Consigli pratici prima di prendere una casa in affitto

Una casa in affitto non sarà mai casa vostra. Una casa in affitto è casa vostra per il tempo che avete pattuito col proprietario. Una casa in affitto sarà parte della vostra vita. Una casa in affitto non sarà mai perfetta. Una casa in affitto vi farà penare, vi farà innamorare, vi farà vivere o morire. Una casa in affitto prenderà in affitto la vostra vita per un periodo limitato. Trovare casa è un’impresa. Come gesto rientra all’interno di quel gruppo di cose da decidere con calma, valutando bene ogni particolare. Alla prima esperienza non conosci bene quali possono essere le conseguenze di un passo falso.

Allora devi partire con la consapevolezza che sarà come scendere in un campo di battaglia dove dovrai anticipare le mosse del tuo avversario. Sì, perché si tratterà di una vera e propria battaglia all’ultima minchiata da scovare.

Punto primo. I padroni di casa o gli inquilini che gestiscono l’affitto non possono essere considerati alla stregua della loro simpatia, gentilezza, disponibilità. Sono doti che si possono acquisire in brevissimo tempo e per finalità abbastanza lontane dalla sincerità del rapporto. Spesso a loro interessa concludere l’affare, tappare un buco in casa, pagare meno la quota di acqua, luce e gas. Sono degli individui che stanno adottando delle strategie di marketing, talvolta molto potenti anche se apparentemente innocue.

Punto secondo. È fondamentale l’uso di carta e penna. Stilate una lista delle innumerevoli questioni da porre a chi vi fa vedere una camera. Scrivete tutto quanto e alla fine fate un bilancio, contando sia i punti forti che quelli deboli. Se pensate di non avere niente da chiedere siete fuoristrada. Con i soldi non si scherza, dice qualcuno, e dopo aver firmato un contratto non si può più tornare indietro.

Punto terzo. Siate cinici e pessimisti, sorridete poco a chi vi illustra le meraviglie sotto un nuovo tetto. Dimostrate la vostra esperienza. Chiedete sempre se funziona tutto (frigo, bidet, doccia, scaldabagno…) e se, in caso di rottura, le spese di riparazione sono immediate e NON a carico dell’inquilino, tranne naturalmente se il tavolo da cucina lo usiate per fare del sesso sfrenato.

Punto quarto. Dovete rompere i coglioni. Le cose non vi devono essere dette in maniera aleatoria. Pretendete risposte certe e meritate di essere rassicurati su tutto. Un contratto registrato o in nero (come nella maggior parte dei casi) risolverà qualche problema futuro e la tua firma insieme a quella del locatore testimonieranno il patto che avete deciso di conseguire. Se riuscite a sapere poi le cose che non vi dovevano essere dette, avete conquistato dei punti importanti.

Adesso, alcuni consigli per stilare una lista delle domande da porre ad un padrone di casa, ammesso e non concesso che molte risposte saranno vere al 60%:

  • chiedete se state parlando col proprietario o con il boss della zona;

  • se avete trovato un annuncio, fatevelo ripetere, lo sapranno a memoria certo, ma è sempre buono tentare di trovare delle falle nel sistema;

  • chi abita in casa? Studenti, lavoratori, anziani, neonati, serpenti boa? Casa mista o unisex? Informatevi per quello che potete, insomma, con chi avrete a che fare per un bel po’ di tempo. Ma, soprattutto, cercate di capire se vi sono parenti o amici del proprietario o se, nel peggiore dei casi, EGLI abiti proprio lì. Mai farlo.

  • Parliamo di soldi: le spese di condominio non sono sempre comprese nell’affitto, quindi fatevi dire cosa bisogna ulteriormente pagare al mese e quali servizi offre lo stabile. Chiedete se dovete sborsare una caparra. Già se ve ne chiedono due stanno sbagliando.

  • Parliamo di soldi#2: abbiamo il metano o no? A quanto ammontano, circa, le spese di luce, acqua, gas o bombola? È complicato, ma vedere le fatture delle ultime bollette pagate potrebbe essere un’ottima mossa.

  • Se cercate una stanza arredata, chiedete sempre di cosa dispone. Quando la andate a visionare osservate come dei pignoli ogni particolare, chiedete se è tutto compreso o se il coinquilino che sta andando via si porterà qualcosa. Aprite armadi, cassetti, finestre. Fate come se foste a casa vostra. Fatevi un giro dentro casa ripetutamente, ascoltate i rumori, affacciatevi sul balcone, aprite i rubinetti, siate vigili e non lasciatevi scappare le imperfezioni che ci saranno.

  • Chiedete se si effettua la disinfestazione e la derattizzazione se non volete avere degli incontri notturni poco piacevoli.

  • Osservate e studiate il vicinato, che il proprietario spaccerà sempre per tranquillissimo e valutate se potete sopportarlo oppure no, se vi trovate in una strada trafficata, affollata o desertica che neanche le palle di fieno… Studiatevi i percorsi per andare a comprare il pane e l’acqua e per fare la spesa. Capite se per quello che dovete fare quotidianamente, il quartiere possa esservi d’aiuto o d’intralcio, se vi passano mezzi pubblici o ambulanze a non finire, se ci sono parcheggi…

Guardate più case possibili e valutate con molta calma la scelta definitiva. Se potete ri-visionate l’appartamento, magari insieme a qualcuno di vostra fiducia che quattro occhi sono sempre meglio di due, dice qualcuno.  Tra le mura di casa avrete a che fare con gente e situazioni nuove, con le quali sperimentarete voi stessi e la condivisione, i vostri limiti e i vostri pregi, nella riproduzione più diffusa della micro-società.

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