Parole di Rumi

di Dora Pistillo

[ https://www.youtube.com/watch?v=2M1xKXd4GVI&feature=emb_title ]
Shhhh, silenzio. Ferma e ricomincia. Senti che sale? Il battito piano, forte, piano, deciso, piano, indomabile. Ferma e aspetta. Ferma e taci. Ferma. Senti il battito sotto la pelle? Senti il respiro che scandisce il ritmo delle costellazioni nel firmamento? Ferma. Ho qui la tua mano. Come forse non ho preso mai. Come forse presi una volta e non so come, lasciai. Ferma, non posso permettere tu vada ora. Sono già morto se varchi il confine del tuo corpo fuori dal mio. Ferma e non pensare. Non ritirarti come un’onda dalla battigia. 

Resta, permeami di silenzio e respiro. Risuonano le parole che amammo individualmente prima di riconoscerci. Le parole che ci misero l’una di fronte all’altro. Resta. Sono già polvere se penso. Accogli me. Accogli il mio annullarmi. Accogli me fuori da me. Accogli me nascosto da me. Accogli la fiamma che vedi in me e lascia ch’io ti senta ancora. Il battito nelle mie vene, il silenzio lontano dalle illusioni, lontano dallo scherno del mondo. Perché non c’è più perché. Perché non c’è altro che te e me.
Ferma, il mondo cade ora, il mondo corre senza respiro e perde tutto. Noi qui siamo respiro, noi siamo il respiro. Siamo darci e prenderci, siamo lo scambio eterno e creatore. Se accarezzo le particelle nell’aria accarezzo te. Potranno trafiggere il mio corpo fino a dissolverlo, io so che ogni piccola parte di me tornerà da te. Io so ogni piccola traccia di me troverà te e resterà con te.
Questi giorni passano lasciandoci incolumi. Queste tazze di polvere amara non seccheranno le nostre gole perché siamo ognuno il nettare dell’altra. Ferma. Voltati. Lo vedi che riesci a guardarmi negli occhi dandomi le spalle? Lo vedi che il nostro sguardo s’incrocia in ogni sconosciuto che incontri Dio, in ogni evento di ricongiungimento? Io e te.
Incalza la notte e soffocano i giorni torridi ma noi siamo fiumi improsciugabili. Ricordalo ora, scolpiscilo nel tuo cuore, possono tendere un velo tra i nostri corpi illudendosi di poterci piegare. Penseranno di dar rogo al tuo campo fiorito credendo di poterti annullare. Io veglierò sul tuo cuore innocente. Sii forte del nostro respiro. Io sarò nel tuo respiro, lì mi troverai. Vola, ora, mio uccello del paradiso. Scansa le gabbie dorate, sorvola le fionde di piccoli barbari che non sanno crescere, mira al respiro, lì mi troverai.

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