Dritto al cuore

Quale vorreste che fosse l’ultimo film della vostra vita?
L’ultimo di Ronnie Lee Gardner è stato Il signore degli anelli. A poche ore dalla sua fucilazione, Gardner, guardava quel film. Non so cosa abbia pensato mentre vedeva gli ultimi fotogrammi della sua vita, forse all’aldilà, alla sua famiglia, alla sua vita, a che cosa possa spingere cinque volontari a sparargli, a che cosa si prova quando il proiettile arriva dritto al cuore, o magari si sarà goduto il film, l’ultimo.

Ronnie Lee Gardner attende la sua morte da venticinque anni, dal1985. Io in quell’anno nascevo e la vita mi si offriva, dall’altra parte dell’oceano un uomo aveva solo la morte davanti e nessuna speranza di poter cambiare il corso della sua vita.

Il ministro della giustizia dello Utah ha scritto ” che Dio gli dia la pietà che lui ha negato alle sue vittime”. Beh, allora che Dio abbia pietà di tutti coloro che di pietà non ne hanno mai avuta.

Ronnie non ha voluto i suoi familiari il giorno dell’esecuzione, così, sono rimasti nel parcheggio davanti al carcere aspettando in lacrime la notizia della morte. Pregavano e piangevano pensando ad un uomo che nella vita ha avuto la sciagura di conoscere solo violenza e morte.

Così quando il sipario si apre su quel palco di morte, come spettatori ci sono giornalisti, familiari delle vittime, e funzionari statali. Sono lì, davanti ad una sedia nera, su cui è seduto un uomo con il volto pallido, il suo biancore acceca in mezzo a tutto quel nero. E’ un uomo legato alla sedia con sei strisce di tiranti dalla fronte alle caviglie, indossa una tuta nera ed un bersaglio bianco sul cuore. Il direttore del carcere entra in scena coprendo quel pallido volto con un cappuccio nero, si può iniziare, passano trenta secondi ed i cinque volontari sparano dritti al bersaglio. Vi sono quattro fori sul cuore di Gardner, la mano sinistra si contrae per poi rilassarsi di nuovo: è morto. La notizia arriva ai familiari, i quali lasciano volare venticinque palloncini, uno per ogni anno in carcere.

Ronnie Lee Gardner ha scelto di voler essere fucilato, ha scelto una morte più rapida rispetto a quella per iniezione letale, ha scelto di morire in fretta, senza una lunga agonia, dritto al cuore, boom.

Un uomo morto in più, la “morte giusta” trionfa su quella “sbagliata”, l’ordine è ristabilito, tutti a casa dopo il lieto fine, il bene ha vinto sul male, ma siamo sicuri che da domani vivremo “tutti felici e contenti”?

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