M’illumino Pulito

Cupolone Al Buio

Il Cupolone spento da "M'illumino di Meno"

L’anno scorso, era metà febbraio, coerente con l’iniziativa di Caterpillar “M’illumino di Meno”, costrinsi casa mia a spegnere tutto ciò che non fosse necessario tenere acceso: era la Giornata del Risparmio Energetico.  Da qualche anno la trasmissione radiofonica di Radio 2, che ha inventato l’iniziativa, si propone come fiera sostenitrice di principi rispettosi dell’ambiente, in rapporto anche al fabbisogno dell’uomo. Gli obiettivi dell’iniziativa, in questi anni, sono stati raggiunti vistosamente con la partecipazione di tantissime persone che, anche nel loro piccolo, si sono rese maggiormente attente a non sprecare corrente elettrica, evitando quei comportamenti sbagliati come lasciare i pc o le tv in stand-by, le luci delle stanze accese anche se non siamo in casa, o i termosifoni al massimo mentre stiamo in pantaloncini e maglietta. Riflettendoci, anche noi nel nostro piccolo potremmo fare tante cose. L’evento ha coinvolto anche spazi esterni a quello domestico:  le maggiori piazze italiane e i loro maestosi monumenti, come il Cupolone, o ancora il suolo oltralpe, riuscendo nel tentativo impossibile di spegnere la Torre Eiffel, il Prater di Vienna, il Castello di Edimburgo, il Parlamento Europeo..

Si conta che solo nel 2008 il risparmio energetico ricavato dalla manifestazione sia stato di 400 megawatt, pari al consumo di 7 milioni di lampadine (Corriere). Anche Palermo, tra gli altri, sostenne il progetto spegnendo Piazza Pretoria, Palazzo delle Aquile e dando vita ad un corteo organizzato da Palermo Ciclabile e Legambiente.

Quest’anno, il 12 Febbraio, “M’illumino di Meno” torna alla ribalta ed oltre ad invitare gli ascoltatori a spegnere tutte le luci delle proprie case, propone di “accenderlee con esse le nostre piazze, attraverso fonti di energia pulita come quella eolica o quella solare. E lo fa invitando chiunque voglia a recarsi ai Mercati Traianei di Roma, illuminati per l’occasione in maniera “sostenibile”, cioè attraverso una modalità che rispetti l’ambiente e a sua volta la risorsa energetica, alla quale non viene indebolita la propria capacità di rinnovarsi.

Noi oggi usiamo, per gran parte delle nostre faccende domestiche e non, la corrente elettrica che proviene dalla combustione del carbon fossile e degli idrocarburi, altamente dannosa per la natura a causa della diffusione di CO2 nell’aria. Quindi, per cercare di ovviare al loro utilizzo non solo inquinante per l’atmosfera, ma anche limitato nel tempo (il carbon fossile è una risorsa non rinnovabile), non ci resta che rivolgere il nostro sguardo a ciò che la natura ci aveva donato sin dalla nostra origine: l’acqua da utilizzare nelle centrali idroelettriche o la stessa forza del moto ondoso, o ancora la bioenergia e il fotovoltaico.

Purtroppo, altre soluzioni, seppur contrastanti nella loro dinamica sostenibile, come il nucleare, sembrano prendere piede meglio negli stati europei come la Francia, la Germania e anche l’Italia, che sembrano non curarsi dell’ingombro di scorie radioattive, difficili, se non impossibili, da smaltire. Ecco le parole del ministro Scajola su Rainews24: “Ci sono molte imprese che non sono più in grado di sopportare l’eccessivo costo dell’energia elettrica in Italia. Se avessimo una quota di energia nucleare non avremmo questi problemi, i posti di lavoro sarebbero tutelati e potremmo eliminare uno dei fattori più importanti che riducono la competitività del Paese”.

E’ una soluzione folle, quella del nucleare, che predilige il guadagno temporaneo e immediato, a discapito del futuro del pianeta, delle generazioni successive , senza alcuna preoccupazione per i possibili disastri ecologici.

Insomma, aspettando il 12 Febbraio potremmo farci portavoce di un’idea alternativa di energia, che sia sicura al 100%, che sia anche meno dispendiosa per i nostri portafogli ma che sopratutto sia rispettosa almeno della vita, dalle piante agli animali, dalle acque dei fiumi a quelle degli oceani.
Inoltre, chi volesse partecipare attivamente a quest’edizione 2010 di “M’Illumino di Meno” può aderire direttamente sul sito o inviare proposte “pulite” in linea col progetto. Possiamo coinvolgere le associazioni e gli enti locali per organizzare qualcosa di grande, divertente e nello stesso tempo utile.

Non ci resta quindi che tener presente il decalogo del buon cittadino e metterci a lavoro, se ci va, tanto con qualche euro possiamo riuscire ad accendere lampadine tradizionali e far saltellare rane-giocattolo grazie a piccoli e rudimentali impianti fotovoltaici.

P.S. : lo insegnano anche a scuola.

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