The importance of being Earnest

Sesso: paure, pregiudizi, ansie e condanne vi girano intorno. E’ un argomento che delle volte fa arrossire, ridere, ma sul quale è necessario essere onesti.

Diverse culture, diversi comportamenti appresi ci rendono differenti nell’approccio che abbiamo con il tema. Noi occidentali sapiens ci mostriamo incredibilmente aperti nei confronti del sesso, il nostro stesso premier ci ha fatto capire che nel sesso non c’è nulla di male, se è quello che, per così dire, non va contro mano, cioè uomo-donna attraente  (pagata, ma questo è un altro discorso): si è mostrato uomo,  virile e chi sa quanti occhiolini di complicità e di stima si scambia con gli altri della sua stessa sponda, orgoglioso di avere segnato un punto. Ecco, questo è lo specchio di come gran parte della gente si rapporta con il sesso: maschio promiscuo si, donna no, maschio con maschio no, donna con donna in certi casi si in altri no, trans no, masturbazione maschio si, donna no, escort si, troie no, veline si, più intelligenti che belle no.

Quanta ipocrisie in queste regole, in questo mondo perbene, ma sono sicura che appena si spegne la luce, puff, nessuno vede più nulla, e via, ognuno fa quello che vuole a patto che i riflettori restino spenti.

Gran parte delle relazioni con gli altri sono condizionate dalle preferenze sessuali della persona con cui ci troviamo ad avere a che fare. Ma perché ci interessa così tanto sapere quanto, come, dove e con chi la vicina, il medico ed il giornalaio fanno sesso?

Alcune religioni considerano il sesso il Male, deve essere un atto al servzio della procreazione, posizione del missionario, niente toy vari, ovviamente con partner di diverso sesso, niente giochi sadomaso, insomma si richiede serietà, il miracolo della vita chiede rigore, ma perché la gioia, il divertimento, il piacere dovrebbero essere esclusi da tale performance?

Quante dita puntate e occhi spalancati a cercare il passo falso, quante donne divise in sante e male femmine, quanti uomini e quante donne considerati deviati. Ma poi molto spesso è dietro quei pulpiti da cui si ergono i moralisti che si consumano i veri atti impuri, ma non li considero tali in quanto atti sessuali, ma in quanto atti ipocriti.

Le donne sono sempre al centro di campagne pubblicitarie a sfondo sessuale e calendari, viene messa in mostra la loro sensualità sia nel varietà per famiglia che nei programmi hot delle notti solitarie, eppure ancora bisogna stare attente a come ci si comporta per non trovarsi l’etichetta sbagliata sulla fronte. Etichetta che può condizionare la vita, perché una poco di buon la si può tollerare a luci spente, ma quando il mattino arriva a nessuno va di farsi cogliere in fallo da quell’occhio che osserva da dietro quell’inquietante indice puntatore, il quale sicuramente apparterrà ad un uomo o ad una donna che con una mano indica e con l’altra scaccia via la sua trasgressione.

Tutti occhi negli occhi per riconoscerci a vicenda, ma non ritroviamo negli occhi dell’altro la stessa frustrazione che ci avvolge?

Parlare di sesso, per quanto se ne possa dire, non è ancora facile, molto spesso dichiarare le proprie tendenze sessuali o il solo fatto di essere sessualmente attivo ai propri genitori, è un rito di passaggio che conduce all’età adulta.

Il sesso è decisamente intorno a noi, ma il modo in cui se ne parla è decisamente strano, poca educazione sessuale nelle scuole, tanti ammiccamenti in tv, tante prostitute per strada e tanta ipocrisia in salotto.

Le scuole sono la base della nostra educazione, ma allora se il sesso fa parte della nostra vita sociale e biologica perché in questo luogo, così importante per il futuro di un Paese, così poco è concesso ad un argomento che ci condizione in gran parte delle nostre scelte di vita? Perché se l’HIV è ancora una malattia che è più presente di quanto si possa credere tra di noi, se ne parla così poco, mentre di Miss Italia trans ne abbiamo tutti le scatole piene? Perché non mettere distributori di condom nelle scuole?

Io a queste domande non so dare una risposta, il sesso ancora oggi crea imbarazzo, e forse abbiamo dimenticato un insegnamento di Oscar Wilde : “l’importanza di essere onesti”.

One thought on “The importance of being Earnest

  1. Anni fa il mio professore di psicologia di comunità ci ha fatto un interessantissimo seminario sulla comunicazione comunitaria, e in particolare pubblicitaria (dai classici spot-tv, ai manifesti ed alle brochure). L’assurdo è che tutte o quasi tutte le pubblicità sono a sfondo sessuale ed erotico (a livelli subliminale magari, ma efficacissimo ugualmente); il tutto perfettamente studiato e calibrato da professionisti ad hoc, in un’ottica di felicità e di desiderabilità sociale mediata proprio dalla sessualità.

    A questo punto cosa c’è da dire ai soliti puritani, religiosi, tradizionalisti, vergognosi di una qualunque manifestazione (anche sana, piuttosto che da classico pornello) di sessualità? “E viri chi manci anche guardando il programmino di Gianni Morandi, la messa della domenica su rai 1 o il cartellone pubblicitario affisso al Motel Agip.”

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