Pub Essere Qui e Ora

Sarà un caso, ma i luoghi più importanti, i luoghi del cuore, dove ho fatto delle prove teatrali, hanno delle scale che scendono e portano a luoghi magici dove ho incontrato amici e amori. Il COVID ha annullato per un po’ i miei (e non solo) impegni teatrali, sfaldando spettacoli in preparazione, relazioni e gruppi. Fra qualche giorno, ad un paio d’anni dal blocco per COVID, finalmente si va in scena.

Lo spettacolo ha per titolo “Pub Essere Qui e Ora!”. È uno spettacolo nello spettacolo, ed essendo anche un collage di testi, ho faticato in un primo momento ad apprezzarlo, a metterlo a fuoco: i commensali, come in un karaoke teatrale, si esibiscono su un piccolo palco. Gli ospiti del pub però interagiscono tra loro anche fuori dai loro tavoli, pur essendo seduti a tavoli separati, superando quella distanza sociale che ci ha a lungo separati.

Ispirato anche dalla locandina che ho realizzato ho voluto mettere a fuoco lo spettacolo scrivendo del Pub, che rappresenta anche quel che per me vuol dire recitare, ma soprattutto fare le prove prima di uno sspettacolo

 

Pub, o public house, cioè casa pubblica, di tutti; il Pub “Essere qui e ora” nella sua semplicità del bianco e del nero ha una porta socchiusa che ti invita ad entrare, ma solo se scegli di aprirla, solo se scegli di toccare la sua maniglia a forma di cuore. Ti invita con la sua luce misteriosa che emerge dal buio che è avvolge il mondo lì fuori. C’è solo luce, bianca, candida, uguale, abbagliante. Nessun indizio su cosa ci sia lì dentro. La porta è una comune porta, come un bicchiere di vetro che ospita il Sacro Graal: quella porta insegna che l’importante è il contenuto, l’Essere, non il contenitore.

Se hai accettato l’invito della porta rimarrai accecato per qualche secondo, dovrai abituarti alla luce misteriosa e poi scoprirai che non è affatto facile scendere quegli scomodi gradini, scendere nel tuo profondo, e poi salire sul piccolo palco del pub e stare a nudo sotto le luci di un pubblico che non vedi e non conosci. Ed è ancora più difficile fare quello che fai sul piccolo palco concentrandoti e tenendo ben chiusa quella porta, dimenticando il buio che è fuori ad aspettarti non appena finirà la magica serata. Concentrati. Non è facile ricordarsi di essere Qui, esserlo Ora, per te, per gli altri attori del piccolo palco, per il pubblico. Ed Essere Qui, con tutta la propria presenza intendo, è davvero difficile di questi tempi; Essere tutti Qui, alla stessa Ora poi sembra impossibile! E allora quando il miracolo avviene sii aperto! La porta che hai scelto di aprire ti ha avvisato. Lo ha fatto in inglese, con un cartello luminoso di cui forse non hai colto il senso. OPEN. Sii aperto, contro ogni pregiudizio, aperto all’ascolto, ai consigli e alla condivisione con gli altri…il locale è piccolo, le orecchie tese e il pubblico ascolta in silenzio tra un sorriso e un altro! Sii aperto e scoprirai che ti piacerà esserlo!

E allora in fondo quella piccola insignificante porta in bianco e nero aveva ragione a stuzzicare la tua curiosità!

Sii Qui, Essilo, come direbbe un bimbo, Ora. Benvenuto al Pub Essere Qui e Ora! 

3 thoughts on “Pub Essere Qui e Ora

  1. Mi hai fatto venire voglia di vedervi! Quanto é vero che ” Essere Qui, con tutta la propria presenza intendo, è davvero difficile di questi tempi; Essere tutti Qui, alla stessa Ora poi sembra impossibile!”… Consapevolezze e conclusioni e desideri di essere open che dovremmo portarci dentro ovunque però, fuori dai nostri palchetti/ruoli…

    • Sarebbe bello davvero annullare la distanza dei luoghi e dei tempi e in un istante essere dove e quando si vuole anche solo per il tempo di un abbraccio.

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