Il mezzo grado che fa la differenza

Secondo il catastrofico rapporto dell’Ipcc (Gruppo Intergovernativo sul cambiamento climatico) datato 8 ottobre 2018, contro il riscaldamento globale non c’è più tempo da perdere! Il rapporto, infatti, mostra una serie di impatti sui cambiamenti climatici che potrebbero essere evitati se limitiamo il riscaldamento climatico di mezzo grado. Cosa vuol dire?

Nel 2015, i capi di Stato di 193 paesi avevano siglato “l’Accordo di Parigi”, importantissimo documento riguardante il cambiamento climatico che ha gettato le basi per contenere le emissioni di gas serra. Quell’Accordo puntava a limitare, adottando tutte le misure possibili, il riscaldamento del pianeta di massimo 2°C.

Ecco, secondo questo nuovo “Special Report on Global Warming of 1.5°C” dell’Intergovernmental panel on climate change (Ipcc), quei 2 gradi sono comunque troppi: bisogna regredire ad almeno 1,5°C. Si tratta di un mezzo grado che potrebbe salvarci la vita, limitando i danni.

In quel mezzo grado, ci potrebbe essere la differenza tra avere ancora barriere coralline e la presenza di ghiacci nelle estati Artiche o vivere in un pianeta senza coralli, con conseguenti danni per gli ecosistemi marini, e senza ghiaccio al Polo Nord per periodi prolungati. Ad esempio, con un riscaldamento di +2°C, 1 estate su 10 al Polo Nord sarà senza ghiaccio; limitando il riscaldamento a +1,5°C le estati senza ghiaccio nell’Artico si ridurrebbero a 1 su 100.

Qui non si tratta di non riuscire più a vedere l’orso polare, seppur solo e triste, sul pezzo di ghiaccio galleggiante…si tratta di non vedere più Venezia! E potete, inoltre, dire addio alle vostre vacanze alle Maldive. E abbuffatevi di sushi ora che potete! E bevete Brunello a più non posso, ché potrebbe scomparire anche quello!

Tempo fa uscì un film – la tipica americanata – dove si prospettava un futuro apocalittico con disastro ambientale, con tanto di mappa globale che mostrava in diretta un planisfero che si andava ghiacciando. La linea di giaccio, però, si fermava a pochi chilometri dalle nostre coste. Ricordo che un tizio spiritoso si alzò in piedi al cinema, in mezzo a quella scena piena di suspence, ed esclamò – facendo il gesto dell’ombrello – “E vi futtemu!”

Beh, se sforiamo di quel mezzo grado, ci avrà fottuto Madre Natura (dopo che ce la stiamo fottendo da anni, del resto). Il fatto è questo: siamo comunque nella merda! Cerchiamo, almeno, di rimanere con il collo fuori, provando a non sforare quei 1,5°C. Anche perché, signori miei, già 1°C ce lo siamo giocato…

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