La maschera scarlatta di Palermo

2015-04-04 19.00.35

“Panormus conca aurea…

Un vicolo.
Una rete.
Un’idea di riappropriazione di spazi, di coscienze, di culture, di QUESTA città.
E poi memorie, ricordi, oblii, maschere e smascheramenti.

Un’idea per Palermo, per i suoi Geni protettori, santi morti o vivi e inquinati. Un’idea contro il fumo di stigghiole che offusca il memento del serpente-parassita. Un’idea per noi, per chi vive, cresce e muore qui, per chi pensa, per chi tace.

Questo l’humus de “La maschera scarlatta di Palermo”. 

“Il progetto di Antonio Nicolò Zito, in arte Frillo, nasce dalla volontà di sottolineare delle criticità culturali. Utilizzando come input il racconto La maschera della morte rossa di E. A. Poe, l’artista porta alla luce il concetto di caducità legato ad un processo di “dramma sociale” che l’ambiente urbano dove egli vive trasmette. La maschera diviene un elemento di un gioco iconoclasta per sottolineare delle emergenze sociali e urbane.”

genio munnizza

…suos devorat alienos nutrit”

Abattoir sposa l’idea di Frillo, sceglie di esser-ci e trasforma in testi le maschere narrative di Palermo individuate nel progetto, portando alla luce religioni, mafie, munnizze, giustizie, immigrazioni e nobiltà e legando queste narrazioni a quello che è il filo conduttore del progetto, quella maschera scarlatta che mette in scena la morte e “che nella sua essenza non rappresenta un punto di fine ma un punto di partenza, un multiplo complesso e mutevole che ha intriso in sé la volontà di un cambiamento. […] Le sette maschere sono personificate simultaneamente dall’artista, dalle danzatrici, dai fotografi e dagli scrittori, perdendo così la loro struttura di feticcio legata a tutti gli immaginari antropologici intrisi in essa, ma la loro accezione mutevole diviene un mezzo per ridefinire i confini dell’identità personale, del suo possibile disperdersi e per sottolineare degli stadi di passaggio, di trasformazione che questo momento sociale e culturale porta con sé.”

7 maschere

Da un’idea di uno, nasce così un progetto di e per tutti, che è progetto di riconquista culturale, di espressione artistica e creativa, di esercizio della coscienza e dell’amore per un territorio.

Questo è il nostro invito, perché a Palermo tutto è difficile, ma forse tutto si può fare.

Siateci.
Smascheràt(ev)i.

____

Palermo, 19 aprile 2015, ore 11.00-18:30
La Maschera Scarlatta di Palermo (Progetto di Antonio Nicolò Zito, a cura di Sasvati Santamaria)
‘Vicolo delle meraviglie’ (Scalinata di Sant’Isidoro alla Guilla)

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.