L’interpretazione dei sogni

Aglio: rivelazione di qualche segreto
Caduta di denti: tragedia spirituale, malattie
Festa: tragedie
Fiore giallo: pericolo
Matrimonio: morte
Pomodori: Dolore fisico
Uccello in volo: viaggio in acqua
Vacca mansueta: Madre divina
(Fonte Illuminata).

Cosa sono secondo voi queste associazioni? Ve lo dico io: interpretazioni di sogni!
È noto a tutti infatti che durante la fase REM l’uomo è in grado di produrre mirabolanti, magici, scenari presi per secoli per profezie, premonizioni o addirittura predizioni di buoni o cattivi auspici.
Ed è noto a tutti che, nei secoli, le nostre polluzioni oniroidi sono state vittime delle più disparate, disperate, universali e fantasiose decriptazioni umane (ne leggete qualche esempio qui sopra).

Tra i tanti, anche Sigismondo Freud decise un giorno di mettere un po’ di ordine nel casino che regnava sull‘argomento; scrisse così il “Die Traumdeutung“, in cui ci spiegò con grande perizia che il sogno costituisce uno dei pochi momenti in cui l’uomo “ritira le guardie dalle porte dell’intelletto” (Schiller), ovvero una delle rare circostanze in cui la nostra censura nazi-fascista di carne & mente può essere raggirata per lasciare un po’ di respiro al nostro inconscio. 

Motore dei sogni per Freud sarebbero robe inconsce ripudiate dall’Io: residui psichici diurni sapientemente mescolati a desideri e fantasie inaccettabili, che durante la notte restano finalmente liberi di folleggiare tra i meandri della nostra mente, esibendosi su uno psico-palcoscenico interiore privo di spettatori. Gli interpreti di tale “rappresentazione”, tuttavia, non devono assolutamente svegliare il guardiano censurante in riposo; per passare inosservati, essi vengono allora mascherati, travestiti di simboli, truccati e camuffati ad arte, spostati su oggetti correlati allegoricamente ai pozzi neri della nostra personalità, condensati, costruiti con estratti di vita metaforicamente sincretici, ripieni di crasi di significati e di temi esistenziali irriconoscibili ai più.

Ne deriva che il contenuto manifesto dei sogni, cioè le scene che ricordiamo al risveglio, è un capovolgimento irrazionale, similteatrale, della realtà che va interpretato per arrivare al significato “profondo” del sogno stesso, a ciò a cui esso nascostamente allude, al suo contenuto latente, pulsionale, istintivo, viscerale… in una sola parola VERO.
Non a caso, per Freud “l’interpretazione del sogno è la via regia che porta alla conoscenza dell’inconscio”, è ciò che porta alla parte più nascosta di noi.

Che cos’è allora il sogno? Un auspicio? Sì e no. Una premonizione? Sì e no. Una profezia? Sì e no. Un desiderio? Sì, con tutto questo e molto altro.
Il sogno è la “realizzazione velata di desideri inibiti” (S. Freud), l’espressione di istinti che la coscienza non vuole siano rivelati. È un coacervo di ciò che temiamo possa realizzarsi, di ciò che sappiamo ma non vogliamo ammettere razionalmente, di ciò che conosciamo ma non sappiamo rivelarci, di ciò che è chi ci sta accanto o che temiamo egli sia, ma che non siamo in grado di accettare.
Il sogno è un calderone di verità inascoltabili che ci nascondiamo poiché incapaci di coglierne il vero e più profondo significato. Ma loro attendono, pazienti, il loro momento, e poi premono, spingono senza sosta per avere un po’ di respiro nel buio inascoltato della notte, in cui danzano dentro di noi come incomprensibili maestranze di teatro astratto in grado di connettere recto e verso, di conciliare magicamente gli opposti, le due facce della stessa medaglia di vita, mai del tutto accettabili quando abbiamo gli occhi aperti e la nazi-fascista è vigile e intransigente.

