L’eroe incompreso, il ladro di zaini e la rapina mal sventata

Faceva caldo l’altro giorno, tanto caldo, tanto, tantissimo caldo. O forse era solo una scusa per andare a comprare il gelato. Ma sí, erano le 4 pm, il sole cuoceva le uova a distanza anni luce, ma io mi vestii, inforcai la bici e mi diressi al supermercato. Pedalavo e sudavo, pedalavo e sudavo, e assaporavo con le mie papille gustative mentali un cremoso variegato all’amarena o un croccante cioccolato mandorlato. Sciorinavo tra me e me la lista dei gusti visti in vetrina il giorno anteriore e che si erano infiltrati nel mio inconscio tanto da farmi percepire piú caldo del solito ed obbligarmi ad una missione suicida tipo Frodo a Mordor. Arrivai alla piazza del supermercato e mentre mi dirigevo verso le rastrelliere per le bici, una scena attiró la mia attenzione.

Su una panchina stava seduto un uomo, palesemente uno straniero (lo intuí dai sandali e dai calzini), intento a scrollare la schermata del suo cellulare mentre alle sue spalle un altro uomo, con fare sospetto, si avvicinava di soppiatto alla panchina. Quando quest’ultimo fu abbastanza vicino, lo vidi allungare il braccio verso la spalla dell’uomo seduto e sfilare dal bracciolo di ferro della panchina un paio di zaini che penzolavano incustoditi.

La mia risoluzione fu quasi inmediata, girai con la bici e mi allungai verso il retro della panchina simulando una caduta impacciata e rumorosissima. Il mio intento era quello di attirare l’attenzione del turista seduto affinché girandosi si accorgesse del ladro di zaini. Quest’ultimo, dal canto suo, mi lanció uno sguardo che se avesse avuto i sottotitoli sarebbero stati “che cazzo fa ‘sta deficiente?”. Il mio intento di sventare il furto, tuttavia, ebbe un risvolto bizzarro.

Il turista, ancora immerso nello schermo del suo cellulare, si giró molto lentamente, come se la scena non lo riguardasse, come se se ne fregasse allegramente e beatamente se una ragazza in bicicletta faceva versi strani mentre si muoveva sguaiatamente col suo veicolo. Quando si giró si accorse del ladro di zaini. I due si guardarono impacciati e subito scoppiarono in una fragorosa risata.

Cosí io che pensavo di aver agito da buona cittadina, non feci altro che sventare uno scherzo!

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