Vitto e alloggio in cambio di aiuti lavorativi? Yes, week-end! Nel senso: “Che fate il prossimo week-end?” Magari potreste dare un’occhiata a www.workingaway.info e decidere di partire per una bella avventura! Oh, non preoccupatevi di cercare un posto dove dormire o controllare Trip per il ristorante, su workingaway c’è un sacco di gente che è disposta a darvi vitto e alloggio in cambio di un aiuto lavorativo!
Una fattoria in Austria, una ONG in Cile, un cantiere in Canada, un ostello in Russia! Le destinazioni sono molte e gli aiuti che puoi dare dei più svariati!
Come funziona: ospiti e volontari si iscrivono al sito; gli ospiti caricano la loro offerta di vitto e alloggio e la loro richiesta in termini lavorativi; i volontari scelgono in base alle proprie esigenze e capacità.
Ad esempio, ci sono ostelli o Bed&Breakfast che offrono letti e cibo in cambio di aiuti a livello organizzativo, di reception e housekeeping! Ma non solo. Ong offrono opportunità di volontariato internazionale; privati ti invitano a casa loro in cambio di cooperazione nelle faccende domestiche, eccetera.
I soggiorni possono variare da pochi giorni a intere stagioni e le ore di lavoro sono come in un part-time. È un’ottima occasione per conoscere realmente un paese diverso dal proprio, immergendosi completamente nella sua cultura e lingua. Insomma, se vi piace viaggiare ma avete le tasche sempre vuote, questo è il metodo che fa per voi!
Ora, però, passiamo ai punti che mi perplimono. Innanzitutto per registrarti è prevista una quota da versare (€ 23 se viaggi da solo; € 30 se viaggiate in coppia). La registrazione ti dà diritto a contattare gli ospiti o i progetti attivi ed è valida due anni.
Niente di strano, direte, questi del portale devono pure campa’, poracci! Certo! Però poi si legge sul sito:
Tuttavia, c’è da sapere che gli ospiti hanno bisogno di tempo per considerare se invitarvi o meno a casa propria, perciò sii paziente e coopera il più possibile.
E ancora
Ricorda che Workaway non è un’agenzia. Noi ti facilitiamo nel trovare progetti in differenti parti del mondo affinché tu possa viaggiare. Ovviamente dipende da te contattare o no gli ospiti, attraverso una mail, presentarti e stabilire un primo contatto.
Insomma, sta a te organizzare il viaggio, discutere con l’ospite e convincerlo a sceglierti. Sì, perché, ripensandoci, sarà come fare un colloquio: “perché l’ospite dovrebbe scegliere te”?
Come in tutte le cose, ci sono i pro e i contro. Bisogna scegliere se ne vale la pena, investire qualche spicciolo e imbarcarsi in un’avventura. Un’avventura che comincia già dalla compilazione della “scheda volontario”.
Personalmente credo che sfrutterò il canale, magari per la prossima “vacanza”, così potrò viaggiare low cost ed essere utile nei tempi morti (quelli che impiegherei a decidere in quale ristorante mangiare, ad esempio!).
E voi? Vi buttereste in una tale avventura?
Forse sì, sembra simpatico!
Certo, qualche resistenza a pagare un salto nel buio c’è… però se poi incontri gente graziosa che ti fa pure da cicerone o ti indica le cose più belle da fare… ne acquista anche il viaggio!
E mettiti nei panni di chi ospita! Hai aiuti e in cambio offri un piatto a tavola e un lettino!
Comunque ora che ci penso io l’ho fatto!!!! A torino con Andrea! Stirai :P
Lo farei. Mi è rimasto nelle cannarozze l’interRail, quello vero, puzzone con l’arbre magic ma tosto: senza app, senza indicazioni, con mappe e inglese stentato.
Mannaggia alla società che mi ha curato.
Viaggiate! :*