#Bimbi – Tutti i colori del mondo

Mio padre non lavora. Si alza tardi e passa tutto il giorno a cercarlo, il lavoro. Che poi, non so dove stia esattamente. La sera, stanco, mangia un panino con i wurstel, che a me piacciono tanto, e poi prende la macchina che ci ha regalato lo zio Nicola, che però usa solo di sera per non sprecare benzina. Io voglio bene a mio padre, anche se è tanto triste e dicono puzzi un po’. Ma la colpa non è sua: lui è sempre raffreddato e passa molto tempo a letto con la febbre. Quando non trova lavoro poi, raccoglie tanti cartoni che poi rivende, e allora in quei giorni andiamo a fare la spesa. Con i cartoni che avanzano nel cortile ha costruito un castello tutto per noi, dove io e io miei fratelli passiamo il tempo giocando alla principessa Rapunzel, solo che mi faccio chiamare Principessa Giulia. Io e miei fratelli ci divertiamo tantissimo pure giocando a pallone, anche se l’ultima volta si è bucato ed abbiamo pianto tanto. Giochiamo spesso a pallone, specie quando mia madre deve stirare.

Non ho molti amici, ma conosco Alessia, la mia compagna di banco, che, a dire il vero, mi sta anche un po’ antipatica. Spesso, in estate, sono andata a casa sua, una casa molto bella con tantissimi giocattoli, ma da quando è iniziata la scuola non la vedo più. Mi ha spiegato che fa danza, mi ha anche spiegato cos’è il plié, che fa anche le gare di nuoto in piscina, anche se non ho capito dove.
Io, in piscina, non sono mai stata, a me piace andare al mare, a Mondello, oppure sul lungomare vicino il cimitero, dove in estate montiamo la tenda fino a tardi e arrostiamo il pesce che pesca mio padre.

I miei compagni dicono che siamo poveri ma è solo una cattiveria: i veri poveri, dice mia madre, sono quelli che dormono per strada, che muoiono nelle guerre o di fame; noi, come ripete sempre mia madre, abbiamo un piatto di pasta da mangiare e tante persone affettuose che ci regalano vestiti e scarpe.
Mia madre fa la casalinga e stira per la gente: è molto brava, ma è un lavoro di precisione e non ci vuole mai tra i piedi. Ogni tanto poi va via la luce e si deve fermare, e allora si arrabbia e litiga con mio padre.
Non abbiamo molti giocattoli, anche perché giochiamo sempre a pallone oppure con il castello costruito da papà.
Io vorrei tante cose, e ogni tanto ripenso ai giochi di Alessia e piango, ma poi guardo i miei fratellini più piccoli e allora penso che sono fortunata perché ci sono loro a farmi ridere. Quando faccio i compiti, Mattia, il più piccolo, passa il tempo guardando il mio portacolori: vorrebbe colorare tutto il tempo usando i miei colori, ma mio padre, dopo l’ultima volta, ha detto che devo tenerli io, che non li può comprare ogni volta.
Lui non lo sa, ma io, a Mattia, i colori glieli lascio utilizzare di nascosto nel castello: da fuori non si vede, ma dentro il castello è tutto colorato, e allora anch’io penso di essere una vera principessa e sogno una casa nuova.
Una volta, la casa nuova, l’ho pure disegnata: aveva tantissime stanze, tantissimi giocattoli, mia madre aveva i capelli biondissimi e mio padre aveva una macchina nuova nuova nel grande garage. Ma soprattutto, ognuno aveva una stanza per sé e non dovevo alzarmi a scuotere mio padre per farlo smettere di russare. Quando mia madre l’ha visto si è commossa, ma lei ha insistito dicendo che era colpa delle cipolle che sbucciava. Adesso il disegno è appeso sul frigorifero insieme a quelli a penna di Mattia e alle manine del piccolo Daniel.

Molti pensano che servano tantissimi colori per fare un bel disegno, ma un giorno un signore, un amico di papà che disegna quadri per strada, mi ha spiegato che ne bastano pochissimi per creare un quadro perfetto: il giallo, il colore del sole e dei fiori in primavera; il rosso, il colore del sole al tramonto mentre corro in spiaggia in estate; il blu del mare e del cielo in cui nuotiamo e voliamo come pesci e uccelli.

Il resto sono solo sfumature.

5 thoughts on “#Bimbi – Tutti i colori del mondo

  1. caro Marco, come sai bene, i bambini mi stanno molto a cuore, quindi questo racconto mi ha emozionato tanto… la loro voce è importante, e dovremmo probabilmente ascoltarli di più… grazie sempre per le tue pennellate…

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