Nuovi modi di imparare le lingue: Un’analisi delle migliori app del momento

L’inglese è diventata una lingua indispensabile in un mondo sempre più globalizzato, lo si usa in viaggio, nel mondo degli affari e per contenuti web. Con l’avvento della tecnologia, imparare l’inglese (e in generale le lingue) è diventato più accessibile che mai, grazie alle numerose app disponibili, che rendono il processo d’apprendimento più divertente e disponibile quando vuoi, anche nei ritagli di tempo. In questo articolo, esamineremo alcune delle migliori che ho personalmente testato per imparare l’inglese (ma anche altre lingue): Duolingo, EWA, Busuu, LangoTalk, Praktika, e Tandem.

1. Duolingo

Duolingo è una delle app più popolari per imparare le lingue. Utilizza un approccio ludico attraverso esercizi interattivi che coprono aspetti come vocabolario, grammatica, pronuncia, comprensione scritta e orale. La versione gratuita è tra le più fruibili del genere, costa solo la visione di qualche pubblicità. L’app ti sprona ad andare avanti di esercizio in esercizio, però non spiega nulla, se non attraverso la traduzione delle frasi che offre e l’esperienza. Si impara facendo.

2. EWA (English with a Twist)

EWA si concentra sull’apprendimento attraverso storie coinvolgenti e conversazioni realistiche, spezzoni di film e cartoni da cui vengono estrapolate le frasi e audiolibri con testo tradotto con un tocco. Offre lezioni strutturate, spiegate in modo divertente attraverso i dialoghi e materiale originale per migliorare la comprensione e la produzione orale. Purtroppo per gli italiani è disponibile solo il corso di inglese.

3. Busuu

Busuu è un’app che offre corsi strutturati e personalizzati, con un focus particolare sulla conversazione attraverso brevi filmati che simulano un dialogo. Le spiegazioni sono chiare e si focalizzano sulla pronuncia, cosa che su altre applicazioni è lasciata all’ascolto e al riconoscimento vocale. Gli utenti possono interagire in modo asincrono con madrelingua e ricevere feedback sulle proprie abilità linguistiche, cioè a correggere alcuni esercizi sono altri studenti madrelingua.

4. LangoTalk

LangoTalk si distingue per il suo approccio basato sulla chat guidata da AI. Gli utenti possono praticare diverse lingue attraverso messaggi di testo e il riconoscimento vocale, simulando conversazioni reali. Possono chattare liberamente senza un argomento ben preciso o sceglierlo tra i tanti disponibili. Ottima la funzione di suggerimento frasi e correzione della costruzione della frase.

5. Praktika

Simile alla precedente, Praktika è un’app basata su chatbot, sintesi e riconoscimento vocale davvero ben fatti. Offre esercizi interattivi e lezioni videochat per migliorare le abilità linguistiche e correggere la struttura delle frasi costruite. Purtroppo al momento è solo in inglese, ma l’esperienza vale al pena di essere provata.

6. Tandem

Tandem è un’app di scambio linguistico che mette in contatto persone che vogliono imparare una lingua con chi la parla nativamente. Gli utenti possono praticare l’inglese attraverso chat, chiamate vocali e videochiamate con partner di tutto il mondo e, grazie ai party, è possibile ascoltare e (sei vuole) parlare in gruppo in stanze moderate da altri utenti. Ovviamente la componente umana  e sociale è la vera ricchezza dell’app, ma anche il suo limite. Si trovano partner linguistici validi, interessati a studiare una o più lingue, gente appassionata, ma anche truffatori, gente che cerca sesso, fidanzamenti, e occasioni di lavoro. L’idea comunque è lodevole e oltre alle lingue si approfondiscono accenti e cultura dei diversi paesi. La versione pro rispetto alla versione gratuita offre solo funzionalità avanzate come traduzione chat, ricerca nelle vicinanze e feature minori.

Confronto con i metodi tradizionali

I vecchi metodi di apprendimento dell’inglese, come i corsi in aula e i libri di testo, spesso mancano di praticità e personalizzazione, richiedono tempo schedulato e denaro. Le app moderne offrono un’esperienza più flessibile, adattabile alle esigenze e ai ritmi individuali degli utenti al costo di un paio di lezioni private (che rimangono comunque un metodo d’apprendimento valido).

Prospettive per il futuro

Il futuro dell’apprendimento dell’inglese probabilmente vedrà un’ulteriore integrazione di tecnologie innovative, come l’intelligenza artificiale, la realtà virtuale e la realtà aumentata, ricreando per esempio gli ambienti dove si svolgono i dialoghi, migliorando l’aspetto dei bot (attualmente dozzinale) e offrendo esperienze ancora più immersive e personalizzate. Studiando “the pen is on the table” l’app potrebbe mostrare una penna virtuale sul tavolo della tua cucina. Le app continueranno a evolversi per soddisfare le esigenze di un pubblico sempre più globale e connesso, rendendo lo studio delle lingue più accessibile sociale e divertente che mai, ma per i più pigri sarà anche possibile avere una traduzione in tempo reale di ciò che si dice utilizzando un modello vocale personale e con bassissima latenza. Per i video sarà possibile virtualizzare e sincronizzare il movimento labiale in modo che l’utente in video sembri stia parlando la tua lingua per davvero. Insomma se la torre di Babele ci ha separati la tecnologia ci unirà in un mondo con minori confini culturali.

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