Sevilla tiene una cosa* ovvero Visita Siviglia #parte2

Ormai i lettori più fedeli di Abattoir sapranno che vivo a Siviglia, città bellissima ma non altrettanto che lei (cit.), che fa da sfondo alle mie vicende e post su questa rete. Da qui il mio desiderio di portare in primo piano proprio Siviglia e parlare dei suoi posti e delle cose da fare e da vedere.

Cosa vedere a Siviglia

Nelle puntate precedenti… (dissolvenza tipo flashback) abbiamo visitato la Cattedrale, il Real Alcazar (dove hanno girato Game of Thrones) e l’Archivo de Indias, che ospita i diari di Cristoforo Colombo: tutti e tre monumenti Unesco. Ora, mannaggia, spostiamoci da ‘sta Plaza del Triunfo, ché ci sono troppi cavalli e la puzza di merda mi si è proprio appiccicata addosso. Sì, non sto scherzando, se “Sevilla tiene un color especial” come cantano i Los del Rìo (quelli della “Macarena”), Sevilla tiene un odore ancora più speciale: va bene il gelsomino, gli aranci (di cui la città è invasa) e le zagare, ma anche la puzza di cacca di cavallo è parte integrante della città.

A pochi minuti dalla Cattedrale, attraversando Puerta Jerez, ci troviamo di fronte l’Università di Siviglia: l’antica fabbrica di tabacco. Avete presente la gitana più famosa nel mondo della musica? Come, chi? Carmen! No, non parlo di cantaoras flamenca, ma della protagonista dell’omonima opera lirica musicata da Bizet. Ecco, la Carmen è ambientata a Siviglia e la Real Fabrica de Tabacos è lo sfondo principale delle vicende (a parte la Plaza de Toros dove muore il torero Escamillo – ops, spoiler!). Comunque vale la pena fare un giro all’interno e tra i giardini dell’edificio. La leggenda, inoltre, racconta che la statua dell’angelo che suona la tromba sulla facciata dell’Università, suonava per davvero ogni qual volta che dal portone passasse una vergine. Ormai sono anni e anni che non si sente suonare la tromba!

Trombate a parte, proseguite verso i Giardini del Prado, ché a pochi minuti di passeggiata troverete il più bel monumento di tutte le epoche mai visto e concepito da uomo sulla terra! Piramidi, scansatevi! Colosseo, famme er piacere! Siore e siori ecco a voi Plaza de España! Vabbè, magari adesso ho esagerato ma vi assicuro che è davvero un luogo bellissimo! Costruita in occasione dell’Expo iberoamericana del 1929, ha la forma di un semicerchio che rappresenta un abbraccio agli antichi territori spagnoli in America (oltre il danno, la beffa). I contorni di questo abbraccio sono rimarcati da un piccolo canale sul quale dondolano barchette che i turisti possono affittare per farsi i selfies e andare a sbattere ogni 3 minuti contro altre barche o contro i ponticelli. Il canale è attraversato da 4 ponti, come i quattro grandi regni spagnoli (Castiglia, Leon, Navarra…e l’altro non me lo ricordo mai, ah Aragona!) e l’elemento che la fa da padrone è la ceramica! L’edificio è infatti costruito con mattoni e mattonelle di ceramica, con disegni tipici andalusi e azulejos raffiguranti le varie province spagnole. Bellissima! Non c’è da stupirsi se è stata scelta per girare alcuni film famosi, uno fra tutti Star Wars (ep. II).

Ovviamente, dato che siete a Plaza de España, fatevi un giro nei bellissimi giardini del Parque de Maria Luisa, un enorme parco donato dall’Infanta alla città e che attualmente ospita il Museo archeologico e quello di Arte y Costumbre di Siviglia. Caratteristici del Parque de Maria Luisa sono le Glorietas, piccole piazzette dedicate a personaggi famosi (come Bequer o Dante Alighieri) e il monticello artificiale con tanto di cascata, il Monte Gurugù (ma non ditelo a Battiato ché ci fa una canzone).

