Basta un click

di Gregory Di Giovanni

Un tempo esistevano i volantini recapitati sotto la porta o nelle bucalettere o nei tergicristalli delle macchine; oggi si fa e propina pubblicità in tutti i modi possibili.
Ai vecchi sistemi ancora in voga – anche se ormai trogloditi – si è associata una pubblicità sempre più sfacciata che sfrutta mega cartelloni pubblicitari, vari media, canali e i più noti e svariati social network.
Sono passati secoli da quando un famoso marchio di dentifrici capì come sfruttare e veicolare al meglio il suo prodotto, cambiando soltanto la forma del tappo del tubetto del suo dentifricio più conosciuto. I geni del marketing arrivarono, mediante test su clienti abituali, a sfruttare le informazioni raccolte sulle abitudini dei clienti stessi, fino a raggiungere il successo.
Oggi siamo evolutissimi e le super-compagnie sanno come sfruttare al meglio internet per carpire le informazioni utili a sfornare prodotti sempre più accattivanti. Basta poco per dare il consenso a queste nuove forme di database dell’informazione: basta una nuova tessera fatta al supermercato di fiducia in cui dai senza accorgertene il consenso pubblicitario o basta aderire a un sondaggio telefonico con l’operatore dall’altra parte che prende infimamente informazioni per farti poi tampinare in futuro per qualsiasi campagna possibile; oppure basta un click su un banner pubblicitario sul tuo cellulare, da cui approdi a pagine piene di servizi e messaggi pubblicitari. 
Da quel momento è la fine: iniziano ad arrivarti per posta pubblicità di tutti i tipi, arriveranno d’ora innanzi mail pubblicitarie che ti intaseranno la casella di posta elettronica, inizieranno a chiamarti ininterrottamente a casa o al telefono chiedendoti le più svariate cose.

Il danno è che queste società a cui TU hai dato un “ok” con una semplice crocetta o aderendo a un sondaggio online (spacciato per senza impegno) o con un semplice click da cellulare non finiranno più d’importunarti, perché dietro di loro si nasconde una rete clientelare vastissima che attingerà a tutte le informazioni raccolte in un mega database!

Il sistema è molto semplice: c’è una società X a cui hai appaltato il reperimento di informazioni; questa nel frattempo ha una serie di clienti che fanno parte di una rete, la quale gode indistintamente di tutte le info che la società X è riuscita a reperire.
Risultato? Centinaia di mail spazzatura che provengono da società di cui non hai mai neanche sentito parlare e di cui avresti preferito non conoscere l’esistenza. Il tuo numero tra l’altro è preso d’assalto, perché altro super-gioco della società X è quello di contattare l’ignaro cliente di turno spacciandosi per una società famosa e carpire più informazioni possibili per sfruttarle in seguito. Oppure tale società, essendo pagata per numero di chiamate in uscita, predisporrà un sistema “intelligente” che simulerà il contatto: chiamerà numeri a caso… e a risposta da parte del cliente fa decadere la conversazione dopo pochi secondi di telefono muto. Il cliente non capisce, sente solo brusii o voci sottofondo (operatori in altre postazioni), mentre il sistema “intelligente” può chiudere la conversazione che – anche se non è andata a buon fine – ha fatto il suo sporco gioco.

Un male ancora peggiore è il click dato da pc, tablet o da cellulare: esso avrà un’eco senza pari, visto che tramite i cookies le società possono passarsi informazioni e reperire anche i dati dei siti che frequenti. Con un solo click hai dato l’ok non solo a fornire tue informazioni personali, ma anche ad analizzare e studiare i tuoi gusti, a poterti bombardare di info e pubblicità di siti o prodotti che più si avvicinano alle cose che in teoria potrebbero interessarti. Facebook ne dà l’esempio quotidiano: molti non ci fanno caso, ma a lato o in alto passano pubblicità dei siti che magari hai visitato nei giorni scorsi o la mattina stessa.

Come difendersi?
Al momento è quasi impossibile, perché, anche se esistono alcune timide leggi per contrastare questi fenomeni, nella realtà esse non solo non vengono diffuse, ma non sono neanche del tutto applicabili.
Inoltre spesso non c’è modo di visitare un sito senza aver dato l’ok ai cookie, per cui molte persone, pur di proseguire nella lettura di ciò che gli interessa, premono sul famoso “ok” …e il danno è fatto!
Non funzionano neanche le Black list telefoniche, che in teoria servirebbero a bannare le telefonate moleste di società pubblicitarie, ma che in realtà vengono sistematicamente violate.

Cosa può fare quindi il cittadino-medio per poter fermare tutto ciò?
Niente.
‘Nto culu se lo può prendere!

