I giorni (prima e dopo la guerra)

La ripresa di quest’alba
con le mani prima zuppe di sangue
ora rappreso, alla ricerca di una fontana
in mezzo a questa campagna
dove stanotte abbiamo dormito
stanchi e feriti gravemente.

I giorni davanti non hanno nomi e
aspettano: una risposta adatta,
l’acqua che ci bagnerà la pelle
che si asciugherà al sole deciso,
l’ombra tra le foglie. 

Prima della guerra
l’inconsapevolezza di ciò che si possiede
per poi rimpiangere ciò che si ottiene
quando subito dopo si materializza
tra le macerie appena colonizzate
dall’edera.

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