La società dell’MP3

La metafora dell’Mp3 spiega abbastanza bene il tipo di società in cui viviamo e di cui facciamo parte.

Il formato Mp3 è il più diffuso in campo dei file musicali, grazie ai programmi per lo scambio di file su internet (ricordo ancora i tempi di Napsters) si è imposto come una sorta di standard per i lettori portatili di file musicali… lettori mp3 appunto.

Oggi è possibile scaricare più o meno legalmente degli Mp3, oppure comprare dei CD con Mp3, o  ancora comprarli da iTunes, ma un tempo, se volevi degli Mp3, era più facile grabbarli, ovvero registrarli, direttamente dal CD.
La qualità del suono di un CD è nettamente superiore a quella del comune Mp3, differenza sentita solo dai puristi dall’orecchio buono. Questo ha fatto sì che per la maggior parte delle persone in realtà la differenza è come se non esistesse.
Per parlare solo del bit rate vi dico che il CD ha 1411Kbps, mentre i comuni Mp3 ne hanno solo 128, nel migliore dei casi 192 oppure 320.

La tecnologia si evolve ma noi non affiniamo i nostri consumi, cosicché nonostante si ingrandiscano le memorie dei nostri lettori Mp3 la qualità non cambia, non si comprimono i file con una qualità migliore, si aumenta solo la quantità.

Questo non avviene solo con gli Mp3, ma anche con i video per esempio, si preferisce mettere su youtube video fatti con il cellulare o con la funzione video della macchinetta digitale anziché con una videocamera molto più performante.
Ma anche lì non compriamo schede SD per fare fotografie di qualità migliore, per stamparle (chi le stampa?), ma per metterne di più quando sei in viaggio.

Ma siamo davvero la società della quantità e non della qualità? O forse questa super-tecnologia è in realtà superflua per cui per un uso commerciale ci bastano ancora le cose semplici, i DivX anziché i Blue Ray (sono 8 anni che Sony cerca di imporceli), i telefonini che hanno le due funzioni principali di chiamare e messaggiare anziché gli smart phone?

11 thoughts on “La società dell’MP3

  1. Ancora migliore della qualità audio di un cd, potrebbe esserci l’ascolto live, con gli occhi puntati sulle mani del chitarrista o sui piedi del batterista di turno. E in questo senso la diffusione di mp3, e di fonti gratuite come myspace o youtube, ha fatto molto, dando spazio ad emergenti, indipendenti, scarti, casi umani, che mai e poi mai ti sarebbe venuto in mente di andare a sentire dal vivo, se non avessi trovato quella traccia registrata male sulla rete.

    A parte questo, un’altra osservazione. Quando parliamo della qualità della fotografia, del blu ray, e del suono più definito, parliamo in realtà ancora di quantità, secondo me. Cioè, secondo me, la vera assurdità della nostra società è che si compra una macchina fotografica PIù POTENTE piuttosto che imparare a fare una fotografia. E via dicendo.

    E comunque dai, ci sono delle inversioni di tendenza. Io ho lo stesso cellulare da circa tre anni, e lo uso solo per chiamate ed sms, quando ho credito, e come me ci sono tantissime persone. E soprattutto stampo le foto :)

    Post ricco di spunti, comunque, speriamo in una bella fiumana di commenti.
    M.

  2. Quello affrontato in questo articolo è uno dei fenomeni più evidenti e importanti, ma sottovalutato – in quanto non rilevato mai quanto merita -, della nostra generazione. I privilegi che abbiamo tutti noi oggi sono, secondo me, incalcolabili! E’ una grande fortuna vivere in un’epoca che garantisce un facile accesso alla cultura a tutti; guardiamola con spirito critico, la qualità ce la si va a cercare, ciò che conta è avere a disposizione tutti gli strumenti, anche se qualitativamente infimi, per “conoscere”. Se un tempo ci si affidava ai “volumi elegantemente rilegati”, oggi ci accontentiamo anche di qualcosa di meno raffinato, spartano, e internet offre molto da questo punto di vista. Tutto in virtù della praticità e della rapidità.
    Anche la musica, in quanto arte, è cultura, e oggi internet garantisce una facilissima fruizione di essa. Come si dice nell’articolo, gli scettici sono veri e propri puristi del suono, per i profani un mp3 va più che bene!
    Ben venga tutto ciò che può incentivare la cultura, che è tutto, poi pazienza per il film in streaming! E’ naturale d’altra parte, come si accennava nell’articolo, che una simile liberalizzazione porti anche a una certa degradazione, evidente appunto nei filmati amatoriali diffusi su youtube che talvolta comprendono anche scene di protagonismo spesso disgustose.

