Chi non ha peccato scagli la prima bomba

 

Io non sono nessuno e non mi permetterei mai di mettermi a dimostrare che ci sia o no una condizione per bombardare o meno un Paese.
Io non sono nessuno e, però, nessuno può dirmi chi essere. Io sono un pensiero autonomo, più o meno informato, che segue, neppure tanto bene, l’evolversi della situazione in Medio Oriente.

Io non sono filo-americano e non sono filo-russo. Non sono comunista, non sono fascista. Non credo nella Chiesa di Papa Francesco ma lui mi sta simpatico (ricorda tanto mia nonna). Da poco tempo ho smesso anche di votare (ma ho ripreso a fumare e a bere).GHS-pictogram-skull_svg
Io penso da solo e difficilmente riesco a farmi condizionare. L’importante è dire sempre: no, non è vero! So che oggi il piccolo Gesù probabilmente sarebbe stato cacciato dalla striscia di Gaza e probabilmente non sarebbe arrivato nemmeno a parlare nel tempio! So che gli enormi interessi dell’Occidente in Medio Oriente potrebbero essere un buon motivo per occupare dei territori. So che esistono degli assi, uno potrebbe chiamarsi filo-occidentale, promosso e guidato dagli Stati Uniti d’America e uno filo-russo che, zitto-zitto, si tira dietro la Cina, magari l’India, magari il Brasile. E so che gli scenari futuri, a partire dal G20 recentemente concluso a San Pietroburgo, non lasciano presagire niente di buono.

La recente discordia vede da una parte Europa e America, dall’altra la Russia e tutti i suoi compari, che tra l’altro sono le nuove super potenze economiche mondiali. Il motivo della discordia è lo schierarsi pro o contro il governo di Assad in Siria, che ha ereditato la presidenza della nazione facendosi strada tra capi religiosi e giochi politici.
Di recente poi ho sentito il Papa schierarsi violentemente contro la guerra. Lui dice che le guerre servono per vendere le armi. Beh, ho pensato io, questa volta sto con il Papa perché dice qualcosa di rivoluzionario (e ricorda sempre di più mia nonna con un cappellino bianco).
Per quanto riguarda poi i motivi dei recenti diverbi in Siria, sappiamo che il motivo principale di un eventuale attacco è l’uso di armi chimiche da parte della presidenza siriana di Assad. Per fare un paragone: tutto il mondo sa che gli Stati Uniti hanno utilizzato il fosforo bianco a Falluja, in Iraq, per sovvertire la dittatura di Saddam. Io non sapevo cosa fosse il fosforo bianco e quindi sono andato a cercalo su Wikipedia dove, tra le tante schede tecniche, risulta essere una sostanza chimica molto tossica per ingestione e inalazione, che provoca necrosi ossea e che, se esposta all’aria, brucia ad elevatissime temperature.

Pare, e dico pare, che ci sia una Convenzione sulle armi chimiche che non consideri tale sostanza un’arma chimica. Pare che tale Convenzione sia firmata per la maggior parte da “civilissimi” Paesi Occidentali. Pare che innumerevoli corpi di civili (tra cui bambini) siano stati trovati prosciugati della loro materia acquosa per via di tale sostanza che, secondo l’esercito americano, è stata impiegata negli attacchi notturni per “illuminare il cielo ed individuare con precisione gli obiettivi”. Invece il Gas Sarin, utilizzato di recente a Damasco (pare negli attacchi dell’esercito di Assad contro i ribelli) è un gas nervino che rientra nella suddetta convenzione sulle armi chimiche, e pare che questa cosa abbia fatto incazzare non poco gli americani che attaccheranno anche senza l’appoggio degli alleati e anche senza il benestare delle convenzioni internazionali.
Questo giustifica un attacco, l’ennesimo da parte degli USA, che permetterà agli arabi di vivere in democrazia e giustizia nei secoli dei secoli. Infatti in Libia dopo Gheddafi va tutto bene, e in Iraq dopo Saddam ancora meglio! Nessun attentato, nessun estremista, niente di niente: pare di essere in California a Teheran!

L’informazione tende a parlare di tensioni, io, ma sono un povero stronzo, parlo di bombe culturali e penso invece che la democrazia non possa essere esportata a suon di guerre o armando un gruppo di ribelli da una parte all’altra del mondo. Probabilmente mi sbaglio e sto dicendo tutta una serie di cazzate, che vergogna, sicuramente verrò censurato.

