La politique expliquée aux aliens [Part 2] – La politica spiegata agli alieni [Parte 2]

(Legge il nostro pio volontario).

Oggi, cari visitatori venuti dalle lontane plaghe dell’Universo, vi racconterò di un altro membro del nostro governo: un essere creato in uno dei tanti laboratori siti nelle cantine della Villa di Arcore. Purtroppo, al contrario della Super Vicky che avevamo tanto amato noi terrestri negli anni ’80, questo non è possibile spegnerlo con un colpo alla testa.

[*riparte la sigla: A mille ce n’è nel mio cuore di fiabe da narrar… da narraaaaar*]

In una notte buia e tempestosa, in cui la moglie si era rifiutata di adempiere ai suoi doveri coniugali, il dottor Viktor Mediashopping Frankensconi, divorato dalla frustrazione e dalla rabbia, pensò di recarsi nel laboratorio nuovo di zecca, omaggio di Silvio il Misericordioso. Una volta indossato il suo camice verde (dono dell’uomo testimonianza vivente che se un Dio c’è fa decisamente le cose a metà, alias Umberto “sodirelaparolaictuscoirutti” Bossi),  “mise insieme gli strumenti della vita con cui avrebbe potuto infondere la scintilla dell’esistenza nella cosa inanimata che giaceva dinanzi ai suoi occhi”1. Il suo fedele assistente Brunetta Loompa, azionò la macchina e… E’ vivaaaa!
Anni passati a trafugare pezzi di cadaveri, occhialini indisponenti e tailleur improponibili. Ma ora la sua fatica era stata ripagata. Aveva creato un mostro, la materializzazione vivente di tutte le nostre paure arcane, un mix letale fra la Signorina Rottermeier e Miss Minci2.
Appresa la notizia, Silvio si precipitò laggiù e, dopo aver raccontato tre barzellette di seguito e tuttedunfiato per l’eccitazione, chiese di vedere la creatura. La osservò attentamente: un po’ di tette c’erano, il ghigno crudele anche ma… al posto dell’unica cosa che gli stava veramente a cuore, c’era solo un ammasso di ragnatele e roba che si sbriciolava. Tuttavia, la situazione era critica e il Regime necessitava di un Ministro dell’Istruzione che distruggesse definitivamente ogni fonte di cultura.
Le fu dato nome Mariastella, in onore della chiave a stella con cui le fu praticato il foro d’ingresso alla vagina. Lo scienziato aveva dimenticato di creare le adeguate connessioni sinaptiche e di fornirla di un cospicuo numero di neuroni. E Silvio vide che ciò era cosa buona.
Senza una preparazione, senza sapere neanche scrivere il proprio nome correttamente, Mariastella fu insignita del titolo di “Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca”, l’8 maggio 2008.
Spinta dalle amichevoli pacche sul culo del Supremo Silvio, si mise subito a lavoro.
Tra le sue opere più importanti ricordiamo il ripristino del maestro unico alle elementari, l’obbligo di indossare il grembiule e di indossare su quest’ultimo dei segni di riconoscimento qualora non si fosse di religione cristiana.
A Mariastella tra l’altro facevano proprio schifo gli extracomunitari, perché Borghezio le aveva raccontato delle storie a proposito di questi ultimi che le avevano provocato gravi traumi. Allora si prodigò per evitare che in una classe di bambini bianchi ce ne fossero anche solo un paio marrone chiaro. All’ingresso delle scuole mise delle guardie travestite da Tonio Cartonio che indirizzavano i bambini italiani in classe e invitavano quelli extracomunitari a dirigersi verso una porta con scritto “DOCCIA”.
Un pomeriggio, dopo aver depositato il suo veleno mordendo un bicchiere, cominciò a fare dei conti poiché dal Regime arrivavano dei dispacci con allarmanti notizie sulla scarsità di fondi da destinare al Digitale Terrestre. Mariastella, diligentemente, pensò di tagliare i fondi alle Università e alle Scuole, di licenziare milioni di insegnanti già precari e di versare il denaro risparmiato sui Pier – conti.
Ma questo a Silvio non bastava.
EGLI aveva promesso al Papa (in cambio dellaconcessione di continuare a prendere la Comunione anche se divorziato) che avrebbe sostituito materie come scienze e filosofia con l’insegnamento della religione cattolica e lo studio della Bibbia.
Bisognava intervenire.
Così, per la felicità di tanti, il crocifisso divenne in pratica il maestro unico e l’evoluzionismo fu sostituito dal creazionismo, anche se i tratti somatici di Bossi rimanevano una testimonianza evidente della teoria di Darwin.
Mariastella, soddisfatta del proprio operato, partecipava a convegni, interviste, sempre seguita da un cecchino che faceva fuori chi le faceva notare che il suo operato stava mandando a puttane il sistema dell’istruzione. E proprio per evitare che continuassero a sorgere generazioni dotate di un adeguato spirito critico, a cominciare dalle scuole siciliane, sostituì i professori con dei video delle puntate di Voyager. In questo modo, tutti sarebbero stati più preoccupati di prepararsi all’arrivo del 2012, piuttosto che occuparsi di problemi che presto non avrebbero avuto più molta importanza, dato che i Maya non sbagliano mai.

Oggi Mariastella si è riprodotta, grazie allo Spirito Santo mandato da Silvio. Nel suo grembo ha portato per nove mesi (anche se le fonti ufficiali attestano che la gestazione sia durata solo 6 ore) un Tommyknocker3 che avrà il compito di trasformare tutti i bambini in piccoli balilla non istruiti allineati con la volontà di Silvio Nostro Onnipotente che è ad Arcore.

E l’ignoranza non avrà fine.

TO BE CONTINUED…


1Liberamente tratto dal capitolo V del romanzo di Mary Shelley, Frankenstein.

2 Celebre direttrice del cartone animato Lovely Sara, che accoglie Sara a braccia aperte nel suo collegio quando era una ricca ragazzina, ma non esita ad infierire su di lei con umiliazioni ed angherie non appena Sara diventa povera.

3 Le creature del buio, personaggi tratti da un romanzo di Stephen King.

3 thoughts on “La politique expliquée aux aliens [Part 2] – La politica spiegata agli alieni [Parte 2]

  1. Penso sia ironica, vero è che in alcune scuole non sono ammessi bambini non cattolici, o bambini non italiani, e in altre fanno classi “speciali” eccetera, ma la cosa del grembiule è ironica. Spero.

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