Appunti per un 2012 di successo

In tempi di scarsi denari abbondano i consigli.

(Riccardo Bacchelli)

Il 2011 non è stato che un altro anno sfavorevole nei vostri confronti? Forse è il caso di cominciare a prendere la vita con filosofia. Non in maniera fredda e distaccata, ma in maniera critica e razionale.

Gli appunti che seguiranno sono tratti da esperienza di vita vissuta in modo diretto e non, rivisti con il senno di poi. Se cercate il modo di diventare ricchi sfondati grazie a questi consigli, smettete pure di leggere, qui non ci son trucchi magici, ma una prospettiva diversa con cui guardare il nuovo anno e la vita in avanti.
Se la vostra vita va a gonfie vele, non leggete questo articolo perché per voi esiste un solo consiglio: continuate così.

Per chi invece ha voglia di ricominciare ma ha visto molti dei suoi tentativi andare in frantumi, propongo qui degli appunti che nei commenti possono essere discussi.

– Appunto 0: Lasciate alle spalle il passato.
Ogni giorno ci portiamo addosso il peso dei nostri problemi, dei nostri insuccessi, dei nostri sbagli. I sorrisi, i successi e i bei ricordi spesso ci appaiono sotto una luce triste di ciò che non abbiamo più, di ciò che dovremmo rivivere. Cercare una speranza nel passato per il nostro futuro è palesemente contraddittorio, noi siamo già tutto il nostro passato, un insieme degli anni che abbiamo alle spalle, dei rapporti sociali che abbiamo intessuto, dei rapporti familiari, delle tradizioni della nostra società. Ci basta così. Cercare nelle foto i momenti felici del passato può solo farci stare male, lasciandoci credere che certi attimi forse non torneranno mai più, gambizzando ogni sforzo fatto per andare avanti.
Ripetere gesta o riprendere abitudini del passato può essere ancora più grave: è in quelle attività che si insidiano le cause del nostro malessere odierno.
Non è necessario abbandonare la famiglia o gli amici, bisogna abbandonare le idee che di essi ci siamo fatti e rivedere anche loro in visione del futuro e non più del passato.

– Appunto 1: Scegliete il vostro porto.

“Successo” è un concetto relativo, indica infatti il buon esito di qualcosa; è una forma vuota a cui dare contenuto con quel qualcosa. Il successo di un arciere è quello di colpire il centro del suo bersaglio.
Bisogna porsi quindi un bersaglio, un obiettivo, con un centro da colpire affinché si possa dire di avere avuto (più o meno) successo.
Seneca, in modo più articolato, scrive “Nessun vento è favorevole per il marinaio che non sa a quale porto vuol approdare”, che traducendo nella metafora dell’arciere potremmo riscrivere come “nessun arciere farà mai centro se non sa quale bersaglio colpire”.
Una volta che abbiamo deciso di non guardare più al passato e di dirigerci verso il futuro, dobbiamo anche porci una meta di arrivo di questo futuro, se non vogliamo ritrovarci a brancolare nel buio.
Porci un obiettivo è pertanto fondamentale, sarà lì che dobbiamo arrivare ma soprattutto sarà da quello da cui dobbiamo partire. Perché, altrimenti, lasciarsi il passato alle spalle e cominciare un anno su buoni propositi che non hanno uno scopo? Ogni buon proposito normalmente ha la seguente forma “quest’anno prometto che …”.
Una volta posta la meta, si potrà calcolare il percorso per raggiungerla: distanza, tempi e punti intermedi. Ogni obiettivo si può raggiungere se, commisurate alle nostre forze, viene posta in essere una strategia adeguata.
Il vostro successo per il 2012 è laurearvi? Contate le materie, dividitele per gli appelli disponibili, bilanciatene il peso per ogni appello e cominciate a capire se è realmente fattibile, a cosa dovete rinunciare affinché diventi possibile.
Avere un obiettivo chiaro ci permette misurarlo chiaramente con le nostre capacità. Inutile porci obiettivi al di fuori dalle nostre capacità, tipo imparare alla perfezione 6 lingue in un anno quando a mala pena conosciamo le regole grammaticali della nostra lingua madre.
Fini e mezzi devono essere della stessa portata.

– Appunto 2: Fare piccoli passi.

Ci siamo lasciati alle spalle il passato e ricominciamo da capo, quindi dobbiamo ricominciare lentamente, con quella lentezza tipica della riflessione.
La nostra strategia per raggiungere l’obiettivo deve essere fatta di piccole micro-mete, da raggiungere passo dopo passo, dandosi degli obiettivi a breve e medio-breve termine con le quali arriveremo a raggiungere il nostro obiettivo principale.
Che la perfezione non sia di questa terra, che sia nemica del bene, in fondo, ha la sua verità, perché se ci fossilizziamo troppo su una micro-meta, perderemo di vista l’intero cammino che abbiamo davanti, non andando più avanti e forse non riusciremo neanche a concludere quel passo perfettamente. La perfezione sta nella nostra mente, nell’idea che ci siamo fatto di una cosa e la realtà è diversa dalle idee, questo lo espresse già abbastanza bene Platone nel mito della caverna per soffermarci.
Il consiglio di questo appunto non è quindi quella di utilizzare la teoria del Pareto, secondo cui basta applicarsi per il 20% delle proprie forze per ottenere risultati buoni all’80%, ma quello di fare sempre del proprio meglio, tenendo conto che la perfezione è solo un’idealizzazione. Forse anche Dio già all’ottavo giorno, dopo essersi riposato, disse “epperò potevo farlo meglio…”.

Forse, tutto ciò che avete letto fin qui sono solo cazzate che inventano Life Coach per dare un po’ di sicurezza a ricchi insicuri di sé, pronti ad un guru che gli insegni come gestire i suoi cazzi (ce ne sono tanti ormai anche in Italia). Forse ognuno ha la sua ricetta, Steve Jobs d’altronde consiglia di seguire l’istinto, senza premeditazioni e il successo l’ha avuto (ma chissà se ha razzolato veramente come ha predicato).

Al di là di come affronterete il 2012, che vi aspettiate che la vita continui così come è stata o che vi auguriate una vita nuova, continuate a leggerci!

2 thoughts on “Appunti per un 2012 di successo

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.