  3. mmm, aspetta, stai mischiando due cose: l’essere disposti a sacrificare la qualità per la quantità e l’essere vittime di un industria che ci vuole imporre prodotti inutili.

    OK, mp3 è un formato poco performante, obsoleto da anni, diventato famoso grazie a napster quando già era superato, ma non puoi paragonare DIRETTAMENTE i bitrate non compressi di un cd con quelli compressi di un mp3!

    Distinguere un cd da un file compresso a 320 con Mp3 è virtualmente impossibile per l’orecchio umano! e se usiamo formati più moderni come Vorbis o Monkey basta anche un bitrate più basso.

    Considera che con un bitrate di 600k circa puoi ottenere una compressione loseless usando flac

    Poi se stai ascoltando la musica con un lettore mp3 e le cuffie considerato il rumore ambientale non riusciresti a trovare le differenze nemmeno con un 128

    Detto questo mi piacerebbe comunque che i lettori supportassero formati più moderni come Vorbis, in cui anche i 128k danno un buon risultato.

    Veniamo invece al secondo caso: l’industria

    i dvd sono compressi in mpg2 un formato di merda, non ci sono altre parole, scelto apposta per far in modo che servano 8 giga per vedere un film decentemente, e dico decentemente perchè la compressione si vede!
    con un H263 ottieni lo stesso risultato con 2 giga.

    Il formato blu ray invece è un eccesso di qualità, una risoluzione che nessun televisore è attualmente in grado di gestire e che in ogni caso non potrebbe essere percepita dall’occhio umano, a meno che uno non abbia uno schermo da cinema in casa.

    Serve solo a fare un altro supporto difficile da copiare, e basta.
    Sarebbe sufficiente usare un dvd con dentro un filmato compresso in H263, alzare la definizione fino allo standard dei televisori FullHD e aumentare un po’ il framerate, e gli 8,5 GB di un dvd dual layer sarebbero sufficenti per questo

  4. Ad un primo apparente confronto tra qualità e quantità, oggi la prima si vede schiacciata senza pietà dalla seconda come uno scarafaggio al politeama, per riprendere una metafora del periodo.
    E sembrerebbe un peccato.
    Se ci mettiamo degli occhiali, però, possiamomeglio vedere che questi puristi del suono o della fantascientifica tecnologia qualitativamente elevata purtroppo sono soprattutto dei puristi del picciolo facile nel portfolio, che poi solo raramente capiscono cosa è “qualità” al di là del costo sempre superiore dell’oggetto che “si sente” o “ci dicono” essere migliore.
    Molti acquistano per fama, per prestigio sociale, e l’aggeggio alieno manco lo usano in modo corretto, neanche serve realmente. Questo forse è l’aspetto peggiore del consumismo prima della dicotomia qualità/quantità: il fatto che si accumula, che si hanno 3 cellulari minimo inutilizzati nel cassetto per seguire le mode, e poi non si sa perché, poi non serve a niente, poi è tutta estetica edonistico-dissipativa.

    Che ben venga invece la cultura che magari è di scarsa fattura, ma piena di contenuti, perché forse è quella che può raggiungere tutti, quella ancora non comprata dalla moda e non ri-venduta a caro prezzo solo per 4 giovincelli o vegliardi, di cui 3e1/2 lobotomizzati dal luccicante colore del sempre nuovo.

    L’evoluzione costruttiva, la crescita umana, sta -penso- nell’imparare ad usare bene prima di tutto gli oggetti che abbiamo, poi ne possiamo parlare di aggiornare alle versioni mirabolanti.
    Altrimenti meglio andarsi a curcare con accanto l’alcatel del 1° liceo, che è più dignitoso.