Usciti indenni dal Parque de Maria Luisa, fatevi una passeggiata sul lungo fiume, il Guadalquivir, fino alla Torre de Oro, chiamata così per le mattonelle dotare della cupola, proseguite sul Paseo e godetevi la vista di Triana, il quartiere al di lá del fiume, con le sue case colorate e le tapparelle pittoresche! Proprio di fronte Triana si ergono il famoso Teatro della Maestranza e la Plaza de toros de la Maestranza. In andalusia le liadas de toros, o come le conosciamo noi “corride“, si fano ancora, anzi potremmo dire che la Tauromachia qui è molto diffusa, le corride rappresentano eventi mondani molto importanti e i toreros piú famosi guadagnano piú dei calciatori! Questa zona si chiama El Arenal ed è piena i locali fighetti, quindi se non vi piace essere alla moda, ubriachi alle 5 del pomeriggio, girate alla larga.

Cose imprescendibili da fare a Siviglia

Andate a vedere uno spettacolo di flamenco da Casa Anselma, a Triana (apre dopo la mezzanotte), oppure alla Carboneria, nel cuore del quartiere Santa Cruz, dove tra l’altro vi consiglio di perdervi (tanto vi perdereste comunque). Se invece volete vedere uno show vero e proprio vi consiglio gli spettacoli del Museo del baile Flamenco, di Cristina Oyos, la direttrice della Bienal del Flamenco. Qua il flamenco è una seconda pelle, lo mescolano a tutto, soprattutto al pop e al rock (nasce il genere “flamenquillo”). Vi potrebbe capitare di passeggiare in Alameda o in zone limitrofe e trovare gente attorno ad una panchina con una chitarra, suonando cantando e tocando las palmas.

Se venite in primavera/estate mangiate le “caracoles” o le “cabrillas” nel bar della piazza del Pumarejo (sono lumache, che loro accompagnano con birra ghiacciata). Se volete rimanere sul tradizionale, provate il Solomillo alla salsa Whisky del ristorante “Los Coloniales” ma non ordinatelo se siete intolleranti ll’aglio. Anzi, fate proprio attenzione a tutto, perché i livelli di aglio sono altissimi ovunque! Un’altra cosa che dovreste provare, prima di andarvene, è il Serranito del bar brutto San Juan de la Palma (con peperone, occhio alle intolleranze) o fare colazione con tostá con jamón y tomate in qualsiasi bar della città.

Il giovedì mattina non perdetevi il mercatino di calle Feria (un misto tra Ballaró della domenica, Portobello e Porta Palazzo, ma in piccolo). Non aspettate la domenica per andare in giro per negozi, perché è il giorno in cui le attivitá sono tutte chuse, perfino i centri commerciali! Il lunedì è il giorno in cui alcuni monumenti sono gratuiti (tipo Alcazar e Cattedrale, ma si deve comprare l’ingresso online al prezzo di 1€).

Siviglia è piena di agenzie che offrono diversi servizi turistici: dagli autobus panoramici alla possibilità di praticare kayak sul Guadalquivir, avete l’imbarazzo della scelta. Una delle migliori agenzie è CityExpert, per la quale ho anche lavorato, completa di servizi e con tantissimi punti informazione disseminati per la città. Come attività da fare vi consiglio la gita a Italica (parco archeologico dove hanno girato molte scene di Game of Thrones), il bus panoramico (che include diversi ingressi e sconti per altre attività/ musei) e poi due bellissimi walking tours gratuiti con Salvatore, unica guida walking tour in italiano (scrivetemi se volete i contatti), per i quartieri di Santa Cruz e Triana.

Poi, vabbè, ci sarebbero mille altre cose da fare per godere appieno della città come i tramonti a Triana, una processione di Semana Santa, la Jarra de Rebujito alla Feria, cantare l’inno del Sevilla in un derby col Betis, leche de pantera all’Hombre Bala e amarguiña all’Entrelineas (sì, parliamo di alcol), pesce fritto alla Cantina, el alumbrao (quando accendono tutte le luci di Natale della città), un pomeriggio ai bagni arabi, un giro sulle bici comunali Sevici, un concerto al CAAC…

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