare che entrambi prendevano gli stessi impegni negli stessi giorni e con la stessa intensità!
Il che ci porta facilmente a sintetizzare tutto in formule e assiomi,partendo da:

chiesa – casa – vita

che poi sarebbe come dire:

nasci – cresci – muori

Semplicemente esplicando il concetto si arriva all’assioma:

pasqua – pasquetta – dopo pasquetta

che ci dà come frutto diretto la formula magica che trovate in alto, come titolo grassettato di questo articolo.

Potrebbe sembrare una scelta di vita, come chi firma il fermo militare per tre anni. No. È un tour de force a cui nessuno può tirasi indietro, un sa pò scapuliare¹, o forse qualcuno di voi vorrebbe davvero?
La pasqua, il trionfo della carne; la prova tangibile che la traccia che lasciamo su questa terra non solo è visibile ma anche profumata. Chilometri di salsiccia ben riempita e grassa come una sonda in perlustrazione delle viscere di un satellite sconosciuto, aiutata in questa missione da ettolitri di vino sacro per convinzione – alle volte per convenzione – pronto all’uso, al sollievo, a distendere i nervi e massaggiare le pareti dell’esofago; non è certo un caso che dopo venga spontaneo parlare e mangiare. Ma questa è solo una piccola parentesi.

Racchiusa in questa formula troviamo più di un micro mondo; Atei imbanditi di interiora di capretto e innaffiati di rubino liquido, Madonne avvolte da veli neri sul capo con le mani verso il cielo come saluto al miracolo della vittoria sulla certezza della carne morta, Atei che calano il capo in segno di silenzioso rispetto davanti la croce spoglia, Madonne che accendono il fuoco che donerà calore alla famiglia e riscalderà carni pelli aromi e anche il pasticcio di pasta. Atei che ironizzano su un Dio risorto e Madonne che ridono divertite. Atei e Madonne che non rinunciano a niente, dalla comunione al caffè.
E in questo perfetto micro mondo tutto è in equilibrio, il sacro invade il profano con miti e leggende e il profano si lascia invadere sicuro di non perdere territori e spazi.
Entrambi battezzati sotto un unico augurio: buona pasqua.

¹ trad. palermitano: non puo’ evitarlo/non puo’ evitare una determinata cosa

4 thoughts on “croce – carne – cacca

    • la cacca è alla fine di tutto, nel dopo pasquetta!! è quel simpatico pennarello che evidenzia il nostro cammino, lasciando una striscia del nostro passaggio perchè non importa cosa tu faccia nella vita, l’importante è lasciare un segno!!

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