God bless me

Ultimamente un’onda di misticità ha travolto gente insospettabile. Gente che non pensavo neanche avesse il battesimo, adesso fa “fioretti”, cioè si priva di qualcosa di cui normalmente non potrebbe fare a meno ed offre questo sacrificio a Dio, sperando che sia compassionevole e lo aiuti ad ottenere ciò che vuole. Ora capirete bene che tutto ciò mostra che siamo arrivati alla frutta, il lavoro si cerca rinunciando alla nutella. E’ più probabile che lo si trovi così, che mandando curricula a destra e a manca.

Adesso proverò a farvi un esempio: un mio amico, un ragazzo che non aveva mai parlato di chiesa, che non mi aveva mai accennato a percorsi di rinnovamento dello spirito o al fatto di essere un Papa Boy, insomma uno tranquillo, qualche giorno fa, tra i fumi della vucciria rifiuta un bicchiere di birra, allora gli viene proposto dello zibibbo, ma niente, se è no, è no!

A quel punto la gente intorno a lui pensa che debba essere successo qualcosa, se un ragazzo che normalmente pratica taverne e non per le uova sode, rifiuta un bicchiere offerto da degli amici, così, ovviamente, si indagano le ragioni di tale comportamento. E lì si scopre, che lo stesso ragazzo che fino a qualche tempo fa giocava a fare delle patatine il corpo di Cristo e della birra il sangue, adesso, in seguito a questa botta di misticismo, ha deciso di rinunciare all’ alcol. Il motivo? Trovare la serenità. Ok, tutti penserete immediatamente che è un idiota, ma dopo la considerazione a caldo, altre sono le questioni che da questa cosa vengono fuori. Abbiamo perso fino a questo punto la fiducia in una possibilità di trovare la serenità in mezzo a questo mondo di uomini, da dover chiedere l’intervento divino? Ci sentiamo così impotenti da sperare che qualcosa di più grande ci salvi?

Che sia un alieno o Dio, sotto forma di Allah, Budda e chi più ne ha più ne metta, si cerca comunque un aiuto da qualcosa che sia fuori da noi, ma anche fuori da questa condizione di fallimento e crisi che avvolge ormai l’intero mondo. Se prima si poteva vedere nell’America la terra del sogno, dove tutto poteva succedere, dove un futuro sarebbe stato possibile costruirlo, ora non basta, si spera in un altro pianeta, in un miracolo.

Cosa che spaventa, perché fa pensare a quanto si possa essere spiazzati in questo momento, privi di qualsiasi appiglio, privi di una prospettiva reale di futuro, il quale appare solo un miracolo.

Ma andando in giro, questa non è l’unica cosa che può succedere. Infatti ci si può imbattere in alcuni ragazzi tunisini che tra una birra ed un sorriso, provano a fare nuove conoscenze femminili, e così da un come ti chiami, si passa ad un dibattito teologico. Che si conclude con una certezza del ragazzo tunisino : “tutti voi occidentali siete cattolici, ma alla fine, lo sapete che c’è Allah?”.

Questo sarebbe un problema soprattutto per il mio amico che ha rinunciato al suo bel bicchiere di birra in cambio della serenità.

Certo, se la felicità si potesse raggiungere così, statene certi, anch’io rinuncerei a qualcosa, ma purtroppo penso che l’unica cosa che otterrà sarà una maggior sobrietà, ed un fegato migliore, magari questo lo renderà più sereno.

Ma altri episodi hanno alimentato la mia idea che tutto appare così impossibile, da far apparire l’impossibile possibile. Un’amica di mia nonna, sapendo che avevo avuto qualche problema con un esame, ha pensato bene, di attaccarmi con dell’acqua santa, così mentre mi chino per salutarla, lei allunga il braccio e con un movimento velocissimo, mi spiaccica dell’acqua di Lourde sulla testa. Oltre ad avermi rovinato i capelli, a cui avevo dedicato parecchio tempo prima di uscire, mi ha gettato addosso insieme a quell’acqua un senso di paura estrema, mi sono sentita oggetto di un esorcismo che servisse a fare uscire fuori dal mio corpo quello stupido spirito che sembra possedermi e non farmi passare l’esame.

Beh cosa dire, io ormai l’acqua benedetta me la sono beccata, a questo punto spero che funzioni, ma forse è meglio che mi dedichi di più allo studio!

5 thoughts on “God bless me

  1. Della serie “aiutati che Dio t’aiuta”.
    A proposito di Acqua Santa mi è venuta in mente l’immagine di Trapattoni che cosparge il campo con quell’acqua lì… ma non abbiamo vinto! Quindi, cara Miriam, ti conviene studiare! Ma comunque, che tu rinunci alla birra o ti cosparga con liquidi benedetti, il fatto è che (scusate il cliché) la speranza è l’ultima a morire.

  2. CREDERE è una cosa…..
    rendersi conto che si è finiti e che non si è dio di se stessi è un altra.

    Non critico nessuna delle 2, trovo che per la prima ci voglia un gran fegato soprattutto se sei giovane e sei nel XXI secolo, per la seconda ……se solo esistesse più gente che lo capisse, saremmo tutte persone migliori. Noi che ci illudiamo di poter spiegare tutto solo ed esclusivamente attraverso noi stessi (senza considerare nemmeno l’altro essere umano come facente parte dello schema), facciamo solo ridere. A mio avviso.

    per cui grande stima per l’amico non bevitore…e un ghigno divertito per le vittime dell’acqua santa.

  3. “prega il Buddha e i Kami, ma non contare sul loro aiuto”
    ( versione giapponese del proverbio di Maria)

    La dinamica dei “fioretti” mi ha sempre affascinato… che se ne fa Dio della mia sofferenza? ( o quantomeno del mio fastidio)
    Più che di religione o misticismo parlerei di magia e riti propiziatori, qualcosa di così atavico che va aldilà delle religioni e di cui sembra l’uomo non possa liberarsi senza fare un continuo sforzo di razionalità.

    @Miriam: beh, abbiamo dimostrato che non sei un vampiro xD

  4. Certo, un fegato in salute è sicuramente fonte di srenità, ovviamente, io ho voluto esagerare un po’, giocarci un po’ su, anche perchè mi hanno sempre attratto questi riti, questi gesti, che sicuramente si avvicinano al mondo pagano e che possono spiegare tante cose riguardo alla nostra condizione di umili mortali.
    Non voglio mancare di rispetto a nessuno, trovo solo curioso che qualcuno possa credere, con grande convinzione, che non mangiando o bevendo qualcosa si possa ottenre in cambio ciò che si vuole, comunque, ognuno può comportarsi come meglio crede ed è ovvio che chi assiste possa fare le sue personalissime considerazioni. Cristina, è vero, la speranza è l’ultima a morire!
    Buona giornata a tutti!

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.