Auguri speciali da Abattoir e lettori

Quest’anno Abattoir, assieme ai suoi lettori, ha deciso di dare il benvenuto al 2014 con degli auguri particolari che si spera possano rendere il nuovo anno migliore di quello appena trascorso.

Barbie che vomita sulla tavolozza del water. Barbie hungover– Le mani nei conti in banca di chi sa bene come aumentare da un secondo all’altro il prezzo di arancine, pezzi, caffè, cannoli, pasta c’anciova… se serviti ai non indigeni. Poi non fa lo scontrino o ti segnano un prezzo più basso. (Gas Giaramita)

– Versamento dello stipendio a quietanza diretta in monete da un centesimo ai cassieri che arrotondano per eccesso! (Cristina Vasile)

– Milletrentasette multe a settimana a quegli stronzi che posteggiano in doppia fila in curva (sì, lo so, è una mia ossessione, compatite una giovine guidatrice palermitana con le emorroidi mentali ad ogni svolta!) (Noemi Venturella)

– Vaffanculo alle metro che chiudono alle undici e mi costringono a cambiare 45 bus per arrivare a casa. Life in london di stocazzo. (Rosita Baiamonte)

– A tutti quei maschi che schifano le ragazze culone in leggings, di innamorarsi perdutamente di una ragazza con 40 kg di cellulite. In leggings. (Cristina Vasile)

– 1000 posti liberi in un carcere nuovo nuovo con wi-fi fasano gratis per gli sfruttatori di cavalli rinchiusi nei garage bui di Ballarò e poi costretti ad uscire solo per lavorare male tutto il dì. A questi “uomini” auguriamo ore infinite sotto al sole e alla pioggia, con la loro merda sotto al naso in assoluto silenzio. Ah! Con un bel bastone fra i denti, così riempiranno secchi di saliva che in qualche modo l’innovativo comune di Orlando riuscirà a riciclare. (Gas Giaramita)

– 208 sequestri di arancine muffute e/o congelate-mezze-muffute, vendute ugualmente (a prezzo pieno) per coprire la domanda del siciliano-medio a Santa Lucia. (Noemi Venturella)

– A tutti quei genitori che non fanno altro che mettere i bastoni tra le ruote ai figli, continuando a rovinare le loro esistenze e lasciandoli nella merda senza pensarci due volte, a tutti questi ingrati ed egoisti, che avrebbero fatto meglio ad adottare un pesce rosso, auguro un anno pieno di fiumi di escrementi e una vecchiaia di solitudine in una schifosissima casa di riposo. (Valentina D’Aleo)

 – Ai professori universitari che annualmente mettono in programma libri scritti da loro in un italiano a dir poco “spiacevole” AUGURIAMO che tutti, dal fruttarolo sotto casa alla loro gentile consorte, dal nipote di tre anni al nonnino ottantenne in fila alle poste, gli parlino in un italiano incomprensibile, per provare l’ebbrezza dall’incomunicabilità anche senza il ricorso a cinque livelli di subordinazione… (Annalisa Bracciante)

– 365 risvegli a suon di acqua gelida spruzzata in faccia per coloro i quali sono soliti allontanare i lavavetri dalle proprie auto azionando l’acqua dei tergicristalli. (Sonia Melilli)

– Infiniti licenziamenti a tutti quegli impiegati che si fanno seghe fisiche e mentali sotto la scrivania mentre io faccio la fila da tre ore e un quarto per protocollare una pratica per la nostra Tares nuova di zecca. (Noemi Venturella)

– Auguro a tutti i commercianti di Trapani che hanno appeso il pizzino in vetrina “Sindaco, Grazie per questo natale” per protesta verso l’amministrazione comunale ma che poi non ti fanno lo scontrino, altri 100 natali di merda come questo. (Cristina Vasile)

– Incubi ossessivi del tipo video dei Radiohead karma police per quelli che ti s’appizzano al culo in viale regione. (Chiara Mazzola)

– 5 pasti al dì fatti di cicche di sigarette (ancora accese) e chewingum riciclati per coloro che sono soliti liberarsene gettandole dai finestrini delle loro auto in corsa. (Sonia Melilli)

– Auguro un Natale di Merda (con la M maiuscola) a tutti i mafiusazzi che giornalmente intimidiscono la popolazione palermitana e in particolare gli auguro di avere tutti quei “problemi” sui quali chiedono delucidazioni agli altri:
“Che scusa hai probRemi?!?”
“Sì! la tua esistenza…”
(Annalisa Bracciante)

– Finanzieri a cena ogni sera ai titolari di esercizi commerciali che non ti fanno lo scontrino. (Cristina Vasile)

