ANIMALI A TAVOLA 1 – BiCATSi: gatto da croccantino < gatto da topo

Bigazzi: il gatto da topo è più buono di quello da croccantino

Bigazzi è un cane in fatto di gusti...

Bigazzi, coconduttore ed esperto gastronomico in La prova del cuoco, qualche giorno fa ha detto un altra bicazzata:

“Domani è giovedì grasso, che in Valdarno si chiama berlingaccio… però c’è un proverbio ‘chi non ha ciccia ammazza il gatto’ perchè siamo a febbraio, ‘febbraio gattaio’ e uno dei grandi piatti del Valdarno era il ‘gatto in umido’…>>

A seguito delle “proteste” della conduttrice,

“Perchè la gente non mangia il coniglio, non mangia il pollo, non mangia il piccione etc…?
il gatto tenuto tre giorni nell’acqua corrente del torrente … viene fuori con le sue carnine bianche ti assicuro, io l’ho mangiato tante volte, ti assicuro che è una delizia”.

Prevedendo ciò che sarebbe successo ha infine concluso:

“Ora ci saranno le lettere degli amanti della natura. Perché non difendono i conigli, questi sono dei razzisti!”

Per quanto strano possa sembrare, soprattutto detto da un vegetariano convinto da 26 anni, nonchè amante degli animali come me, Bigazzi, pur potendosela risparmiare, ha detto la verità, e non mi riferisco al fatto che abbia parlato bene del gusto della carne felina, che personalmente non saprei nemmeno paragonare a nessun tipo di carne non avendone praticamente mai mangiata, ma nel sottolineare l’ipocrisia e il razzismo della nostra società (compresi gli animalisti).

Tradizionalmente l’uomo mangia erbivori (ovini, equini, bovini, caprini, pollame, conigli),  e, a limite, onnivori come i suini (capitolo a parte per i pesci). Tradizionalmente i carnivori al contrario vengono utilizzati solo per ricavarne pellicce e pellame (es. ermellini, visoni, volpi, procioni, coccodrilli e serpenti).

Quando si parla di “chips di canguro australiano”,  “spiedino di insetti fritti cinese”, “zuppa di nidi d’uccello indonesiana”, “tarantole fritte venezuelane” o di “bollito di scimmia africana” la maggior parte delle persone “normali” inorridisce.

Ghiri tassi e marmotte in salsa

Inorridisco anche io quando passando per strada vedo la testa cornuta e scuoiata di una mucca appesa ad un gancio in bella mostra nella vetrina di una macelleria, o un coniglio sventrato e nudo. Perchè per la gente mangiare il cadavere di un coniglio non equivale a mangiare il cadavere di un criceto o di un gatto? Non lo comprendo. Per me è un delitto uccidere una qualunque creatura “innocua” (ho escluso così blatte, zanzare, etc.) o assoldare un macellaio per farlo al posto tuo, ma se fossi onnivoro non farei distinzione in base all’appartenenza alla classe “animale d’affezione” al momento dell’acquisto della mia portata “carnivora”. Ho avuto un coniglio, Piluzzo, per circa 5 anni come pet, o animale d’affezione, ero pertanto affezionato ad un coniglio che qualcuno immaginava già “alla cacciatora”.

E’ ora di smettere di essere ipocriti. Quando mangiate un animale siete responsabili della sua morte sempre e comunque, che l’abbiate ucciso voi o il mattatore, che sia un animale d’allevamento, cacciagione  o animale d’affezione, che sia terrestre, acquatico, volatile o anfibio, che muoia tra grida lancinanti scannato come il maiale, o muto e congelato come il pesce d’alto mare.

E’ ora che la Disney, quando produce un cartone animato non ambientato in mare (La Sirenetta, Alla ricerca di Nemo, etc.), dia lo stesso peso alla morte di un pesce e alla morte di un lemure:  il film d’animazione Madagascar, in cui il leone si trova a dover combattere costantemente i propri istinti predatori per non mangiare il suo amico zebra e il gruppo di lemuri che ha accolto i fuggitivi animali dello zoo, si conclude con la soluzione al problema a dir poco geniale, vuol dire niente, che prevede una dieta a base di sushi da sottoporre all’affamato leone; davvero bella soluzione, il lemure no, il pesce palla si; d’altra parte raramente i pesci in questo tipo di film vengono umanizzati al pari delle altre specie, forse ciò è dovuto al fatto che non si lamentano come può fare un maiale (vi invito a non vedere il video se volete continuare a mangiare un, seppur presumibilmente ottimo, salame senza sentirvi in colpa)

Il video è cruento, ma è ciò che accade ogni giorno migliaia di volte e col benestare di chi mangia carne.
Vi invito a conoscere il vostro “ospite obbligato” a tavola. Solo così potrete comprendere la scelta che feci all’età di 2 anni con la stessa consapevolezza di oggi e contro il volere dei miei cari.