Sì, però quello che ha detto il Papa, Papa Francesco, il Papa più simpatico degli ultimi 150, mi ha fatto pensare tanto, ma tanto-tanto! Cioè lui, che non è che sia proprio nessuno-nessuno (pare che discenda da un certo Pietro che fondò addirittura la Sacra Romana Chiesa… e sti cazzi!), un giorno si alza e va ad accogliere 100.000 fedeli che copiosi affollano piazza San Pietro a Roma e la spara grossa, anzi grossissima dicendo: “Rimane dubbio se sia guerra per vendere armi”. Ma che cosa sta insinuando sua santissima santità santa?
Il Papa ha indetto una veglia ed un digiuno a cui molti politici hanno voluto aderire. Un digiuno per la pace. Un digiuno per purificarsi, per dire che si è contro qualsiasi tipo di massacro. Un digiuno che anche l’abbronzatissimo Barack Obama avrà fatto in gran segreto. Mi piace immaginare il presidente Obama, Premio Nobel per la Pace nel 2009, a capo della più grande democrazia bellica mondiale, combattuto nella sua decisione “indecisa”. Magari, penso io, sotto-sotto dà ragione al Papa Super Buono e Simpatico. Sì, perché Bush non ci ha pensato tre volte (si è fermato a due, poi si è sentito male ed è svenuto e quando è rinvenuto ha detto: “Fire!”).

Insomma pare che non ci sarà possibilità di sapere la verità su tutta questa storia ma c’è chi ha la grande sensibilità di schierarsi e dire: “a morte gli islamisti” oppure “americani e petrolio: ci risiamo”.
Al di là di tutto le armi chimiche pare che siano state usate da Assad (l’hanno appurato gli occidentali e l’hanno giurato su Gesù) e pare che sia una scusa buona per poter iniziare l’ennesima “soluzione finale”, “liberare” anche la Siria e proseguire la “primavera araba”.

Per una buona soluzione finale occorre:
1 – bombardare uno sfarzoso palazzo governativo;
2 – assicurarsi che il dittatore di turno non sia rintanato in un rifugio sotterraneo;
3 – qualora il dittatore tentasse di scappare slegare i ribelli;
4 – catturare, legare su una jeep, e pisciare sopra il dittatore e filmare il tutto.
Et voilà, democrazia è fatta! Un piccolo consiglio: occhio ragazzi che Assad è alto 1.89 cm!
Dopodiché l’esercito ribelle prende il comando provvisorio e tenta (inutilmente) di indire delle libere elezioni nel rispetto delle leggi (sì sì, come no!). La maggior parte delle volte vincono gli ultra estremisti che hanno una forte influenza sul territorio.

Ma ve lo immaginate… è come se in Italia, dopo la seconda guerra mondiale, ci fosse stato un partito filo cristiano, non troppo moderato, che abbia potuto governare per decenni innescando una serie di reazioni terroristiche a catena. Assurdo, no?

7 thoughts on “Chi non ha peccato scagli la prima bomba

  1. Sono d’accordo. Il riferimento finale all’Italia è poi illuminante: un movimento di protesta e di liberazione da una dittatura è in definitiva un seme positivo, nonostante spesso generi purtroppo una guerra civile (terribile come tutte le guerre). È vero, il seme dei diritti e della libertà non riuscirà sempre a germogliare, guastato dagli interessi che si accumulano e si scontrano quando è in ballo il futuro politico di un paese (come in Egitto), ma – se si crea spontaneamente nella coscienza di un popolo e non viene barbaramente “esportato” – rappresenta è un momento fondamentale nel percorso di una nazione verso la democrazia. In Tunisia, Libia, Egitto e Siria quel seme ha dato frutti diversi, a causa delle differenti condizioni, ma gli esiti non vanificano il coraggio di chi si è opposto ai dittatori.
    L’elemento x, cioè l’aiuto “interessato” esterno (quasi sempre americano), è quello che ci disturba marchiando giustamente col segno dell’ingerenza neocoloniale ogni intervento. Dovremmo allora cercare di valutare separatamente il tentativo di rovesciamento di una dittatura compiuto dagli stessi cittadini (vedi Tunisia o Egitto), da quello messo in atto da fuori (vedi Iraq), da quello che vede operanti entrambe le spinte (Italia, Libia). Ai nostri partigiani importava ben poco se gli alleati fossero dei santi o meno: li stavano aiutando contro i nazi-fascisti e questo bastava.
    Noi adesso, osservatori esterni, abbiamo invece il dovere di fare le pulci a tutti, tentare di capire, anche al limite della dietrologia. Dunque concordo: diffidare, indagare, smascherare.

  2. bello post, mi piacque, a cominciare dall’incipit scanzonato per finire agli avvitamenti sul papa, sul nobel e sulla DC, mi piacque
    gd

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