Cara ex famiglia di Abattoir

Lettera aperta a ciò che è stata un tempo la grande famiglia Abattoir.

L’altra notte mentre mettevo in bozze l’ennesimo sproloquio per il blog (sì, perché ultimamente lo faccio per non annoiarmi durante i turni di notte in hotel) mi sono messa a spulciare vecchi post perdendomi in un loop di links, memorie, risate e nostalgia. Abattoir ha rappresentato un fulcro di aggregazione, una scusa per vedere gente, fare cose. Un’ottima scusa per intavolare discussioni, per mettersi in gioco, per imparare a dire la propria nel rispetto degli altri. Vi ricordate le riunioni con patatine, birretta e fogli spiegazzati? Le prove con Marcello che si portava appresso la tastiera e la chitarra di Gas o Davide sempre pronta?

Molt* di voi hanno seguito il cuore inside projects. Alcun* hanno proseguito, altr* si sono arenat*. Abattoir sopravvive. Questo è stato il blog che ha dato ad alcun* di voi la spinta creativa per fare quello che volevate, che vi ha ispirato, che vi ha fatto incazzare perché a volte non era come speravate, che vi ha permesso di dire la vostra, di raccontare le vostre esperienze, sensazioni, arrabbiature, battute… Per noi Abattoir è ancora ciò.

Nonostante gli anni, Abattoir resiste, ad intervalli di pubblicazione piú lunghi, con sporadiche collaborazioni di affezionat* come Dora, arrancando e boccheggiando a volte, ma sempre in piedi, sempre col cuore, stanco, affaticato ma emozionato. Questo Macello ci ha visto crescere, sa tutto di noi, è tutto documentato! Il Macello parla delle nostre peripezie, dei nostri viaggi, delle nostre avventure e disavventure, dei nostri dolori, delle nostre paure e speranze. Ha accompagnato molt* di noi in diverse fasi della nostra vita, ad esempio è stato il diario di Rosita a Londra, o ha accolto la rubrica di Carlo e dei suoi racconti di vita da trentenne universitario a padre di famiglia. Ha ospitato i meravigliosi racconti di Marco, Fabio, Pigi, Ivan, Marta, Riccardo, ecc. È stato sostenuto dall’occhio infallibile di Sonia, sognato e voluto da Gas, accompagnato da Claudio, Davide, Marcello, Roberto, dipinto da Toni, Chiara, Gianni. Ha ascoltato le storie di Luisa, Roberta, Valentina, Miriam, Faber, Michele, Donatella, Marilisa, Manuela, Vincenzo, ecc. Tutt* voi (e molt* altr*, scusatemi se non vi menziono tutt*) avete lasciato un pezzo del vostro dna nell’organismo Abattoir.

Abattoir parla di voi. Dove siete finit*? Non avete piú tempo per lui? Anzi, non avete piú tempo per voi? Abattoir è sempre stato strumento di raccolta ed organizzazione di pensieri, lo abbiamo usato per sfogarci, per spiegare cose per noi importanti, per sognare, per perderci nel piacere della scrittura, per denunciare un fatto, un’ingiustizia o semplicemente per discutere. Quando avete perso il piacere di fare tutto ció? Capisco che nella vita ci sono delle fasi e che bisogna andare avanti e lasciarsi alle spalle delle cose facendo spazio ad altre. Ogni tanto guardatevi indietro e ricoratevi che in un agolino del web c’è un pezzetto di voi – bello o biasimabile che sia – che è li, fa parte della vostra storia, della vostra gavetta. Ricordatevene ogni tanto, e passateci a trovare, ché fa sempre piacere salutare un/a famigliare.

Noi restiamo qui, che di cose da dire mi sa ne abbiamo ancora tante.

6 thoughts on “Cara ex famiglia di Abattoir

    • Già… Il tempo passa…
      La voglia di incontri, di creare insieme, di capire il mondo tramite lo sguardo dell’altro (e non attraverso gli spot preconfezionati), di reinventarlo, di pensare in 12…
      Ho spesso nostalgia, lo confesso.
      Oggi forse sarebbe difficile portare avanti quello che abbiamo creato (13?) anni fa, l’individualismo e la depressione subliminale schiacciano la maggior parte delle cose (quelle relazionali, soprattutto) e delle inventive. In buona parte, lo ha fatto anche col nostro gruppo o forse le cose sono talmente complesse che é difficile dare una unica spiegazione. Si cresce, si cambia. E penso anche, ad esempio, che eravamo tutti siciliani e a come proprio per le famiglie siciliane sia difficile svincolarsi dalle proprie origini… tanto che a volte, per farlo, si prendono le distanze, si strappano o si chiudono i rapporti.
      Molto più difficile camminare insieme scornandosi e accettando ciò che cambia…

      Non lo dico con giudizio, ma con nostalgia sì.
      Così, ogni tanto racconto ciò che facevamo e mi rendo conto che le parole non rendono l’atmosfera, l’aria, il desiderio e l’energia condivisa. Le persone mi guardano e passano avanti. Mi chiedo in quanti hanno chiaro la cosa difficile che, divertendo docile, abbiamo fatto: pensare, esercitare la funzione riflessiva e quella creativa in relazione. Non roba originale, non impossibile, ma sempre più rara roba sicuramente.
      E così questa esperienza ha dato un senso alle mie scelte e prosegue ogni giorno con esse! Anche con le nuove iniziative di volontariato che perseguo oggi (vedi la Cittadinanza Riflessiva).

      Quindi, sí: il tempo passa, ma siamo qui a rappresentare molte cose, che probabilmente, se nello strappo non han prevalso l’Acredine, sono anche dentro chi non ci scrive o legge più. Questo é comunque bello. Gli voglio bene! Lunga vita a ciò.

  1. Pochi istanti prima di leggere questo post, stavo rileggendo “La donna cannone”, uno dei miei post, scritto nel 2016. Non ricordo quando ho scritto l’ultimo pezzo, ma qui ho tanti pezzi di me che conservo con cura e al riparo dal mondo. Sono diventato molto selettivo in questo.Prima capitava che su facebook lasciassi, alla mercé di tutti, malinconia, sentimenti, “cose” che non tutti possono/vogliono cogliere. E se togliamo alcuni siparietti tra colleghi, che parlano di client strani, è giusto così. Poi col tempo, lasciando da parte i likes, l’ego, sono arrivato alla conclusione che ho sempre scritto su Abattoir per comunicare con le mie anime affini e lasciare che le parole arrivino a chi sa coglierne l’essenza.
    Io vi leggo sempre anche se non scrivo più nemmeno per me. Un abbraccio.

    • Ciao Marco, grazie di leggerci e per questo commento, ci aiuta quando abbiamo momenti di difficoltà! Spero presto di rileggere anche te, non per i like, ma per il felice, fecondo e disinteressato desiderio di comunicare e di creare interazioni :)

  2. Ciao ,
    Vedo il tuo sito web https://www.abattoir.it ed è impressionante. Mi chiedo se sul tuo sito siano disponibili opzioni pubblicitarie come guest post e contenuti pubblicitari?

    Qual è il prezzo se vogliamo fare pubblicità sul tuo sito?

    Nota: l’articolo non deve essere alcun segno come sponsorizzato o pubblicizzato.

    Saluti
    johnson philip

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