Medio oriente: una classe allo sbando

di Pigi Arisco

Scioccato da quanto successo ai pacifisti del convoglio umanitario diretto a Gaza, “Freedom Flotilla”,  ho provato a buttare giù qualche considerazione; ma scrivere sul conflitto Israelo-palestinese per chi, come me, non ha studiato a lungo e profondamente la vicenda, è veramente difficile. A spiegare ed analizzare la storia politica del Medio Oriente si sono cimentati talmente tanti mostri sacri del giornalismo, della letteratura e storici di ogni sorta e nazionalità che al solo pensiero di scrivere qualcosa che è già stata scritta, sicuramente meglio, e supportata da immensa conoscenza, la mano trema e la mente si blocca.

Sarà una reazione stupida, d’accordo, ma se succede? Che si fa? Come la si supera?

Forse con un po’ di originalità e fantasia. Di fronte ai mostri sacri della letteratura e del giornalismo siamo come dei bambini alle elementari, che hanno poche informazioni e si fidano soltanto del loro istinto, proviamo questa chiave di lettura.

Immaginate una classe di bambini. Due file di banchi, quella di destra la chiameremo Europa, quella di sinistra Medio Oriente. Il maestro della classe, lo chiameremo Amerigo.

Nella fila Medio Oriente (MedioFila) c’è un bambino problematico, lo chiameremo Ben Israel. E’ un bambino molto alto e molto forte, e con un passato difficile. Il suo papà è stato ucciso davanti ai suoi occhi dal papà di Germano uno dei bambini dell’Eurofila. I servizi sociali hanno segnalato la cosa al maestro Amerigo, chiedendogli di avere un po’ di comprensione e di pazienza con quel bambino tanto sfortunato. Il maestro Amerigo ha informato a turno tutte le famiglie affinchè potessero spiegare ai loro figli la delicata situazione.

Ben non vuole sedere nell’Eurofila, per non stare vicino a Germano, ed ha deciso di occupare il banco di un bambino della MedioFila, il più povero, il più debole: Jasser Palestin.

Ben continua a vessare Jasser, lo picchia spesso, gli ruba le merendine, gli ha tolto tutti i libri e tutti i quaderni per impedirgli di avere un’istruzione e di comunicare. Amerigo continua a far finta di non vedere.

I bimbi della MedioFila provano una gran pena per Jasser, cercano di aiutarlo passandogli di nascosto le merendine, incitandolo a ribellarsi. Ma le poche volte che Jasser ha provato a ribellarsi con violenza, è stato sempre sopraffatto da Ben ed ogni volta la porzione di banco di Jasser è diventata sempre più piccola. Come se non bastasse, in queste rare occasioni di rivolta il maestro Amerigo ha rimproverato Jasser dicendogli che non è con la violenza che si ottiene giustizia. Forse Amerigo ha ragione, ma i bambini spesso non capiscono, agiscono con i sentimenti più che con la ragione. E così un giorno i bimbi della Mediofila si alleano tutti contro Ben per impedirgli di continuare a fare del male a Jasser. Il risultato è stato che Ben ha picchiato e rubato le merendine ad ognuno di loro, ha occupato quasi tutti banchi della MedioFila, e lo ha fatto in soli 6 giorni. Il commento di Amerigo in quel caso fu: “ecco la dimostrazione che con la violenza non si ottiene nulla”.

Ultimamente la situazione di Jasser sta diventando drammatica, persino tra i bambini dell’Eurofila le coscienze cominciano a smuoversi e ci sono alcuni che vorrebbero far qualcosa per quel bambino sempre più depresso ed affamato. Alcuni giorni fa qualcuno dell’EuroFila ha mandato delle merendine a Jasser, ma Ben – che ormai non pensa ad altro che bloccare tutti gli aiuti verso Jasser – ha picchiato pure qualche bambino dell’Eurofila.

Ben sta cominciando a ritrovarsi sempre più isolato e come tutti i bulli, più è isolato più è aggressivo.

Bullismo! Ecco cosa abbiamo di fronte.

Cerco la definizione su Wikipedia.

Il bullismo per essere definito tale deve presentare tre caratteristiche precise:

* Intenzionalità.

* Persistenza nel tempo.

* Asimmetria nella relazione.

Vale a dire che deve essere un’azione fatta intenzionalmente per provocare un danno alla vittima; ripetuta nei confronti di un particolare compagno; caratterizzata da uno squilibrio di potere tra chi compie l’azione e chi la subisce.

La Polizia di Stato ha messo online una serie di consigli per ragazzi, genitori ed insegnanti al fine di combattere il bullismo scolastico. Li trovate qui:

http://poliziadistato.it/articolo/232-Bullismo_consigli_su_come_difendersi

Dopo averli letti chiedetevi se il maestro Amerigo ed i compagni di Jasser si stanno comportando correttamente.

