“Oggi” ma forse era meglio mai

Un paio di giorni fa, alla reception dell’hotel dove lavoro, mi capita tra le mani, sicuramente dimenticato da qualche ospite, una rivista in carta patinata, di queste da spiaggia. Si trattava di “Oggi“, “il settimanale delle famiglie italiane“. Annoiata, visto l’hotel quasi vuoto, la prendo e inizio a sfogliarla, più per amore del trash che per interesse. Pubblicità, Indice, pubblicità, pubblicità, editoriale.

Umberto Brindani, direttore responsabile di “Oggi”, ci fa sapere che (come da titolo) “è arrivata Gaia”. La famiglia del signor Brindani si è allargata con una gattina di razza British, “bellissima, una palla di pelo”, già stata soprannominata “Palletta”. Dopo una presentazione iniziale e descrizione dell’animale, l’articolo si fa più interessante in quanto il Direttore ci informa che Giulia, un già presente Cocker Spaniel femmina, sta rendendo la vita difficile a Palletta, alternando momenti di quiete a momenti di tempesta. Dopo aver insultato  la cagnetta, dandole della stupida, il direttore fa una confessione ai suoi lettori, temendo anche di perdere la loro stima, e afferma: “non sono fortunato con gli animali”. Parte quindi un excursus di ricordi che riguardano i vari animali posseduti dal Direttore, con un Bizzarro tragicomico aneddoto su Tell, un fantomatico cane da caccia dei nonni che da piccolo lo azzannò. E che ce voi fa’, so’ traumi!

Quasi verso la fine dell’articolo, però, lancia un segnale di speranza proiettato nelle nuove generazioni affermando che suo figlio “è un super animalista convinto”. Il problema però – e questo fa parte della confessione fatta a malincuore – è che tutti gli animali che il Direttore ha posseduto o sono morti con tragica fine o sono scomparsi misteriosamente. E amen. L’articolo si conclude con una doverosa ma alquanto poco originale riflessione sugli escrementi di tali animali da compagnia, ma non preoccupatevi: il Direttore ci fa sapere che la gattina è totalmente autonoma in quanto fa i suoi “bisognini ini ini” nella lettiera. Comunque – dice il Direttore – ci terrà tutti aggiornati.

Umberto Brindani, 63 anni, laureato in filosofia all’Università di Bologna, ha collaborato con diversi gruppi editoriali per riviste quali “Panorama”, “Gente”, “Chi” e “TV Sorrisi e Canzoni”. Dotato di un profilo LinkedIn totalmente incompleto, un uomo con tale curriculum e che si riduce a parlare di una gattina in un editoriale di un settimanale dovrebbe almeno chiedersi che cosa sia andato storto nella sua carriera.

Voglio pensare che sia una sorta di soluzione ad un annoso problema di numeri. Si sa che ormai la carta stampata non può più competere con l’informazione in digitale: ci si deve in qualche modo adeguare. Il Direttore si sarà sicuramente chiesto “qual è la cosa più ricercata e amata dal web“? La risposta è appunto “gattini”.

Prima di chiudere questo post, comunque, ci tenevo a farvi sapere che Mara Venier afferma che questa è l’ultima stagione di Domenica In, dopodiché basta televisione.

2 thoughts on ““Oggi” ma forse era meglio mai

  1. Ok. Amo i gattini. Ma ok: Sono sconvolta. Indignata. Mi hai rovinato la mattinata Cri!
    La colpa é mia che non compro carta stampata da troppo… E che quindi non me lo aspettavo.

    Per altro, in effetti io di gattini potrei scriverne molto. Soprattutto dei buoni motivi per cui sono migliori di alcuni personaggi… Primo tra tutti perché non sprecano SS. Alberi per scrivere masturbatoriamente di se stessi. Loro sugli alberi ci si fanno le unghie (no, non pagano l’estetista!) e li concimano. Forse avrebbe potuto scrivere questo il tizio. Della sua stessa insulsaggine…

    Si, ok. Oggi sono poco politicamente corretta. Vengo da un viaggio a Padova per creare cittadinanza pensante e leggere questo mi demolisce la vis costruendi, cribbio! Resisterò… Ma dovremmo pur dircelo che, come scrisse Andrea in uno degli ultimi articoli, troppi di noi uomini sono (siamo) in cima a una piramide (alimentare e non) a non fare altro che agitare ruspe distruttrici e inutili scettri del Predominio economicista.

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