Il cibo della mente

L’atto della lettura fa parte della mia vita pressocché da sempre. Ho iniziato a leggere alla tenera età di cinque anni compiuti da pochi mesi, su una macchina in viaggio verso casa di mia zia. Da quel giorno presi a divorare con gli occhi tutto ciò che mi capitava a portata di mano: volantini pubblicitari, fumetti, volumi di enciclopedie, libri di favole, sussidiari e qualsiasi altra cosa possiate immaginare. Mia madre mi sorprendeva a letto, la luce accesa nel cuore della notte: leggevo, col nasino affondato dentro un libro.

A distanza di diciassette anni da quel primo impatto con la parola stampata, un libro è di gran lunga l’acquisto che preferisco quando ho dei soldi a disposizione. Forse è stata proprio questa costante presenza della lettura nella mia vita che mi ha portato a pensare che essa sia fondamentale nella formazione del pensiero e della cultura di un uomo. Leggendo, senza dubbio, si apprendono nozioni di cui prima non si era a conoscenza, ma soprattutto si sviluppa la capacità linguistica e di ragionamento, di confronto con un pensiero diverso dal nostro e, last but not least, di argomentazione.

Voi che ne dite? Siete soliti leggere? Pensate sia un’attività utile o semplicemente un modo per ammazzare il tempo?

12 thoughts on “Il cibo della mente

  1. Bella foto, e poi che scoperta vedere da quale poesia il Teatro degli Orrori ha preso spunto per E lei venne!
    Io iniziai a leggere prendendo dalla biblioteca delle elementari un manualino sugli insetti, da lì ho avuto una paura fottuta delle api e dei calabroni, ma lo ricordo come un momento importante, sul divano marrone, tutto bello appassionato.

    • Si, è proprio quella :D Giorni fa ho letto dei commenti su un video di quella canzone su Youtube e leggendo mi è venuta un po’ d’amarezza perché era evidente da alcuni commenti che gente che si professava loro fan non aveva nemmeno la minima idea che quel testo potesse essere tratto da una poesia. Non dico di sapere il titolo o conoscere di chi sia la poesia (io stessa l’ho scoperto relativamente di recente), ma almeno sapere che il gruppo si è ispirato ad un componimento poetico.

  2. io non leggo per passatempo, come non ascolto la musica per passatempo, leggo perché mi piace!

    ho cominciato con 20000 leghe sotto i mari in quinta elementare e per anni non ho letto che Verne, poi mi sono imbattuto in Sherlock Holmes e per anni non ho letto che Conan Doyle etc etc, la mia fissazione per rimanere sui singoli autori rimane ancora oggi

  3. Io ho cominciato a leggere all’età di otto anni. Un giorno m’imbattei su uno strano libriccino, che sulla copertina recava il disegno strano di un bambino su un mondo, che indossava un frac troppo grande per la sua età: lo aprii e scoprii un mondo nuovo fatto di strani personaggi, di boa che mangiano elefanti e assumono le strane forme di un cappello, di pecorelle chiuse in scatole, e altre strane cose che lì per lì non capivo ma mi affascinavano, solo dopo anni scoprii di aver letto, come primissima cosa, uno dei capolavori della letteratura per ragazzi: Il piccolo Principe di Saint-Exupèry.
    Da lì in poi la lettura divenne il mio rifugio segreto, nel quale mi nascondo ogni volta che posso.

    • hai iniziato a leggere uno dei rappresentanti migliori dei libri… è il libro preferito di molte persone (anche il mio)

  4. io ho iniziato con topolino e i libri che c’erano nella libreria di colui che mi insegnò a leggere, e praticamente andavo all’asilo. Ho letto di tigri, avventurieri, principesse, poi sono passata al Barone Rampante, al Giardino segreto, e via dicendo.
    Il piccolo principe l’ho letto da grande, piangendo come una cretina, perchè la sensibilità che c’è dietro a quel libro mi fa stare male.

    Anche “La salamandra” dei tarm è ispirata a una poesia di Alda Merini.

    • “la sensibilità che c’è dietro a quel libro mi fa stare male.” Vero. E’ di una dolcezza infinita, e non riesco a dire di più senza banalizzare quello che mi suscita. A me lo ha smerciato Andrea e nonv olevo più ridarglielo!
      Per il resto forse ho iniziato precocemente con Kafka (shok della vita quello scarafaggione a 12 anni), accompagnato da topolini vari e dalla terrificanti favole dei fratelli Andersen.

      • Forse meno shockante, ma lo fu comunque per me (soprattutto quando poi vidi il film): Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino.

        • ho visto il film: orrendo, non per come è stato fatto, ma per il contenuto, a un certo punto della visione del film mi venne una gran voglia di vomitare, quindi non mi sconfinferava leggere il libro, ma credo che ora sia pronta a farlo.
          =)

          • Beh, sono certa che non rimarrai delusa dal libro… ti anticipo che c’è qualche “leggera” differenza. Buona lettura! :)

  5. Il mio primo libro: Cuore, di Edmondo de Amicis. Forse un libro scontato?! No, per niente..credo di aver imparato molto da quelle “storie d’un anno scolastico”. La storia che più di tutte mi è rimasta impressa nella mente è stata sicuramente Dagli Appennini alle Ande, mi sono troppo immedesimata in Marco ed ho sofferto con lui…da lì in poi sempre il timore e la paura di ammalarmi o che si ammalasse qualcuno a me caro.
    Insomma..a soli sei anni, sono entrata del meraviglioso vortice della lettura e non ne sono più uscita..
    Da sensazioni di pace trasmesse da Siddharta di Herman Hess, si passava alla tensione causata da Lettera ad un bambino mai nato di Oriana Fallaci, tremare con La rabbia e l’orgoglio o La forza della ragione! Libri che mi hanno scossa..e con questi anche quelli di Alessandro Baricco, Oceano Mare e Seta; di Jean Paul Sartre, Il Muro; di Paulo Coelho, Veronika Decide Di Morire, L’alchimista, Undici minuti, Sulla sponda del fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto, ecc..
    …e ancora Jack Kerouac con On the Road,Allen Gisberg con Urlo e Kaddish, Edgar Lee Masters con l’Antologia Di Spoon River, che sono la mia linfa vitale…e come tralasciare Fabrizio De Andrè, non soltanto da ascoltare,ma da gustare anche leggendolo! Si potrebbe continuare…e non si tratta solo di uno sterile elenco, davvero tutto ciò ha il potere di formare intellettualmente e umanamente una persona! Il dono di un libro è il migliore che si possa ricevere!

    Brava Sonia, bella riflessione e ottimo scatto!

  6. Appassionato alla scienza com’ero, ho iniziato a 6 anni con un classico della fantascienza. La lettura, come ogni altra forma di arte-comunicazione, può essere molte cose. Leggo per passatempo, leggo per imparare, leggo per ricevere pugni allo stomaco o per ridere, leggo per crescere o per capire. Il punto non è tanto leggere ma lasciare che le idee di altri aiutino te ad aprire la mente in qualche modo.

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