Come far incazzare un/a Receptionst

Uno dei lavori più usuranti al mondo, a parte il minatore, è quello dello sfigato o sfigata che ha a che fare con il pubblico, tipo come me che faccio la receptionist. Che sorrido quando in realtà vorrei mandarti a quel paese, che mi occupo di mille cose contemporaneamente. Ci vuole grande empatia per fare questo lavoro e io ne sono dotata, ascolto tutti e mi metto nei loro panni, rispondo in modo da non farti sembrare un imbecille (solo apparenza, eh!), risolvo problemi che a mio avviso non esistono. Il problema, però, è che a lungo andare tutte queste empatiche relazioni ti rodono l’anima. Ammiro gli psicologi che fanno bene il proprio lavoro e non si fanno scalfire da tutto ciò che ascoltano. Io no, io sono arrivata al limite.  Quindi, boh, per evitare di rovinare la vita a giovani promesse del settore, ecco una lista di cose per evitargli l’invecchiamento precoce. 

Le 5 frasi peggiori per un receptionist: 
-Mi fa la fattura? (dopo il c.out);
-Dai, ma uno sconticino? (Amore della zia, non siamo al mercato, non puoi barattare!);
-Come osa, ho viaggiato in tutto il mondo e… (cosa a caso, tipo nessuno mi ha mai chiesto la carta di credito o il pasaporto o la carta di identitá del bambino di 14 anni – bambino, poi…);
-Ci stringiamo (ha prenotato per due e vengono in 4 con prole a seguito);
-Sicuro che siete al completo? (E quando rincarano la dose con “non c’è proprio niente niente?”) Guardi se mi da una settimana magari ho tempo di mettere su uno di questi prefabbricati abusivi. Ma secondo te mi invento prenotazioni?
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Invito a Perdere

Non sono un eremita, né un monaco stilita. Solo, ho da poco incontrato nel mezzo del mio cammin una serie di condizioni che mi stanno portando a un duro confronto col tema della perdita e del lasciare andare. Questo mi fa desiderare condividere le mie riflessioni e difficoltà.

Siamo abituati a condizioni esistenziali in cui si chiede di essere sempre al top, “top quality”: brillanti, belli, curati, veloci ma rilassati, sani, bravi in tutto, ricchi, in vacanza, a lavoro, seducenti, centrati, con famiglia, ambiziosi, palestrati, col tempo per leggere, per stare sui social e per il parrucchiere + manicure; e in più bella casa, grande macchina, costoso cel., stilosità, etc.: perfetti e senza sbavature dalla maggior parte dei punti di vista socialmente desiderati. La cultura non ci permette di pensare diversamente e di perdere qualcuno di questi pezzi senza sentirci irredimibilmente manchevoli! Ma… ciò come è davvero possibile? Sinceramente non lo so, ma temo (e spesso vedo) che provarci e tenere sul serio questo stile di vita alla lunga ammali.

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Invito a perdere

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