A Babbo Natale, s.p.m.

Caro Babbo Natale,

nonostante tu abbia ignorato per 27 anni le mie ‘letterine’ (“Babbo Natale è povero”, mi ripetevano i miei genitori), quest’anno ti scrivo perché credo che solo tu possa esaudire le mie richieste. Vedi, la Madonna di Medjugorje è impegnata a guarire i visionari, quella di Fatima gli ignoranti, quella di Lourdes le vecchie, le altre Madonne in giro per il mondo o sono intente a piangere sangue o ad obbligare la gente a recitare cento rosari al giorno; Gesù deve ancora nascere; i Santi salgono e scendono per colpa dei bestemmiatori, Padre Pio è occupato ad apparire nelle macchie di muffa sui muri; Dio è morto, Allah laboriosamente seleziona le vergini da regalare ai martiri, le altre divinità fanno le orge. Sei la mia unica speranza.
Non chiedo profumi e balocchi, né scarpe o mutande, vorrei ben altro, roba che non implicherà un tuo salasso monetario.
Babbione mio, la mattina di Natale mi piacerebbe accendere la TV e vedere, nelle edizioni straordinarie dei Tg, i parlamentari, onorevoli e senatori che manifestano sui tetti in mutande, perché qualcuno li ha privati dei loro miliardi, delle loro proprietà e li ha ridistribuiti alla gente che loro avevano lasciato col culo per terra. Vorrei vedere le signore ministre disperarsi perché non hanno i soldi per comprare da mangiare ai loro figli, vorrei vedere Borghezio terrorizzato in una baraccopoli in Kenya, la Carfagna che lavora in un call center senza percepire alcuno stipendio. Gradirei vedere la Gelmini sepolta dal tetto di una scuola che crolla perché non c’erano i fondi per sistemarla. Se puoi, completa l’opera che Dio ha lasciato a metà su Bossi, e taglia i baffi a Maroni per poi appiccicarglieli sulla fronte. Se puoi, inoltre, costringi la Santanché a fare il pellegrinaggio alla Mecca e poi comprale una casa sulla striscia di Gaza. Vorrei poi che La Russa venisse mandato a sminare i pascoli dell’Afganistan. Sarebbe bello se potessi anche mandare in guerra i figli dei Grandi del pianeta che usano i soldati come pedine per le loro brame di ricchezza e potere. E last but not the least di questa prima parte, preleva la scatola nera dalla gobba di Andreotti, poiché lì giacciono tutti i misteri non ancora chiariti. Altro che i Segreti di Fatima!
Per te che scendi dai camini, anche quando il camino non c’è, non dovrebbe essere molto complicato esaudire queste richieste. E neanche le successive che vado ad elencarti.
Quello che desidero più di ogni altra cosa, più di quanto desiderassi il camper di Barbie, che hai portato a mia cugina e non a me, è ripulire questa lercia Italia che ormai è una discarica a cielo aperto, in senso metaforico e non. Per questo motivo, devi impegnarti moltissimo. Mettiti in forma con AB Rocket1 magari.
Innanzitutto sarebbe carino da parte tua se prendessi tutti coloro che occupano posti di lavoro che non meritano, che hanno ottenuto in quanto figli di o amici di amici, e li gettassi tutti a spalare carbone nelle miniere per rimettersi in pari con il proprio karma. Ad esempio, così, le fila dei dottoroni, e di quelli che studiano per diventarlo, si sfoltirebbero parecchio. Ma lì fuori ci sono centinaia di persone che li supererebbero in bravura e professionalità. E che non scelgono di essere medico per “mantenere un elevato tenore di vita” 2.
Fulmina sul colpo tutti quelli che in coda alle casse del supermercato, dal dottore, alla posta, in salumeria e in ogni dove, vedono che sei tu l’ultimo della fila e chiedono:”Lei è l’ultimo?”- “No, sono messo in fondo alla coda perché mi mette ansia essere primo”.
Ammutolisci gli anziani che al mattino salgono sull’autobus e cominciano a sproloquiarti nelle orecchie, mentre tu, sveglio da soli venti minuti, vorresti solo il silenzio.
Poi vorrei che Trenitalia capisse che anche al Sud noi usiamo il treno come mezzo di trasporto e non gli asini, e dunque anche qui meriteremmo più di un solo vagone negli orari di punta. Anche perché da Trapani alla Stazione Centrale di Palermo un po’ di pendolari ci sono.
Costringi i giovani che ancora ardono di contestazione a fare dei sit-in e a gettare bombe carta presso i loro parenti che in massa hanno votato colui che È e sempre sarà. Perché la Sicilia intera lo ha votato.
Brucia i vestiti di merda di Lapo e relegalo a pane e acqua in una fabbrica FIAT a sua scelta.In cassintegrazione.
Vorrei vedere Emilio Fede in una casa di riposo, con ciabatte bucate e vestaglia di pile (o di pilu), solo, a guardare le videocassette delle registrazioni dei suoi tg, con una foto di Silvio con dedica sul comodino.
Vorrei passeggiare, facendo lo slalom sui pendii di mondezza, in piazza del Plebiscito con Roberto Saviano, che mi mostra le foto di quelli che ERANO gli uomini della sua scorta.
Vorrei che le carceri fossero piene dei veri criminali e non di ladri di galline. Vorrei non vedere la fiction su Amanda Knox. Vorrei che Totò Riina e tutti quelli come lui fossero gettati in celle buie coi topi, e lì dimenticati.
Sarebbe davvero esaltante infine vedere l’Italia che si risveglia da anni di torpore, e comincia ad esercitare la sua sovranità in maniera corretta, egualitaria, relegando in un disdicevole passato la corruzione, il torbido e tutti gli altri mali usciti dal vaso di Andreotti (posto nella gobba accanto alla scatola nera).
Vorrei vedere Silvio…dal vetro della sala colloqui di Regina Coeli. Vorrei vederlo magro, con la dentiera rotta, con un capello come Homer, con i lifting ormai scaduti, trascinato in una camicia di forza mentre urla “Voi siete dipendenti della televisione pubblica! Contenetevi!”.

Questi ultimi desideri, magari, appioppali al Genio della Lampada, perché capisco che tu, maledetto vecchietto canuto, i miracoli non li puoi proprio fare.
Grazie per l’attenzione. Saluti a Rudolph.


1
Panca per addominali pubblicizzata da Mediashopping
2Frase realmente pronunciata da una ragazza, fresca di laurea in medicina, per motivare la sua scelta universitaria.

6 thoughts on “A Babbo Natale, s.p.m.

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