“Collusi”!

«La lamentatio, attributo “specie-specifico” del “palermitano-tipo”, è una giaculatoria reiterata sui nostalgici temi di un passato idealizzato, contrapposto a un presente deludente; lamentarsi è vomitare il disappunto per le proprie frustrazioni sull’altro, uno strumento per invadere l’altro: io, io, IO! Sono triste, infelice, senza lavoro, nella merda, sommerso dai guai, depresso, etc., all’infinito e oltre».