Interpretare questo cumulo di “essere” è una faticosissima arte costruita in un secolo di psicoanalisi che non ha nulla a che fare con quei “dizionari dei sogni” universali e prêt-à-porter da consultare appena svegli per capire cosa fare del tuo destino.
Eppure, alle porte del 2012, c’è ancora chi le scrive e (peggio) chi le compra queste “utilissime” guide tascabili. E c’è anche chi interpreta i sogni come messaggi del Divino che ti comunicano che devi redimerti immediatamente. Per non parlare poi di quei geniali aruspici del sonno che associano lo scorpione che hai visto in sonno al numero 7. Infatti, come insegna il libro dei saggi (ovvero La Smorfia) tutti i simboli che popolano i nostri sogni possono essere associati a un numero da giocare al lotto (ad esempio: Cagare 71, 72; Cacca 23; Calzolaio 26, 37; Errore 38). Viceversa, anche sognare numeri ha un imprescindibile significato manifesto (ad esempio, 69: gioia; 11: “sì curnutu!”; 100: hai vinto una partita a “ok, il prezzo è giusto” con Iva Zanicchi che canta accanto a te). Ovviamente, i numeri abbisogna correre a giocarseli al superenalotto appena svegli con gli ultimi soldi della pensione e senza neanche perder tempo a lavarsi per vincere 200miliardi sicuri sicuri… Non è mica fuffa come quella di Freud!

Diciamoci la verità: almeno una volta ci siamo tutti fatti infinocchiare da queste abnormi, ridicole, cazzate che – come tutte le definizioni preconfezionate – negano la singola personalità, la vita mentale e le esistenze di tutti quegli individui che nel mondo sognano – toh! – un matrimonio e che già il giorno dopo sono ginocchioni in chiesa tutti vestiti di nero (anche i mutandoni) perché sanno con assoluta certezza che la Morte sta per arrivare al loro capezzale.
O, come minimo, tutti abbiamo chiesto, ad esempio, a un conoscente psicologo “che vuol dire che ho sognato che mi mangiavo una teglia di lasagne?”, oppure “dimmi cosa significa questo sogno, tu che sei psicologo!”.

Ebbene: piantatela. Per favore.
Date dignità ai vostri sogni e accettate che interpretarli è qualcosa di molto più serio e complesso di applicare delle mere etichette generiche a individui completamente diversi tra loro.
Per dare significato al simbolismo onirico di una persona è indispensabile conoscerla bene, bisogna essere in grado di collegare ciò che ha sognato al suo personalissimo hic et nunc, bisogna conoscere il suo passato, le sue figure fantasmatiche, i suoi incubi, i suoi traumi, i suoi desideri, le sue paure, le sue infanzie. Ignorare questo passaggio fondamentale significa farsi volutamente prendere in giro, accettare che sia normale interpretare tutto allo stesso modo (tipo che ogni cosa lunga rappresenta un simbolo fallico!), consentire che si omologhino perfino i più intimi contenuti mentali… in un’epoca in cui è omologata anche la forma della figa. Per il resto, fate vobis.

“Ogni elemento del sogno può rappresentare, per l’interpretazione, sia sé stesso sia il proprio contrario. Non si sa mai a priori se si debba supporre l’uno o l’altro; è soltanto il contesto a decidere.” (S.Freud).

…D’altronde, la Smorfia questo non lo sa, ma l’homo sapiens nel 2012 potrebbe anche sforzarsi di capirlo, una volta e per tutte.

10 thoughts on “L’interpretazione dei sogni

  1. sarà una cazzata quella di sognare i numeri e giocarseli, ma a me è successa una cosa strana, sogno dei numeri, appena sveglia li segno, e incarico mia madre di giocarli sulla ruota di Bari (una mia amica mi aveva consigliato così), sta di fatto che mia madre mi gioca i numeri ammuzzo, cioè nn come glieli avevo scritti io (quella donna mi porta al manicomio…) ma non ci do tanto peso, cioè non credo affatto, quindi è solo per curiosità che vado a guardare i numeri estratti: eccoli lì 28 e 6 due dei numeri sognati, ambo secco sulla ruota di Bari, sapientemente smontati da quella benedetta donna. Non volevo crederci, sì, sarà stata una coincidenza, forse se li avesse giocati giusti nn sarebbero usciti..boh chissà, cmq niente, i numeri me li sogno spesso, e faccio anche sogni inverosimili, che mi confermano la mia natura schizzoide, ma c’è gente che dei sogni fa una ragione di vita, come un oracolo, che indica la strada o che ti spiana il futuro. BAH.

