Tra un piatto di linguine e l’alfabeto

«Mi metto due fili di pasta nel piatto e lui pensa bene di aggiungere qualche pezzo di carne, ché non ne avevo. Poi ritorna nella sua posizione: piatto a terra, seduto sulle ginocchia, goloso a modo suo. Non male, penso, mentre io mangio in piedi e lui è accovacciato».