O forse può rinunciare a telefono e pc per tornare a frequentare la madre terra.

4 thoughts on “Basta un click

  1. >> O forse può rinunciare a telefono e pc per tornare a frequentare la madre terra.

    Eh? Io vivo sul pianeta terra.

    – Adblock.
    – Smettetela con i test minchioni su Facebook o che vi chiedono accesso al profilo Facebook, tipicamente servono solo per fottere informazioni.
    – Stessa questione per le App (specialmente Android). Se l’ennesimo clone free di Puzzle Bubble vi chiede accesso totale al telefono vi dovreste insospettire…
    – Se da Facebook mettete “mi piace” alla Nutella la Nutella lo sa, questo mi pare ovvio.
    – I social network in un browser, gli altri siti in un altro.
    – Più siti aprite in sessione anonima meglio è.
    – Aprire TUTTI link a siti di e-commerce (Amazon in particolare) su sessione anonima.
    – Segnalare come spam tutte le mail di spam.
    – Fatevi una mail finta ed eventualmente usate quella mail per farvi un account finto di Twitter. Usateli per registrarvi ai siti a cui non siete veramente interessati ( se vi intasano quella casella che importa? ).
    – Non fatela con nomi tipo analIntruder@yahoo.it, che vi potrebbe servire anche per darla ad eventi “reali” dove vi chiedono di registrarvi con una mail. potrebbe essere imbarazzante.

    I venditori studiano per vendere, noi dobbiamo studiare per non essere venduti ma riuscire lo stesso a comprare quello che vogliamo. E’ un compromesso ma possiamo fare in modo che non penda troppo dalla loro parte.

    • Matri :S
      Di ste raccomandazioni faccio solo 2 cose:
      – Smettetela con i test minchioni su Facebook o che vi chiedono accesso al profilo Facebook, tipicamente servono solo per fottere informazioni.
      – Segnalare come spam tutte le mail di spam.

      STOP :S

      • La seconda mail è fondamentale! sai a quanti siti/forum/negozi sono iscritto?
        E i vari siti che “inserisci qui la tua mail per avere in regalo il nostro ebook” li hai presente?

        sono troppo curioso per non farlo, anche se poi l’ebook in questione è tipicamente fuffa.

  2. Oltre agli ottimi conisgli di Vincenzo aggiungo qualcosa:
    Vi informo che esistono dei siti che offrono email temporanee (cercate sul web “temp email”). Se dovete usufruire solo 1 volta di un servizio (e rimanere nell’anonimato), ma vi richiedono un’indirizzo email valido potete inserire dati farlocchi e usare una email temporanea, vi arriverà l’email, cliccate sul link per la verifica ed il gioco è fatto. Fate attenzione però: l’indirizzo è valido solo per pochissimo tempo (in genere 10 minuti), quindi non usate questo metodo per un utilizzo importante e duraturo.

    Altra regola importante: se vi offrono un premio se rispondete ad un sondaggio evitate! Le probabilità di vincere Il premio sono così basse che non varrà probabilmente la cessione dei vostri dati reali… certo perché se volete vincere qualcosa e riceverlo non potete usare dati farlocchi…

    Non vedo nulla di male invece nell’utilizzare le carte fedeltà: sanno che categoria di prodotti acquisto maggiormente e se acquisto in offerta o a prezzo pieno. Anche grazie a questo poco alla volta sui supermercati che frequento trovo sempre più spesso prodotti veg. Inoltre quello che interessa maggiormente a loro è la “basket analysis”… scopriranno che quando compro il basilico spesso compro anche i pinoli… quindi se li mettono a fianco ne vendono di più!

    Ci sono degli smartphone che permettono di filtrare alcuni numeri, se ricevete delle chiamate commerciali soprattutto dallo stesso numero di telefono potete bloccarlo. Per telefonate su fisso potete anche registrarvi al registro delle opposizioni: http://www.registrodelleopposizioni.it/it/abbonati/home-abbonato

    La baggianata dei cookies è assurda… ormai clicco “ok” ogni volta che mi compare un banner sotto o sopra, senza leggere alcunché… prima o poi cliccherò su un banner identico in cui è scritto però < > click distratto su ok…

    Occhio alla privacy su FB. Cosa condividete con un utente che non avete mai aggiunto? C’è una pratica funzione che permette di visualizzare il tuo profilo con gli occhi di un amico o gli occhi di un estraneo. Provatelo… troverete sicuramente qualcosa che non sapevate fosse di dominio pubblico.

Rispondi a Vincenzo La Spesa (@Darshan_tweet)Annulla risposta

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.