Medio Oriente. Una classe allo sbando. –

Scioccato da quanto successo ai pacifisti del convoglio umanitario diretto a Gaza – Freedom Flotilla – ho provato a buttare giù qualche considerazione; ma scrivere sul conflitto Israelo-palestinese per chi, come me, non ha studiato a lungo e profondamente la vicenda è veramente difficile. A spiegare ed analizzare la storia politica del Medio Oriente si sono cimentati talmente tanti mostri sacri del giornalismo, della letteratura e storici di ogni sorta e nazionalità che al solo pensiero di scrivere qualcosa che è già stata scritta, sicuramente meglio, e supportata da immensa conoscenza, la mano trema e la mente si blocca.

Sarà una reazione stupida, d’accordo, ma se succede? Che si fa? Come la si supera?

Forse con un pò di originalità e fantasia. Di fronte ai mostri sacri della letteratura e del giornalismo siamo come dei bambini alle elementari, che hanno poche informazioni e si fidano soltanto del loro istinto, proviamo questa chiave di lettura.

Immaginate una classe di bambini. Due file di banchi, quella di destra la chiameremo Europa, quella di sinistra Medio Oriente. Il maestro della classe, lo chiameremo Amerigo.

Nella fila Medio Oriente (MedioFila) c’è un bambino problematico, lo chiameremo Ben Israel. E’ un bambino molto alto e molto forte, e con un passato difficile. Il suo papà è stato ucciso davanti ai suoi occhi dal papà di Germano uno dei bambini dell’Eurofila. I servizi sociali hanno segnalato la cosa al maestro Amerigo, chiedendogli di avere un pò di comprensione e di pazienza con quel bambino tanto sfortunato. Il maestro Amerigo ha informato a turno tutte le famiglie affinchè potessero spiegare ai loro figli la delicata situazione.

Ben non vuole sedere nell’Eurofila, per non stare vicino a Germano, ed ha deciso di occupare il banco di un bambino della MedioFila, il più povero, il più debole: Jasser Palestin.

Ben continua a vessare Jasser, lo picchia spesso, gli ruba le merendine, gli ha tolto tutti i libri e tutti i quaderni per impedirgli di avere un’istruzione e di comunicare. Amerigo continua a far finta di non vedere.

I bimbi della MedioFila provano una gran pena per Jasser, cercano di aiutarlo passandogli di nascosto le merendine, incitandolo a ribellarsi. Ma le poche volte che Jasser ha provato a ribellarsi con violenza, è stato sempre sopraffatto da Ben ed ogni volta la porzione di banco di Jasser è diventata sempre più piccola. Come se non bastasse, in queste rare occasioni di rivolta il maestro Amerigo ha rimproverato Jasser dicendogli che non è con la violenza che si ottiene giustizia. Forse Amerigo ha ragione, ma i bambini spesso non capiscono, agiscono con i sentimenti più che con la ragione. E così un giorno i bimbi della Mediofila si alleano tutti contro Ben per impedirgli di continuare a fare del male a Jasser. Il risultato è stato che Ben ha picchiato e rubato le merendine ad ognuno di loro, ha occupato quasi tutti banchi della MedioFila, e lo ha fatto in soli 6 giorni. Il commento di Amerigo in quel caso fu: “ecco la dimostrazione che con la violenza non si ottiene nulla”.

Ultimamente la situazione di Jasser sta diventando drammatica, persino tra i bambini dell’Eurofila le coscienze cominciano a smuoversi e ci sono alcuni che vorrebbero far qualcosa per quel bambino sempre più depresso ed affamato. Alcuni giorni fa qualcuno dell’EuroFila ha mandato delle merendine a Jasser, ma Ben – che ormai non pensa ad altro che bloccare tutti gli aiuti verso Jasser – ha picchiato pure qualche bambino dell’Eurofila.

Ben sta cominciando a ritrovarsi sempre più isolato e come tutti i bulli, più è isolato più è aggressivo.

Bullismo! Ecco cosa abbiamo di fronte.

Cerco la definizione su Wikipedia.
Il bullismo per essere definito tale deve presentare tre caratteristiche precise:

* Intenzionalità.
* Persistenza nel tempo.
* Asimmetria nella relazione.

Vale a dire che deve essere un’azione fatta intenzionalmente per provocare un danno alla vittima; ripetuta nei confronti di un particolare compagno; caratterizzata da uno squilibrio di potere tra chi compie l’azione e chi la subisce.

La Polizia di Stato ha messo online una serie di consigli per ragazzi, genitori ed insegnanti al fine di combattere il bullismo scolastico. Li trovate qui:
http://poliziadistato.it/articolo/232-Bullismo_consigli_su_come_difendersi

Dopo averli letti chiedetevi se il maestro Amerigo ed i compagni di Jasser si stanno comportando correttamente.

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