    • Ciao Noemi, quelle che tu chiami “cazzate” in realtà aiutano quotidianamente molte persone a comprendere se stesse e quindi a prendere migliori decisioni per la propria vita. Mi dispiace che la pensi cosi. Un caro saluto. Marisa

      • Ciao Marisa, se argomenti il tuo punto di vista possiamo confrontarci!
        Ad esempio, in base a quali logiche e secondo quali parametri attendibili si riceve aiuto da interpretazioni generaliste e forfettarie? Se la metti sull’auto-consolazione, ok. Ma è mera auto-consolazione, placebo, illusione… Altrimenti spiegami cosa intendi, sono sinceramente curiosa!

  2. Non so se è una cosa diffusa, ma dalle mie parti (nel trapanese) c’è l’usanza religiosa di affidarsi a Santa Monica per far sì che questa faccia sognare ai fedeli ciò che vorrebbero come risposta in merito alle tribolazioni che accompagnano le loro preghiere..e ovviamente poi prendono come suprema Verità ciò che hanno sognato, facendo sì che questo influenzi l’andamento del loro stato di veglia.

    A parte ciò, quello dell’attività onirica è l’ambito della psicologia che più mi affascina: ho comprato “Die Traumdeutung” del succitato Freud anni fa, e al liceo ho presentato una tesina proprio sui sogni. Riguardo il significato divinatorio, effettivamente c’è una credenza millenaria riguardo l’interpretazione di segni sulla base di materiale poco tangibile, basti pensare che ai tempi dei Romani si cercava di capire il volere degli dei con cose tipo la lettura delle viscere degli animali..quindi insomma, basandoci sui sogni per predire il futuro sì, si commette una sciocchezza, ma quanto meno c’è un minimo legame con ciò che vorremmo intimamente, che si presuppone debba essere ciò che ci spinge ad agire e quindi, se non a predire, quanto meno a dire come vorremmo che sia la nostra vita, e ad indirizzarci un minimo verso la costruzione di quest’ultima.
    Non so, probabilmente avrò detto un’enorme fesseria..e in effetti è possibile, visto che ammetto di farmi condizionare terribilmente dai sogni, tanto da far sì che giornalmente possano decidere il mio umore..Noemi, io e te abbiamo bisogno di fare due chiacchiere!!

  3. >>che si presuppone debba essere ciò che ci spinge ad agire e quindi, se non a predire, quanto meno a dire come vorremmo che sia la nostra vita, e ad indirizzarci un minimo verso la costruzione di quest’ultima.
    Non so, probabilmente avrò detto un’enorme fesseria…

    non troppo secondo me, un sogno interpretato correttamente può essere una guida se ci dice quello che vogliamo veramente ( se ci sbatte in faccia quello che vogliamo veramente, seppure in maniera simbolica )
    Lo faceva anche un certo Jung :D

    • Sono d’accordo con voi, e quando scrivo: “Che cos’è allora il sogno? Un auspicio? Sì e no. Una premonizione? Sì e no. Una profezia? Sì e no. Un desiderio? Sì, con tutto questo e molto altro.” mi riferisco proprio a questo.
      Vi invito però a non sottovalutare i vostri sogni.
      Le leggi del camuffamento non sono da sottovalutare, e ciò che sogniamo molto spesso è solo un simbolo di un qualcos’altro.
      E’ questo qualcos’altro che vi deve spingere e riflettere ed eventualmente ad agire, non l’ombra di un quadro. O meglio, se vogliamo citare Jung, allora diremo che è proprio la “sua” (nostra) Ombra a doverci “illuminare”, nei giusti limiti del principio di realtà:

      “L’Ombra rappresenta la parte della psiche più sgradevole e negativa, coincide con gli impulsi istintuali che l’individuo tende a reprimere. Impersona tutto ciò che l’individuo rifiuta di riconoscere e che nello stesso tempo influisce sul suo comportamento esprimendosi con tratti sgradevoli del carattere o con tendenze incompatibili con la parte conscia del soggetto. È, in un certo senso, l’evoluzione junghiana dell’Es freudiano.”

