Sì viaggiare! Cit. E magari restare anche un po’

Dopo ben tre mesi in terra straniera a svolgere un tirocinio lavorativo grazie al progetto Leonardo, mi sento di esprimere le mie opinioni sull’importanza che ha passare un po’ di tempo all’estero.

Comincio col dire che in realtà per me non era la prima volta che affrontavo un’esperienza in un altro paese (e nella stessa città, poi!) in quanto un paio di anni fa ho vinto la borsa Erasmus (altra opportunità che, in sostanza, mi ha cambiato la vita). Ovviamente fare la vita da studente non è la stessa cosa che lavorare (mi sento capitan ovvio), così come lavorare nella propria città non è lo stesso che fare armi e bagagli, prendere un aereo, fare tre ore di volo e trasferirsi in un altro paese per lavoro!

La borsa Leonardo da Vinci è pensata per dare l’opportunità a giovani laureati (a volte anche non, dipende dal bando) di poter svolgere uno stage in differenti ambiti in un paese dell’UE. Uno dei vantaggi di usufruire del Leonardo è il fatto che l’organizzazione ospitante trova il tirocinio più adatto a te, secondo il tuo CV e in base alle tue preferenze, quindi non devi essere tu a sbatterti inviando richieste a destra e a manca (eccetto qualche singolarissima eccezione). Inoltre le prime due settimane ti viene offerto un corso di lingua secondo il tuo livello. Io ad esempio ho fatto un corso di lingua spagnola di c1/c2 e ho svolto lo stage presso una rivista turistico-culturale a Siviglia

In generale l’esperienza è stata magnifica, Siviglia è una città meravigliosa e accogliente, e grazie a questa sono cresciuta ulteriormente sia sul campo professionale che su quello personale. Per cui sì all’esperienza all’estero, perché…
• Migliori la lingua, dato che devi praticarla non soltanto in strada ma anche in ufficio;
• Entri a contatto con una realtà diversa, e questo ti permette di confrontarti, di testarti, vedere fino a che punto sei in grado di gestire i problemi e le difficoltà;
• Puoi conoscere decine di persone nuove provenienti da tutte le parti del mondo e interagire con loro, così hai modo di confrontarti e arricchire la tua persona con il loro passato, con le loro esperienze, perché ogni persona ti lascia qualcosa (nel bene o nel male);
• Impari molto sul popolo del paese in cui ti sei recato (cosa che con una semplice vacanza non puoi fare), ti rendi conto di come lavorano, come trattano i dipendenti, del rapporto lavoratore-superiore, dalle vacanze che si prendono ecc., infatti il modo in cui si lavora riflette molto il carattere di una nazione o, meglio, di una regione.

Insomma, dopo un’esperienza del genere, solo uno stolto non ne uscirebbe arricchito.

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