Giungla di città (fatta di posteggio, giorni da combattimento)

Criminali!
Del calibro di qualche serial killer, dato che – senza forse saperlo e senza essere mai beccati o multati o infastiditi – provocano incidenti, infarti, scantazzi e singhiozzi a plurime persone ogni dì.
Criminali pluri-induttori di nevrosi o psicosi (a seconda dei casi). E anche selvaggi da oscura selva dantesca.
… Come volete chiamarli voi quelli che posteggiano sul marciapiede, sulle piste ciclabili, sulle strisce pedonali, in doppia e in tripla fila, in curva e davanti agli scivoli per i disabili?
Oppure dobbiamo considerarla una sorta di “arte” a Palermo quella di posteggiare alla mentula canis?

Uhm. Vi dirò che forse è qualcosa di più di un’arte. Forse è il pregiato gene della palermitanitudine che ti induce a non farti 10 minuti a piedi perché è possibile invece con più furba semplicità posteggiare dietro la mia 600, cosicché quando scenderò da casa perché devo andare a lavorare, tu starai dormendo mezzo nudo e io… dovrò attendere almeno 9 minuti che il tuo culone si catamii dalla poltroncina beige, si vesta, scenda coi suoi porci comodi a spostarmi la macchina, mentre io bestemmio in dialetto swahili ché almeno avrei potuto prendermi il caffè prima di andare a lavoro; e invece nulla di fatto: in ritardo, nervosa e assonnata per colpa del tuo culo lento e vastaso. E poi che faccia da schiaffi, mi fai le scuse sorridendo (se me le fai) e a momenti ciondoli altri 2 minuti davanti al mio grugno scambiandoti convenevoli col barbiere, se non ti chiamo per l’ennesima volta; e ti devo dire pure grazie che ti sforzi di aprire lo sportello della tua lancia al minimo della tua velocità da mastino palermitano rigorosamente bavoso. Anzi: da porco incivile della giungla che mi sta privando bellamente del mio tempo e della mia libertà.

Ma questo non è il peggio del peggio, anche se mi ha già risvegliato una pulsione di morte atroce che mi fa desiderare di rigarti tutta la macchina.
Brutto porco, il peggio è quando il culo di tua moglie, tuo o di tua figlia decide che per entrare al supermercato, al caf, a limarti le unghie o le corna, a farti i boccoli e ad accattare la carnuzza tenera pu picciriddu, non è necessario fare 3 minuti e mezzo di strada a piedi per posteggiare a lisca di pesce un po’ più distante dalla porta che desideri varcare. In questi casi, di solito, il genio del crimine che è in te ti spingerà impavido a non cercare un posteggio, ma a smollare l’auto in curva o – se sei arrivato veramente tardi all’appuntamento col tuo massaggiatore e la strada è già piena di vetture in doppia fila – in curva E in doppia fila insieme, geniaccio che non sei altro! Il tuo quoziente intellettivo invidiabile, infatti, ti permette di ignorare che quella strada ics è a doppio senso, che non esisti solo tu col tuo suvvone della mi***** e che, sempre grazie al tuo Q.I. rifulgente, una normalissima curva si è trasformata in un angolo cieco che potrebbe provocare tranquillamente un frontale. Amen, l’importante è arrivare sul filo dell’orario e senza aver camminato troppo all’appuntamento con la tua callista di fiducia.

A questo punto, non si può non citare la condizione dell’ex-salotto buono della città: dopo l’illuminante ed economico avvento delle strisce blu in ogni angolo di asfalto, oggi il nostro meraviglioso centro già annerito dallo smog e dalla semplice esistenza di Cammarata è anche sede di un nuovo locus amoenus per le vostre carrette: oh panormiti, non temete, i vostri piedini sono salvi! Andate pure in via Roma, in via Maqueda, in corso Vittorio comodamente assettati sulle vostre brumbrum! Siamo nella moderna Palermo del 2011, dove all’occorrenza i marciapiedi sanno trasformarsi in avveniristici marciamoto e marciauto in grado di impedire il passaggio dei fastidiosi pedoni e di precludere l’ingresso a inutili negozi e a superflue abitazioni (Chiddici?!?).
Il risultato ovviamente è molto significativo per tutti: la gente (anche quella in carrozzina, quando riesce a scendere dal marciauto) cammina per strada, peggiorando la situazione già tragica del traffico cittadino e rischiando una volta ogni 3 minuti di essere investita dalle auto in corsa. Per quanto riguarda le piste ciclabili, bisogna ovviamente percorrerle in stile Brumotti 100%, ché al 99 già sei spacciato.