      “Il PRINCIPIO DEL PIACERE è un principio economico che ha per scopo quello della gratificazione immediata, ovvero, di evitare il dispiacere e di procurare piacere che, equivalgono l’uno, all’aumento della quantità di eccitazione e, l’altro, alla sua riduzione.
      Il PRINCIPIO DI REALTÀ è un principio regolatore, ha lo scopo di rinviare la gratificazione in funzione delle condizioni imposte dal mondo esterno. Da un punto di vista economico corrisponde ad una trasformazione dell’energia libera in energia “legata”.”

  4. Quoto Darshan e Venturella!
    Finalmente leggo un articolo diverso che espone come davvero stanno le cose.
    Almeno per fare chiarezza a chi gira per il web.
    E’ vero che ci sono guide poco utili, o che non lo sono affatto, ma è anche vero che non sono tutte da buttare.
    E poi per interpretare un sogno la simbologia è importante, quantomeno un punto da cui partire.
    Mi permetto di suggerire…….
    A chi interessa il significato e l’interpretazione dei sogni con una specifica simbologia puo’ venirsi a fare un giro su SOGNIPEDIA, è possibile chiedere interpretazioni personalizzate (gratuite naturalmente) sia attraverso l’apposita sezione che sulla pagina facebook.

  5. Grazie. Ma come si evince dall’articolo non concordo molto su queste “interpretazioni” preconfezionate; …perché mi chiedo: “personalizzate” su quali basi? Come fate? vi fate descrivere il sogno e l’intera vita delle persone via mail come fanno sulle riviste tipo “gente” e “gioia”? Vi basate sugli archetipi? Credete nella simbologia avulsa dalla soggettività?
    In ogni caso… Non voglio pensare che questo commento sia solo di spam, quindi per il momento lo lascio qui a libera fruizione di tutti, ma mi riservo con più tempo di dare un’occhiata al vostro sito e di rispondervi con più cognizione!

    • Come promesso ho dato un’occhiata.
      Non credo che una volta effettuata la vostra sapiente operazione di spam rileggerete i commenti, ma per conoscenza di eventuali lettori ci tengo lo stesso a commentarvi: non apprezzo affatto questi commenti a tranello in cui si “alliscia” chi scrive qualcosa per poi nella fattività spammare un sito che in buona parte contraddice ciò che avete commentato e “allisciato”. Infatti, un sito che ha una home con titoletti come “Sognare i Funghi – Interpretazione – Numeri” come può essere coerente con questo articolo che condanna proprio i dizionarietti dei sogni e i numeri che la cabala vi associa?
      Solo perché avete raccolto qualche conoscenza psicologia (da internet o – peggio – studiando) che vi permette di parlare di inconscio e di Freud, questo non vuol dire affatto che la vostra idea di simboli OGGETTIVI e di SOGNI abbia maggiore dignità di quella ad esempio della Smorfia.
      Se conosceste veramente la psicologia non vi arroghereste – per correttezza deontologica – l’arroganza di lasciare questi commenti di spam e di elevare il simbolo a “interpretazione”; certo, è qualcosa da cui partire, ma non si fa un sito basato sui simboli, se credete nell’importanza dei sogni. Altrimenti lo costruite diversamente (ad esempio fornendo consulenze on line sulla singola persona e sulle sue singole, irriducibili, esperienze, cosa che non fate, perché ho controllato!).

      Non basta mettere a latere la frasetta ovvia e scontata “L’analisi dei simboli onirici presentata in queste pagine e, complessivamente, in sognipedia.it ha valore esemplificativo è non può essere in alcun modo utilizzata a scopi terapeutici di alcun tipo.” per avere la coscienza psicologia in pace. Anzi, questa frase conferma che il vostro sito ha solo finalità pubblicitarie e non di reale aiuto a gente che vuole essere realmente aiutata a capirsi.
      La curiosità “simbologica” di cui vi fate forti, d’altronde, la si può soddisfare per bene anche su un libricino qualunque che non contiene 387 volte la parola “inconscio”; a chi è solo curioso e non gliene sbatte niente “del vero” (che voi d’altronde non potete offrire, perché il vero è SOGGETTIVO!), d’altronde non gliene sbatte nulla dell’esistenza dell’inconscio.

      (Sciò sciò, inutili spam.)
      (se non fosse spam, quantomeno, direste la vostra fieri di essa e pronti allo scontro/confronto costruttivo, invece di fare finta di concordare per lasciare il nome di un sito che parla di “altro”!)

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.