Fare, voce del verbo:

Svegliare, ordinare, procacciare, lavorare, palestrare, cucinare, famigliare, programmare,
Osannare, velocizzare:
Funzionare.

(Il pranzo trangugiato,
Il figlio ignorato,
Il riguardo dimenticato,
Il pensiero svalutato.)

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Ma io lavoro

I primi giorni del 2024 sono stati giorni di merda. Come del resto gli ultimi giorni del 2023. Poi dici che vuoi un po’ di continuità dalla vita? Beccati questa! Notte di capodanno passata sul divano con l’influenza. Primo gennaio vai a lavorare – perché noi lavoratori del turismo non ci fermiamo mai – come uno zombie. Giorno 2 ti arrendi, telefoni alla capa direttamente dal tuo giaciglio fatto di coperte arricciate, lenzuola sfebbrate e montagne di fazzolettini: “non posso venire, sto male, non riesco manco ad alzarmi”. Eh ma non c’era nessuno che poteva sostituirmi e quindi “pigliati due paracetamoli e vieni”. Non mi sono mai sentita così importante in vita mia, tanto da essere insostituibile! Cioè, manco mia madre me l’ha mai detto! E comunque ho dovuto lavorare tutta la settimana no stop. Perchè? Perchè purtroppo il cazzo di Capitalismo ci ha reso schiavi! Continua a leggere

L’Adatto

Le guardo sempre con ammirazione, almeno da un 5 anni. Alla fine ho deciso di creare aiuole e vasetti a casa per circondarmene. Amo la bellezza delle piante grasse, la loro adattività sorprendente, la capacità che hanno di ottimizzare l’acqua in luoghi improbabili: dai balconi abbandonati, ai ruderi fatiscenti, alle rocce più secche della piena estate siciliana. Le fotografo e mi beo del loro essere opportune, eleganti, a volte anche fiorite. I fichi d’india addirittura fanno i frutti, e una cassetta costa e neanche poco! Le loro spine d’altro canto non mi fanno paura, le guardo con tenerezza e invidia. Quasi desidero essere come loro: protetta e al contempo maestosa. Eppure la mia riflessione scivola a un certo punto sull’orlo del rischio di adattamento.

Vado controcorrente, me ne rendo conto. Siamo decisamente darwiniani, avvinghiati a quell’idea che “sopravvive solo il più adatto”. “L’Adatto”… Ma chi era costui?

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fallimenti relazionali

Inverno

  “Mai pensato all’Altro che cura,meglio evitare,Evitarlo!” Piove sfiducia. Eppure siam lì tuttie proprio per questo,per definizionela sfida è questa:mettere in comune, curarsi con l’Altro. …“Inunmondochenoncivuolepiùilmiocantoliberoseitu”.

Prima di me

Io che mi specchiavo su laghi di narcisie ora rifletto sul mio viso nei tuoi occhi. Io che riascoltavo aliena la mia vocee ora ascolto l’eco saggio delle tue parole. Io che mi sono perso tra le strade delle mie […]