Chi è la vera bestia?

Se non riuscite a fare a meno della carne, e continuate a essere razzisti sulla scelta dell’animale da mangiare, evitate almeno di scegliere “cuccioli” di animale e bestiame allevato in condizioni proibitive.

3 thoughts on “ANIMALI A TAVOLA 1 – BiCATSi: gatto da croccantino < gatto da topo

  1. Questo è un argomento che ha troppe sfaccettature per essere trattato in maniera adeguata in un commento.
    Andrea, io sono d’accordo su molte cose che hai scritto. Però non sono d’accordo sul fatto che io,in quanto non vegetariana, sia responsabile della macellazione di migliaia di animali. Se ogni tanto mangio un pezzo di rosticceria o un’aletta di pollo non mi sento né complice né,addirittura,un’assassina. Io sono sempre in prima fila per i diritti degli animali e li amo forse più delle persone. Ne ho salvati molti,e se una volta al mese mi mangio una fettina di pollo non credo di meritare il linciaggio.
    Stiamo attenti a non diventare degli estremisti.
    E poi,dai…Madagascar è solo un cartone animato!Il motivo per cui gli autori del cartone fanno mangiare il sushi invece della zebra o del lemure è molto semplice: nel cartone la zebra è amica del leone, e se l’avesse mangiata avrebbe causato parecchi traumi nei bambini.I lemuri sono dolci e coccolosi. Il sushi era la scelta meno impressionante.Mi sembra assurdo mettere in croce un film di animazione. Siamo d’accordo che i pesci siano esseri viventi a cui si deve rispetto come ad ogni altro, ma con un pesce non puoi interagire,non puoi creare legami di affetto come si fa con un gatto, con un coniglio o con ogni altro mammifero o uccello che sia. Tra l’altro è stato scoperto solo da pochissimo che in alcuni pesci ci sono delle regioni del cervello che rispondono agli stimoli dannosi. E con questo non dico che possiamo torturarli,come fanno quelli che vanno a pesca per passarsi il tempo o che uccidono gli squali solo per prendere le pinne da rivendere al mercato nero.Solo non mi sembra il caso di paragonare un merluzzo ad un agnello o ad un maiale(che è intelligente più dei cani e dei gatti..e di molti uomini).
    Io ho un grande rispetto per voi che siete riusciti ad appodare all’erbivorismo ;), forse un giorno ci riuscirò anch’io. Ma ammiro più di ogni altra cosa chi fa questa scelta senza dare dell’assassino a chi mangia carne.

    PS:e poi scusami, gli animali si dividono in carnivori ed erbivori. E tutto questo serve a mantenere un equilibrio nella Natura. Solo che, a differenza dell’uomo, gli altri animali uccidono solo il necessario per il loro sostentamento e quello della prole. Esiste una cosa che si chiama catena alimentare. Se si spezza l’equilibrio si va incontro a delle gravi conseguenze, che sono sotto gli occhi di tutti. Per esempio, l’eccessiva diminuzione dei rapaci(falchi,poiane,ecc.),ha fatto aumentare in maniera impressionante i piccioni. E tutto ciò non è naturale.