  5. Questi bei commenti non me li aspettavo affatto per un articolo scritto in modo confuso e poco esaustivo…

    Concordando con quanto scritto sulle macchine fotografiche penso che se un giorno le reflex costassero 100€ e le compatte 80, la gente comprerebbe inizialmente le reflex (perché come dice emi sono simboli si un certo status), ma dopo un anno capirebbe che sono ingombranti e inutili per loro e comprerebbero le compatte. Succede così già per i telefonini: il modello nokia 1208 è il modello più venduto, nonostante ci siano altri modelli con più funzioni con qualche decina di euro in più (non mi permetterei mai di paragonarli con l’n95 perché la differenza di prezzo è grande), in fondo, quanti di voi mandano mms?
    Stessa cosa vale per la qualità dei video: chi ha un blue ray in casa? è solo una cosa commerciale che a casa non ha nessun senso. Il mercato inoltre è quello che decide che la maggior parte dei lettori musicali non accetti Vorbis o lettori multimediali il formato H263.

  6. Quando l’elettrodomestico più in voga in questo periodo, cioè il computer, incomincia a diffondersi senza il lettore cd, vuol dire tanto. Un’epoca era già terminata negli anni ’80, quando il vinile veniva soppiantato dal comodo cd di plexiglass e plastica. Chiunque afferma che il vinile, oltre ad avere un fascino tutto suo, avevae(ed ha, nonostante gli anni, tornò pure di moda) un suono superiore di troppissimo al cd. Fatto sta che col cd, togliendo la questione qualità (perchè quando si rigavano erano cazzi amari) almeno, avevi a che fare con l’oggetto, seppur in miniatura, seppur più fragile, ma sul quale potevi leggerti i testi delle songs, ammirare la copertina, farti una collezione. E’ un discorso dibattuto da tanta gente, negli ultimi dieci anni ci hanno rotto i coglioni sul fatto di comprare musica legale perchè bisognava aiutarla, perchè cd-pirata voleva dire crimine contro l’umanità…po, però, si giunse al download e fu un miracolo del dio della musica, sceso in terra solo per noi. Solo che, con tutta st’abbondanza, si rischia di perdersi e di non aver neanche il tempo di ascoltare ( e assaporare… se qualcuno ci riesce più) un intero album della “tiziocaioesempronio band”. Però quanto sono riuscito ad ascoltare, e quanto ancora ne voglio!
    Comprare un disco, ormai, è anacronistico anche se ha il 90% di sconto e ha perso tutto quel senso che potevi dargli anni fa. Forse c’entra con lo strano rapporto (un po’ pop art) con gli oggetti che abbiamo tra le palle dagli anni ’50 in poi, il frigorifero, la tv, la stufetta, cose alle quali ti affezioni. Ma il fatto più strano, è che di materiale non c’è più quasi niente oggi. Se avremo dei figli, pensate che riusciremo a far vedere le nostre foto di scorribande giovanili su facebook, o conservate ancora in una cartella sul dekstop o in un dvd? Io non penso proprio. Forse sono andato fuori tema ma l’argomento è complesso e stratificato assai.

    Ps:Almeno con i Dvd abbiamo soppiantato la ridicola qualità delle videocassette :P:P
    Pss: Ottimo il cervellotico commento del Darshan!

  7. @Gas:
    Grazie :)

    volevo fare una correzione al mio commento, il codec video è H264 non H263, H263 è un codec pensato anni fa per i bassi bitrate ( videoconferenza fondamentalmente) mentre H264 è il codec dei bluray e della maggior parte dei filmati in hd che si possono trovare come warez tipicamente impacchettati in formato Matroska (mkv) un altro formato che inspiegabilmente non si sta diffondendo malgrado sia incredibilmente superiore al desueto avi (è estensibile, supporta i sottotitoli in vari formati, supporta l’audio e il video in tutti i formati attualmente in uso e sopratutto la ricerca all’interno del file è veramente veloce)

  8. Caro Gas, ma se compro un cd, con tutte le mille qualità, come faccio poi a mettere la musica nel lettore mp3? :-P (ovviamente la domanda è retorica so come fare, era per dire che nessuno compra i cd perché non sono pratici)
    Viva i CD originali a 5€ delle band emergenti e scognite!

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