di Davide Grupposo
Spiegherò le mie ali
verso uno o più cieli.
Piangerò di nascosto
per gli amori più ciechi.
Andrò oltre il tramonto
dove le foglie d’autunno
cadono quiete
sull’asfalto maturo.
Frizzante noia,
gongolante morte,
assordante desiderio,
riposante notte.
Frivoli danzatori del vento
ondeggiano su e giù privi di senso,
un ultimo colpo di tosse
e il cielo è caduto, caduto dal letto.
Evocativa
Caro Davide, grazie del bel contributo e ancora benvenuto su Abattoir! Speriamo che ci scriverai ancora (: