Morto un papa, se ne fa un altro

È morto Papa Francesco.
Tra la disperazione di alcuni, il dispiacere sincero di altri, e l’attenzione morbosa di tutti.
Non che fosse un ragazzino, eh. Le sue condizioni di salute erano un segreto di Pulcinella: visibilmente fragili, precarie, traballanti come una sedia a tre gambe.
Quindi: stupore, zero.
Ma in questi casi, si sa, la morte fa sempre rumore. Soprattutto quando a morire è uno che — almeno sulla carta — parlava con Dio.

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Mondo del lavoro: abbandonare il settore turistico

Su Facebook c’è ‘sto gruppo chiamato “Quelli che lavorano in hotel” i cui post variano tra vicende strampalate accadute in hotel o richieste di aiuti o suggerimenti. Tra i vari commenti a volte appariva qualche personaggio che dichiarava di “essersene uscito” proprio per non doversi più trovare in situazioni come quelle descritte nel post in questione. Quando leggevo quelle risposte – per niente offensive, anzi di incoraggiamento – pensavo “c’è vita oltre il turismo?”. 

Ed effettivamente è una domanda più che legittima visto che il settore turistico sembra l’unico incline ad offrire carriere ed opportunità lavorative. Hotels, agenzie turistiche, imbarchi traghetti, negozi di souvenirs, ristorantini tipici e chi più ne ha più ne metta: tutto al servizio del turista. Le città, ormai, si stanno trasformando in parchi giochi organizzati ed instagrammabili per offrire al turista un’esperienza a 360 gradi. Succede ormai in tutte le città facilmente raggiungibili da voli low cost e le offerte di lavoro fioccano come non mai. Se vi fate un giro su piattaforme come LinkedIn, Infojobs e simili, tra le figure più ricercate troviamo quelle legate alla ristorazione e alla vendita e promozione di servizi turistici. 

Alla domanda se ci fosse vita oltre il turismo, ad oggi posso felicemente rispondere che sí, c’è vita ed è bellissima! Continua a leggere

Essere madre oggi #10 – Mollare

I capelli sciatti (ricrescita e al massimo la parrucchiera in casa per stare più tempo con lui);
Finire di lavarsi alle 13 di domenica;
Augurarsi “buona cena” durante il pranzo;
Inghiottire le pennette sane;
Non trovare il tempo per tagliarsi le unghie;
Dimenticare di tagliarsi le unghie;
Disdire impegni (invero, questo il meno possibile);
Prendere sempre meno impegni;
Smollarsi anche tipo ridere per la cacca insieme a lui, cantare come l’essere più appassionato e al contempo più stonato del pianeta, improvvisare balli imbarazzanti pur di vederlo ridere fortissimo;
Inventare una canzone per ogni cosa del mondo, per ogni momento del giorno o per ogni tipo di cacca che fa;
Essere così rinco da arrivare a ritenere che ti escano filini dalle tette (era “solo” lo spruzzo di latte), e riderci su; e poi vederlo riaccadere nella stessa identica sequenza, e riderci su;
Non pensare più al guadagno, semmai al tempo guadagnato stando con lui;
Impiegare il tempo libero a spellargli i pomodori e a cucinargli con passione i piselli decorticati;
Smettere di leggere libri (se non carezza-libri);
Ridimensionare tutto e smettere di inseguire le persone o di comprenderle sempre e comunque anche se non ci sono;
Spardare soldi in giochini immaginando di vederlo curioso e stupito (invero, in questo non sono fissata);
Sperimentare ogni giorno una faccia strana tipo Jim Carrey per sbalordirlo;
Averlo nella mente quando sono stanca, tipo pensiero felice ( = dipendenza da Pupi mode on!);
Dimenticare la stanchezza quando sono stanca ma sono con lui;
Preoccuparsi per ogni cosa incontrollabile;
Sfirniciarsi per trovare nuovi modi per fargli esplorare il mondo;
Strafottersene della casa pulita e ordinata per sfirniciarsi per trovare nuovi modi per fargli esplorare il mondo;
Gratificarsi per ogni sguardino leggermente diverso e per ogni versetto un pelino più lungo e acuto o più lungo e più basso; e, ovviamente, esaltarsi a morte se nello spogliatoio del nuoto urla mezza volta “mamààà”;
Gioire quando si aggrappa a te o si ripiega sulle tue tette con intima pretesa;
Gioire pure per come ti sbava bene, basta che stia bene;
Pensare soprattutto in base a lui;
Programmare un viaggio in base a lui;
Non programmare un cavolo ed essere felicissima così;
Dimenticare così tante volte le chiavi di casa/studio dentro casa/studio da farlo sembrare programmato;
Dargli minimo 100 baci al giorno;
Accogliere che non si può, non si deve, e non si vuole più fare tutto (ad es. il semipermanente o la carriera strong);
IO: “Ok, la borsa prendo io!” – LUI: “Ma la borsa?” – IO: “…….Quale borsa?”;
Essere pazienti, flessibili, clementi, teneri, non controllanti, pieni di entusiasmo e di ottimismo, ma anche strapieni di paure;
Essere sempre più umani e meno super-eroi, e riderci su;
[…].

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Morto un papa, se ne fa un altro

È morto Papa Francesco.Tra la disperazione di alcuni, il dispiacere sincero di altri, e l’attenzione morbosa di tutti.Non che fosse un ragazzino, eh. Le sue condizioni di salute erano un segreto di Pulcinella: visibilmente fragili, precarie, traballanti come una sedia […]

smollarsi!

Essere madre oggi #10 – Mollare

I capelli sciatti (ricrescita e al massimo la parrucchiera in casa per stare più tempo con lui);Finire di lavarsi alle 13 di domenica;Augurarsi “buona cena” durante il pranzo;Inghiottire le pennette sane;Non trovare il tempo per tagliarsi le unghie;Dimenticare di tagliarsi […]