– Merda quotidiana sotto le suole a chi non raccoglie quella del proprio cane; la vittoria di Tito alla facciazza di tutti quei baroni universitari abbarbicati ai loro troni, ma-chi-cazzo-vi-sentite? (Chiara Mazzola)

– Aggravi fiscali agli enti che ti chiedono soldi entro date improrogabili ma poi per darteli ci impiegano il tempo che vogliono. (Cristina Vasile)

– Pochi auguri e che il duemilaequattordici porti via rapidamente il duemilaetredici senza troppi rimpianti! Così sia! (Carlo Nix)

– Un “meraviglioso” 2014 a Silvio Berlusconi, a chi guadagna più di 50000 euro al mese (ma con vergogna!), alla Serit, allo stato (s minuscola!), a chi mangia il futuro dei nostri figli ed in generale… un buon 2014 a tutti quelli che mi conoscono! (Marco Giglio)

– “Tanti auguri e che il 2014 riporti nuovamente il vero motivo per festeggiare Santa Lucia qui a Palermo”, quello più serio “Tanti auguri e che il 2014 estirpi le lamentele dalla bocca dei palermitani” e quello che sta sul culo “Tanti auguri sticazzi e che il 2014 ti porti”. Baci in bocca a tutti. (Fabrizio L. Gray)

– Vigili urbani che poverini son ciechi o semplicemente distratti ed oberati di lavoro e non vedono i parcheggiatori abusivi che ogni giorno chiedono soldi per strada, minacciando o vendicandosi contro chi non cede alle loro richieste. (Sara Zerilli)

– Il licenziamento per giusta causa, ovvero per aver sgobbato come un coglione da soma; un attacco acuto di blenorragia proprio la sera in cui sta per dartela una donna che invano desideri da sempre e che il giorno dopo all’alba si trasferirà definitivamente in Nuova Zelanda; di essere lasciati dalla persona amata il giorno del suo compleanno per farsi un regalo speciale; di non defecare per un mese a causa di emorroidi provocate da continui straordinari, necessari alla carriera in azienda; di svegliare Biancaneve dal riposo eterno con un bacio, e sentirsi dire: ”Ma che hai mangiato, un sorcio morto?”; d’avere un ascesso gengivale per il ”cenone di Natale”, in modo da dover degustare soltanto un brodino… Insomma un anno peggiore del precedente, ma migliore del successivo! (Gino Tummina)

 – Un buon anno a tutti i politici che vanno a prostitute e si pagano la coca con i soldi del partito. (Lorena Sclafani)

– Che la befana porti 80 kg sul sedere della commessa che vuol venderti un vestito che ti sta palesemente male! (Giusy Scognamillo)

– Vorrei che il 2014 portasse a chi crede negli angeli custodi un dono speciale. Vedere l’angelo sempre al proprio fianco. SEMPRE. Quando sono al cesso, quando scopano, quando si toccano… SEMPRE! (Pigi Arisco)

– Vorrei che il 2014 portasse via per sempre il concetto di “ripetere a pappagallo”! Non ne posso più di persone che vivono di preconcetti e presupposti e preinsegnamenti e pregiudizi. Avere delle opinioni ragionate e consapevoli. E saperle difendere senza urlare o dire parolacce. Ma chiedo troppo? (Fabio Campoccia)

– Un anno d’insonnia a chi si prodiga ogni mattina di natale (alle 7 per la precisione) a far esplodere dei petardi per annunciare la festività, come se fosse necessario svegliare un intero quartiere per proclamare un’ovvietà, il natale! Si ringrazia la parrocchia per tale servizio. Il prossimo anno giuro che parte una denuncia per disturbo alla quiete pubblica. [La cosa ha anche un nome ben preciso: http://it.wikipedia.org/wiki/Alborata] (Marco Lo Cascio)

– Auguro a chi critica malignamente o disprezza coloro che fumano, di andare a vivere in una casa di campagna circondata da un campo di erba profumata!

– A tutti coloro che stanno fermi con il semaforo verde auguro un 2014 in ROSSO! (Simone Vanella)

4 thoughts on “Auguri speciali da Abattoir e lettori

  1. Sono stata poco fantasiosa, preferisco la seconda versione che ho messo in commento sulla pagina fb =D “scacazzamento di piccioni sulla testa per sette giorni consecutivi una volta al mese per chi non raccoglie la cacca del proprio cane dal marciapiede, trasformando gli spensierati “quattro passi” di un concittadino in un percorso accidentato e più o meno “fortunato”: e allora, in culo alla balena, cari padroni indegni.”

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