Matrimonio combinato: Amore a tempo indeterminato

di Alessia Ingrasciotta

Sari rossa. La sari è un abito tradizionale indiano che viene comunemente indossato dalle donne sposate o dalle ragazze in età da marito nelle occasioni speciali. È considerato di buon auspicio per la sposa indiana indossare una sfarzosa sari rossa per il proprio matrimonio.

Il matrimonio combinato in India è un’istituzione quasi incrollabile che coinvolge sia adulti sia giovanissimi, spesso in età preadolescenziale.
A grandi linee funziona così: tutto parte dalle famiglie dei due giovani che chiedono a un intermediario di trovare la compagna o il compagno ideale per il proprio figlio o la propria figlia. Solitamente la ricerca si basa sui seguenti principi: stessa religione, stessa casta, simile o, meglio ancora, migliore situazione economica, aspetto fisico, grado di educazione, interessi in comune. Una volta trovato un candidato, l’intermediario torna dalla famiglia che lo aveva chiamato portando con sé un’immagine del ragazzo o della ragazza. Mostrata l’immagine anche al futuro sposo e alla futura sposa, si decide se procedere con un incontro. A questo punto, ma spesso anche prima, i genitori si rivolgono a un astrologo che attraverso le stelle individuerà una data di buon auspicio per i vari passi da percorrere prima del matrimonio. Durante l’incontro si contratta quasi come si farebbe per un affare. Si discute soprattutto della dote, in altre parole ciò che la famiglia della ragazza è disposta a offrire all’uomo che la sposerà. Solitamente la famiglia offre denaro, il corredo nuziale e altri beni materiali, il valore dei quali dipende dalla sua disponibilità economica. A questo punto, se entrambe le famiglie sono d’accordo, si stabilisce il giorno del fidanzamento, dopo il quale, in seguito a varie cerimonie religiose, avverrà il matrimonio vero e proprio. A volte, purtroppo, succede che l’uomo tragga profitto dalla sua posizione e poco prima del matrimonio chieda alla famiglia della sposa altro denaro o altri beni. Perché il matrimonio si compia senza recar danno all’immagine della ragazza, la famiglia è costretta quindi a offrire di più.

Dal giorno dell’incontro tra le famiglie al giorno del matrimonio gli sposi spesso si incontrano solo due o tre volte. Non di rado, soprattutto fino a qualche anno fa, il giorno del matrimonio coincideva anche con il primo incontro dei giovani che, di lì in avanti, avrebbero trascorso insieme il resto della loro esistenza.

A questo punto la domanda nasce spontanea: ma l’amore dov’è? “L’amore arriva dopo, col tempo”. È questa la risposta che qualunque indiano darebbe. Il matrimonio non è una questione d’amore. Moglie e marito costruiscono una famiglia, fanno dei figli, perpetuano la stirpe. Anche il sesso non è amore ma riproduzione, procreazione.
Non a caso in hindi ci sono più modi per tradurre la parola “amore”. C’è il termine con cui ci si riferisce all’amore puro che si prova per i figli, all’affetto per i propri cari, all’amore passionale, a quello fondato sull’attrazione fisica e a quello che travolge fino all’annichilimento di fronte alla persona amata. Nessuno di questi tipi di amore contempla il proprio coniuge. L’amore passionale poi non ha nulla a che vedere con il matrimonio che null’altro è se non un contratto dal quale non è quasi mai possibile recedere.

Ma come si fa a vivere senza amore, senza passione, senza l’emozione di un primo bacio, del contatto della pelle con la persona desiderata? In effetti, così non è… È comunemente risaputo, infatti, che molti uomini in India hanno un’amante (o più di una). E, nonostante se ne parli raramente, questa abitudine è presente anche tra le donne.
Certo, è facilmente immaginabile come per le donne sia più difficile condurre una relazione extraconiugale rispetto ai propri mariti. Ma se si pensa in particolar modo a chi lavora o studia lontano da casa si intuisce come la cosa diventi possibile.

Con la diffusione dei media, dei romanticissimi film di Bollywood e l’avvento della tv americana nei cinema e nelle case indiane, l’idea di un “love marriage”, che non lascia spazio alle differenze castali o sociali, sembra essersi fatta strada tra i più giovani, soprattutto nelle grandi città. Così non è nei villaggi la cui cultura conservatrice è ancora profondamente radicata e il solo pensiero di un matrimonio d’amore fa rabbrividire le famiglie costituendo uno dei loro peggiori incubi. Ma se da una parte ci sono molti giovani che rifiutano questa tradizione, ce ne sono altrettanti che, anche se lasciati liberi di scegliere, preferiscono un matrimonio combinato che offra loro delle soluzioni vantaggiose.

E se i dati ci dicono che a durare di più sono proprio i matrimoni combinati, dando apparentemente ragione ai conservatori, la verità potrebbe essere invece che non si è riusciti a trovare una via di mezzo. Partendo dall’assunto per cui nessun matrimonio dura con certezza per l’eternità, è possibile che la durata inferiore dei matrimoni d’amore in India, rispetto a quelli combinati, sia dovuta a più fattori, primo tra tutti l’estrazione sociale. Infatti, solitamente i matrimoni d’amore avvengono nelle grandi città, tra individui che vivono in condizioni economicamente agiate e che hanno quindi le possibilità economiche di divorziare, semmai ve ne fosse bisogno, e di risposarsi senza che la propria immagine subisca troppi danni. Se uniamo questi dati al fatto che il matrimonio d’amore è un fenomeno molto recente, è intuibile come sia facile lasciarsi trasportare da un’eccessiva fretta nell’organizzazione di una vita insieme alla persona che si ama – che non di rado è anche la prima – e si pensa di conoscere in quel momento. Il matrimonio, organizzato con molto entusiasmo e spesso senza il consenso delle famiglie, può svolgersi con molte difficoltà e se l’amore finisce crollano le fondamenta di tutto ciò che si era tentato di costruire su di esse.
È anche vero che una via di mezzo che comprenda la possibilità di frequentare più persone del sesso opposto con cui condividere esperienze di vita prima del fatidico giorno fa parte di una mentalità ancora lontana dalla tradizione indiana. Oggi, infatti, per le coppie è molto difficile frequentarsi per lungo tempo prima del matrimonio, senza che questo venga considerato sconveniente.
Probabilmente il tempo, l’influenza dei media, in particolare internet, e il contatto con altre culture concederà gradualmente più libertà in questo senso.

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