Essere vecchiovani

Madonna, oh, che brutta bestia la vecchiaia! Si, lo so, è un cliché, un incipit poco moderno, vecchio stampo. Ma che ci volete fare, ormai ho una certa età! Quest’anno il mio compleanno mi avvicinerà più agli “anta” che agli “enta”, anche se mi dicono di non pensarci e che siamo ancora a febbraio, ma io ci penso perché chissà se ci arrivo al mio compleanno!

Il fatto è che a volte non mi rendo conto di quanto sono vecchia e mi capita di  fare cose che non andrebbero fatte alla mia età. Cose come: alzarsi repentinamente e in maniera spropositatamente veloce dal divano; mangiare aglio dopo le dieci di sera; fare piani con gli amici su serate future; dire “lavato con perlana” a chi ti chiede “è nuovo”; ecc. Mi trovo come in un limbo in cui da un lato, quando esco la sera dall’ufficio mi fa piacere andare a bere con gli amici, dall’altro invece intuisco il fascino dei brodini alle 7 di sera. Non esiste un equilibrio! Da un lato stai comprando gli ingressi per quella mega festa all night long e dall’altro lo scroll del menù a tendina per inserire l’età nel form online della discoteca comincia a diventare frustrante. 

Adesso che sono vecchia comincio a capire l’importanza di un buon ammorbidente rispetto a quello del discount, o la previdenza del maglioncino dentro lo zaino ché non si sa mai. Quando accade che ho la casa libera non organizzo più festini, bensì lavatrici e quando esco ho sempre un gaviscon in borsa. D’altro canto però mi capita di non tornare a casa per giorni, di non indossare biancheria intima non per scelta ma per mancanza di roba pulita, di bere alcol come se fosse tisana dimagrante e di uscire a maniche corte a febbraio. Again: non esiste un equilibrio! Sembra un enorme ossimoro o a volte un paradosso. Mi chiedo se mai qualcuno sia riuscito a trovare una soluzione o se tutti in qualche modo abbiano vissuto questo rito di passaggio nella terra senza età.

Perché in fondo la vita a quest’età è così, una mattina fai piani di vacanze improvvisate con zaino in spalla e dormite in ostello in mezzo a mille viaggiatori e la sera ti rendi conto che non puoi più vivere senza il poggia mestolo. 

 

 

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