Ciao, sono Cristina, ho 35 anni e di recente mi sono resa conto che voglio fare la comica. Niente, sarà stato, quando? Giovedì scorso. Mi sono alzata dal letto alle quattro del pomeriggio in quanto dovevo recarmi ad un colloquio di lavoro in un’azienda che offriva contratto fisso a tempo indeterminato a giornata completa. Ed è stato li che ho pensato “io non voglio fare questo lavoro, io voglio fare la comica”. Non lo avevo mai pensato prima, è stata come una folgorazione, un fulmine che ti colpisce nella quiete dell’occhio del ciclone. Minchia che scuse assurde si inventa una per non andare a fare n’colloquio!
Comunque…dopo aver preso questa allegra decisione ho pensato: che ho fatto nella mia vita per arrivare a questo punto? E no, non è una battuta ma una domanda seria. Cioè davvero me lo sono chiesta. La risposta è stata: ho due lauree (una specialistica) in lingue interpretazione relazioni internazionali, più di 10 anni di esperienza lavorativa nel settore turistico in agenzie viaggi e hotels vari, due internships in aziende di marketing e di web content creation…era evidente che il prossimo step sarebbe stato “fare la comica”.
In effetti, a pensarci bene, non mi dovrei nemmeno sforzare per intraprendere la carriera di comica: basta raccontarvi la mia routine da recepcionista stagionale! Buah! Guarda con tutto ciò che mi è successo non ci ho scritto un libro perché… altrimenti mi denunciano!
Paesino di mare della Sicilia occidentale. Hotel fronte mare, interno giorno. Eccolo, lo vedo, il turista medio che scende dalle scale e si avvicina alla reception col sopracciglio mezzo aggrottato e comincia con: “signoriiiina”. E io già li con lo stomaco in subbuglio pensando “maledetto patriarcato!” ma non dico niente perché…ah ah… San Tripadvisor da Massachusets proteggici dalle recensioni negative e liberaci dal bad ranking, amen!
Dicevo, viene il turista e con fare incazzoso si rivolge a me con “signoriiina”, guardandomi dalla testa ai piedi. Ora, io ho lavorato in diversi hotel e c’è una cosa che più di tutte non sopporto! Più degli early check-in, di questi che la gente arriva alle 9 in hotel e vuole la camera pronta e io “signore non gliela posso dare la camera a quest’ora, il check-out è alle 12” e lui “mi sono alzato alle 5 stamattina per il viaggio e ora lei vuole farmi perdere una mattina di spiaggia? Faccia qualcosa!” e io “guardi per me possiamo andare in stanza, bussare e svegliare quelli che ci stanno dormendo dentro, farli uscire, poi si pulisce la stanza e si fa da solo il check-in così io non faccio un cazzo! Per me va benissimo!”, e anche più di quelli che “mi fa la fattura a nome dell’azienda?” in vacanza con l’amante. Dicevo che c’è una cosa che non sopporto più di tutte ed è la camicia. La camicia della divisa.
Quando parlo con un cliente, di qualsiasi genere, questi mi guarda mentre gli spiego orari ci chech-in/out e il suo sguardo si ferma la. Su quel cazzo di bottone altezza tette che sfida tutte le leggi della fisica per mantenersi attaccato all’asola come un ciccione si attacca al divano e Sgarbi alla pastorizia! Quel bottone che non sa se esplodere o no, non sa se prendere vita o esalare l’ultimo respiro, il bottone di Scroedinger! Per questo poi la gente non ascolta un cazzo di quello che dico ai check-in e si presentano mezz’ora prima per la colazione!
In fin dei conti per questo voglio fare la comica…almeno posso indossare magliette!
Eh sì, hai proprio un futuro come comica :))
E anchese non ce l’avessi, sticazzi! Ahah