Da tutto ciò si deduce che il perfetto decalogo del guidatore siculo d.o.c. comanda di usare come pezzuola pulitrice del vetro posteriore l’articolo 158 del Codice della Strada, ovvero quell’inutile carta che elenca tutta una serie di divieti di fermata e di sosta per i veicoli e le rispettive sanzioni amministrative per le infrazioni, con annesso però in calce il messaggio: “compà, se posteggi qua a’ cacari picciuli, ma siccome un c’è nuddu a ‘vigilare’, futtutinne!”.

E che nessuno creda di essere immune a questo morbo.
Vi dirò che probabilmente esiste una legge di natura per cui infrazione chiama infrazione come una ciliegia tira l’altra. Ad esempio, se parcheggiano le auto sopra le strisce pedonali, impedendoti di raggiungerle, che fai? Attraversi dove non dovresti perché ti sei scocciato di fare lo slalom eterno. Ma il top del top di questa legge arriva quando, dopo anni di sevizie stradali, il guidatore medio con le vene degli occhi spezzate e l’ipertensione-da-patente si ritrova a pensare “ma chi sugnu io u fissa?” e inizia anche lui ad adattarsi alla tollerata inciviltà a cui siamo abituati.
E anche qualora tu sia così pio da riuscire a resistere al fascino dell’eterno curnutu e mazziato restando uno dei pochi posteggiandi civili, ti toccherà infine varcare l’ultimo gradino dell’evoluzione del guidatore: fare i conti con Dio. Infatti, dopo una vita in strada a non poter guidare per come Dio comanda, avrà accumulato così tanti peccati da “porca puttana-figlio d’introcchia-testa di cazzo d’asino-fica secca-brociolone muffuto” et similia, che anche se nella sua carriera di guidatore riuscirà 1) a non ammazzare nessuno, 2) a non essere ammazzato da nessuno, 3) a non morire in un incidente… il karma o il contrappasso lo condurranno per certo nell’inferno più trafficato del mondo, dove anche le anime sostano mute per anni incatenate l’una all’altra in doppia fila.

P.S.: La civilta è un dono, che la crème dei Palermitani d.o.c., a questo punto della loro evoluzione, non troveranno mai sotto l’albero di Natale. Parola di Charles Darwin.

C’è un orango, c’è un orango
Bingo Bongo, Bingo Bongo
nella città
ma la giungla, ma la giungla
a me mi sembra che sia questa qua!
La vedo brutta per l’umanità.
(A.Celentano)

4 thoughts on “Giungla di città (fatta di posteggio, giorni da combattimento)

  1. sottoscrivo ogni parola. Odio questa usanza tutta palermitana o siciliana, quest’arte di fregarsene di strisce gialle, divieti di sosta, macchine parcheggiate, questa noncuranza nel parcheggiare davanti a monumenti inviolabili, come se nulla fosse, come se gli fosse dovuto da chissà quale legge divina. E chi invece si sbatte ore intere per cercare parcheggio, cercare un tabacchi per comprare un tagliando, tornare alla macchina e scoprire che gli altri se ne fregano proprio. Oppure parcheggiare in via spinuzza e subire la mafia dei parcheggi, per cui se ti parcheggi alle 12.00 ti fanno pagare 3 euro, perchè, sostengono, dalle due alle quattro si può stare tranquilli…ehi, aspetta dalle 2 alle 4 è GRATIS!!! e tu, mio caro parcheggiatore abusivo, mi stai derubando! No, vabbè, mi sale il nervoso quando ci penso!

  2. Criminali, appunto.
    Qui un articolo su qualche iniziativa dei civili di Palermo Indignata https://www.abattoir.it/2011/08/10/operazione-2-palermo-indignata-%E2%80%9Cmulta%E2%80%9D-i-concittadini/ e qui la prossima iniziativa http://www.facebook.com/event.php?eid=270537459650237 …andiamoci numerosi. Almeno daremo un segnale.

    Inoltre qui c’è un link per le segnalazioni di strade disconnesse e simili http://borgomeo.blogautore.repubblica.it/2011/10/18/sicilia-provincia-di-enna-strade-killer-inviate-le-vostre-segnalazioni/.

    Per i posteggiatori, non si può fare molto mi sa. Ne ho già scritto qui ( https://www.abattoir.it/2010/02/16/posteggiatori-abusivi-cronache-del-pizzo-da-strada/ ). Sono esseri incredibili. E siamo invasi, pur avendo all’attivo 1300 vigili urbani (?) .

  3. Sottoscrivo tutto tranne la parte delle piste ciclabili… le piste ciclabili non esistono, sono solo un illusione ottica.

    Per quanto riguarda i parcheggiatori… è la municipale che non li vuole estirpare, e lo stesso discorso si può fare per la doppia fila selvaggia e per il parcheggio in curva, è la municipale che non fa niente.

    Mi ricordo questa estate a Mondello un parcheggiatore che mi chiedeva un euro con la polizia a 10 metri!

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