Babbonatale ai tempi del COVID

Eccolo lì il panciuto Babbo rosso, intento a studiare su Google Maps il percorso migliore per la consegna dei doni. Quest’anno vuole essere puntuale come sempre, i bambini hanno già fatto enormi sacrifici tra lockdown, didattica a distanza e sempre a casa coi genitori in smartworking, non li deluderà. Alla vigilia di Natale partirà come un fulmine dal Polo Nord e in 24 ore dovrà consegnare tutto. Ma per fortuna può contare sulla collaborazione dei suoi piccoli aiutanti elfi e delle renne, che hanno avuto buon fieno e molto riposo nei giorni precedenti.
Ovviamente il babbo in divisa rossa partirà precisamente a mezzanotte in estremo Oriente, in Kamčatka (esiste davvero, e non solo nel Risiko!), dove le lancette sono indietro di -12 ore rispetto a Greenwich, e si muoverà in verticale lungo le fasce dei vari fusi orario, procedendo via via sempre più a ovest e terminando dopo ben 24 ore, un’ora dopo la mezzanotte del 24 Dicembre, in Alaska.

Avrà solo un’ora di tempo per fascia per soddisfare le richieste di tutti i bambini che hanno spedito la letterina a Babbo Natale, e ogni minuto perso rischia di fare slittare a catena tutte le consegne.
Santa Claus non può permetterselo, è in ballo la felicità di ogni bambino, ma soprattutto la sua credibilità ormai messa in discussione a causa dei mille film natalizi e da genitori mal travestiti con barbe finte e pance di ovatta. “Babbo Natale non esiste!”, lo sanno pure i poppanti.

Nonostante questo i bambini di tutto il mondo che credono in Babbo Natale sono ancora un certo numero e soddisfare tutte le richieste inviate sarebbe davvero impossibile. Soddisfare solo quelle ricevute è un altro paio di maniche.

Eh sì, quelle che vengono spedite sono tante ma quelle che arrivano a destinazione sono una piccola parte.
Quanti sono i bambini che sanno scrivere? Il destinatario è Samiklaus, Sinterclaus, Santa Claus, San Nicholaus, San Nicola, Babbo Natale o quale altro? Polo Nord o Lapponia, e dove di preciso? Chi conosce il CAP di Santa Claus House? Quanti affidano le letterine alle Poste nazionali che ritardano le consegne quando non le smarriscono? Quanti i genitori che realmente affrancano e imbucano le tenere (e a volte pretenziose) letterine? Pochi. Per fortuna di Santa Claus, che altrimenti sarebbe più spremuto di un corriere Amazon.

Il Babbo si è fatto furbo quest’anno. Sarebbe troppo complesso trasportare tutti i giocattoli, soprattutto quelli più pesanti e ingombranti, cercarli nel caos nello slittino. Ma per fortuna ora ci sono i buoni regalo: il bambino può comprare quello che vuole, dal videogioco su Steam al monopattino su Amazon. Il Babbo deve solo scegliere l’importo (a seconda della condotta del bambino durante l’anno), scegliere il tipo e imbucare la busta. E i bimbi cattivi? Niente carbone, al suo posto gift card già usate, la delusione del bimbo che inserisce un codice non più valido è assicurata. Babbo Natale sa essere crudele con chi non merita la sua generosità.

I buoni regalo sono la salvezza del Babbo.
Col COVID è tutto più complesso, dev’essere rapido, non deve dare nell’occhio per sfuggire ai controlli, niente passaggi attraverso il camino. Immaginate cosa dovrebbe scrivere il Babbo in un’ipotetica autocertificazione. Chi gli crederebbe? Ed è stufo della gente che non crede in lui. Troppo umiliante.
E poi sarebbe difficile riuscire a entrare in un migliaio di case senza infettarsi, e prendersi il virus per Santa Claus potrebbe essere fatale essendo piuttosto anziano, oltre che obeso, cardiopatico e diabetico. Allora sì che avremmo ragione nel dire che Babbo Natale non esiste, non più.

Ma per fortuna lui c’è, indossa i guanti, adotta ogni misura di distanza sociale attuabile e la barba è così fitta da essere certificata FFP3. Se le gift card sapranno di alcool, sappiate che non sarà per colpa dell’amuchina gel, ma del Glögg (vin brulé scandinavo) corretto con Vodka che ammazza ogni virus, oltre al fegato di qualunque comune mortale. Ma non quello di Santa che resiste da duecento anni per poter urlare al mondo <<Ohohoh! Merry Christmas!>>, anche quest’anno.

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