    • Cerco di rispondere punto per punto.
      Madagascar l’ho visto 2 volte il primo e una volta il secondo. E’ simpatico e divertente. Mica per una cosa del genere smetto di vedere i film disney… non volevo dire certamente questo. Però ho trovato ridicola la cosa. Penso che alcuni pesci siano più intelligenti e sensibili di alcuni mammiferi. So benissimo che una patella è sicuramente meno “evoluta” di un criceto, però considero uccidere un pescespada o un tonno allo stesso modo di come considero un delitto uccidere un coniglio (ascoltate la canzone molto toccante di Modugno “lu pisce spada” che tratta la storia vera di un pesce spada arenato perchè inseguiva la barca da pesca con la sua “compagna” appena pescata).
      Ok… ci sono andato duro con “Siete tutti dei criminali senza cuore” . Avrei potuto scrivere “io non lo faccio.” e basta. Però non è quello che penso. Penso anche che fumare sia da idioti (salute e soldi che vanno via). Potrei dire che “io non lo faccio”. Ma non è quello che voglio. Voglio dire quello che pensiamo la maggior parte dei vegetariani “animalisti”. Inoltre il senso delle mie parole non è “siete criminali” è più “attenti: pensate che l’animale arrivi sul vostro piatto già morto e non per vostro volere… E’ già morto! Ma ciò è falso. Siete voi i mandanti”.
      Non volevo accusare nessuno, né togliere la parola a nessuno. Ammetto che, come Manuela, sogno un mondo tanto simile quanto utopico vegetariano e che rispetta la natura quanto più possibile e più di quanto faccia io, ma non per questo cerco una ragazza vegetariana (non lo è) o frequento solo amici vegetariani (non ne ho di questa complicata tipologia) o il 1° maggio faccio il sabotaggio della grigliata. Solo che se si compra carne io voglio essere escluso dalla spesa, oppure per non essere troppo rompiballe mi porto il cibo da casa.
      Rispetto tutti i non vegetariani pur sapendo che eliminato il fattore “abitudine” e risvegliata un po’ di coscienza una buona parte verrebbero da questo lato della barricata.
      Ultimo punto i falchi, i leoni o gli squali mangiano altri animali. Lo fanno cercando di far soffrire l’animale il meno possibile. Non possono mangiare altro. Sono fatti così. Noi possiamo scegliere di non mangiarla (per fortuna). Possiamo scegliere di allevarli nel migliore dei modi e di ucciderli (se proprio dobbiamo) nel migliore dei modi, ma non lo facciamo. Lo facciamo nel peggiore ma più economico modo possibile. Mangiamo la fetta di carne senza preoccuparci come la si è ottenuta. Paragonandoci a ciò che fanno gli animali possiamo di certo giustificare tanti atteggiamenti “animaleschi”: uccidere un rivale in amore, essere poligami e tradire la propria compagna, fare guerra ad un clan rivale, giocare con una preda, fare i nostri bisogni per marcare il territorio… e anche mangiare carne. Possiamo credere nel naturale. Ci credo anche io… basta rinunciare a tutta la tecnologia che usiamo (compreso il PC), camminare nudi per strada e senza vergogna, rutto libero e annusatine ai genitali per valutare la fertilità del nostro amato…

  2. Come ho già scritto nel mio precedente post odio i vegetariani che stanno lì a fare le prediche durante le grigliate. La libertà prima di tutto. Ok.
    Ma se abbiamo scelto di non mangiare carne pesce e compagnia bella è perchè riteniamo che mangiarli sia un delitto. Per cui tu sei liberissima di non sentirti in colpa, ma non puoi pensare che con la stessa leggerezza un vegetariano dica “un’aletta di pollo, che sarà mai!” :)
    Cioè va bene non essere estremisti, e infatti siamo amici anche se la vediamo in modo diverso, ma è una cosa seria, non dimentichiamolo. Personalmente mi ha cambiato la vita.

    Per quanto riguarda il discorso degli animali da affezione vs. animali da allevamento, il mio ragionamento è abbastanza contorto. Ovvero: in linea di principio non esiste un limen per noi vegetariani. Non mangiamo cani, non mangiamo pesci, esattamente per lo stesso motivo.

    Tuttavia mi sembra che si debbano sensibilizzare i “non sensibili” a partire da una base per cui non si mangiano gli animali da compagnia, estendendo il concetto a TUTTI gli animali. Non so se mi spiego.
    Partiamo dal cane, e anche i non vegetariani non mangerebbero un cane. E da lì cerchiamo di arrivare ad accostare un cane a un gatto, poi ad un coniglio (è già in limine) , poi ad un cavallo (alcuni mangiano i cavalli), fino ad arrivare a pulcini, galline, capretti, mucche, pesci (che sono i più difficili da salvare, proprio perchè, come dice Valentina, non si stabilisce coi pesci un legame affettivo).
    Ecco perchè dare in onda la ricetta per cucinare i gatti mi sembra un pochino grave. Perchè è come fare un passo indietro, tipo. Mi piace pensare che un giorno anche il coniglio alla cacciatora verrà censurato, e poi magari la bistecca, e anche le alette di pollo saranno un ricordo cruento di un passato dal quale ci saremo evoluti. Mi piace pensarlo.

    Sul discorso della catena alimentare rido un po’. Perchè mi pare che sia molto più dannoso sradicare mezza foresta amazzonica per colture cerealicole DESTINATE ALL’ALLEVAMENTO INTENSIVO, piuttosto che predicare l’erbivorismo. Nella mia visione utopica ci sono coltivazioni che campano i poveretti del Terzo Mondo, e allevamenti al pascolo che rubano un pochino di latte alle mucche. I pesci continuano a nuotare silenziosi nel loro mare, gli ovini ci danno la lana e ci ispirano posizioni sessuali, le galline ci regalano le loro uova di troppo, i galli ci segnalano l’arrivo dell’alba e via dicendo.

    Sì, lo so. Fervida immaginazione e inclinazione all’illusione. Perdonatemi.

    Il resto dei miei deliri al prossimo post. :)
    M.

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