Ca***te da Isernia-Venafro, 9 giugno 2012: “Satana simile a Down”

Cari,
ho bisogno di condividere con voi la stronzata (che vedete sulla vostra destra) apparsa qualche giorno fa sulla home page di facebook e che ha rischiato di provocarmi un’ulcera ovarica.
Sottolineiamo che sulla crescita del mio ovaio parabolico ha sicuramente influito il fatto che io avessi letto questa “notiziola” appena tornata dal lavoro, o meglio dal mare dove – per lavoro – avevo portato i “miei” ragazzi: degli adorabili disabili psichici. …Per la precisione, ho letto questa frase che avevo da mezz’ora finito di parlare con il genitore di un ragazzo con SdD (sindrome di down) della forte autonomia del ragazzo e dell’idea di trovargli un lavoro.
Capirete dunque come il mio viso abbia trattenuto a fatica gli occhi dentro la faccia leggendo titoloni del tipo “I posseduti dal diavolo hanno le movenze, il portamento simile a un down”; “Il posseduto dal diavolo è diventato simile a un down: non capiva, aveva le movenze e i portamenti di un down”; firmato Monsignor Andrea Gemma, vescovo emerito di ‘sta cippona e altrettanto emerito ospite della trasmissione Vade retro, andata in onda il 9 giugno scorso su TV 2000 (canale di proprietà della Conferenza episcopale italiana).

E subito cataclisma fu sulla Porca Madre Chiesa, generato (secondo Gemma con lo zampino del maligno) dagli scellerati genitori di ragazzi affetti da SdD (chissà come si permettono tanto ardire!). 

La difesa ecclesiastica – che novità! – ha risposto con un semplice ”Nessun accostamento, solo un equivoco”: ovviamente per loro il fattaccio sarebbe stato gonfiato a dovere dalla stampa per sottolineare una “piccolissima” gaffe dell’intercalare di questa bella Gemma.
Incuriosita, ho allora guardato il video originale, da cui ho avuto la conferma che Nanni non si sbaglia mai, che le parole sono importanti e che queste, in particolare, sono parole che ledono l’animo e la dignità delle persone diversamente abili, delle loro famiglie e di noi operatori del settore.

A questo punto, potrei spalare guano di topo sull’ardire di trasmissioni che si chiamano “VADE RETRO”, sul valore degli esorcismi, sul fatto che magari il demonio non esiste e che quindi anche l’esorcismo è solo una superstizione mediocre e anacronistica, sul terrore psicologico da medioevo che lo spiritismo ecclesiastico ha ancora il coraggio di propinare al volgo, sulle lobby mediatiche con cui si accorda e su tanto altro.
Ma non lo farò, perché il centro di questa discussione non se lo meritano e non devono essere loro, ma tutti coloro che sono stati citati per sport e per comodità dal più noto esorciccio-da-Inquisizione dell’attuale scena italiana mentre si facevano i cavolacci propri… che per queste persone sono vacanze poco probabilmente sull’amaca a Porto Cervo e molto probabilmente (se sei fortunato) a combattere in un luogo qualunque insieme a mamma, papà, fratelli, amici e parenti vari con una vita che li ha geneticamente privati di qualche vantaggio di cui godiamo noi “normodotati”, donando loro in cambio un cromosoma aggratiss.

Spieghiamolo, allora, alla gente comune e agli omuncoli gonnellodotati, nonché vescovi emeriti di Isernia-Venafro, altresì grandi e famosi esorcisti d’Europa, chi è “un down”.
La sindrome di Down è una delle più note patologie prodotte da un’anomalia negli autosomi, causata dalla presenza di un cromosoma 21 in più (o parte di esso) in tutte le cellule dell’individuo affetto, che possiede 47 cromosomi, anziché i classici 46.
La caratteristica della SdD è un ritardo delle principali funzioni cognitive che comporta un rallentamento dello sviluppo, ma che in genere non lo preclude.
Il luogo comune ci dice invece che le persone con SdD non riescano a raggiungere normali obiettivi di vita. …Errore! Avete mai visto un ragazzo down nella sua vita quotidiana e non solo in quel micromomento in cui attraversa la strada magari mano nella mano con la mamma (non perché lui non lo sa fare, ma perché la mamma è apprensiva e gli automobilisti sono pezzi di merda)? Forse no, ma sappiate che lui riesce a raggiungere dei grandi risultati se sostenuto al meglio da interventi riabilitativi precoci e sistematici: le persone con SdD sanno fare molte cose e possono impararne molte altre, possono raggiungere un buon livello di autonomia personale, sociale e relazionale… e non è possibile (ed è scientificamente errato), oh Monsignore, definirli come persone che non capiscono! A conferma di ciò, vi sono persone con sindrome di Down che non vivono assieme ai genitori, che si sono sposate, che si sono laureate (ricordate Giusy Spagnolo, laureatasi nel marzo 2011 alla facoltà di Lettere di Palermo?).
Ancora, i giovani e gli adulti con SdD possono apprendere l’utilizzo del mezzo pubblico, del denaro e di tutti quegli strumenti che la vita oggi richiede, possono apprendere un mestiere e impegnarsi in un lavoro svolgendolo in modo competente e produttivo, possono superare brillantemente le sfide quotidiane e ottengono risultati nello sport. E da adulti – attenzione, attenzione – possono ambire a una vita semi-indipendente. …Conosco un ragazzo Down che per essere a un appuntamento alle 9e30 si alza alle 6e30 del mattino perché sa di essere lento e desidera prendersi i suoi tempi pur essendo puntuale. E’ una persona splendida, affettuosa, quasi totalmente indipendente, educata, in grado di prendersi cura di sé e di rispettare impegni e responsabilità. Il suo, checché se ne pensi, è ADATTAMENTO FUNZIONALE, in barba al ritardo mentale!

Forse (?) è inutile dire che perché queste potenzialità diventino realtà occorre imparare a conoscere questi soggetti, avere fiducia nelle loro capacità e ricevere aiuti REALI dal sistema, non di certo nominare il disturbo in una trasmissione mistificatrice che tratta di esorcismi che con tutta probabilità andrà a creare una risonanza mediatica tale da associare, seppur non razionalmente, il concetto di “vade retro” e di “esorcismo” e o “satana” a quello di “Sindrome di Down”.

A “difesa” dell’alto prelato c’è anche da dire che la selezione naturale non prevede che chi nasce svantaggiato abbia qualche possibilità di sopravvivenza, anzi.
Ma siamo nel 2012, prete, e dovremmo ricordarcelo tutti non solo per reclamare l’aria condizionata in chiesa, ma anche per pretendere che certe cose non accadano, che certi stereotipi non esistano neanche più a livello sub limen, che certa nobilgente che rivela la propria ignoranza così pubblicamente sappia altrettanto pubblicamente chiedere scusa e sappia andare a documentarsi per evitare di ledere ancora per cialtroneria la dignità e la lotta di una persona che, seppur svantaggiata, lei Sì che si impegna (e si impegnano molto, ve lo assicuro, più di qualsiasi normodotato) a condurre una vita dignitosa.
Perché qui il punto non è che cosa Monsignor Andrea Gemma volesse dire, se lo ha detto male, come lo doveva dire e se deve o no le scuse (che comunque DEVE).
E il punto non è neanche (purtroppo) la scarsa intelligenza di chi associa il concetto di «Down» a quello di «Demone», non comprendendo che probabilmente la memoria inconsapevole dell’uomo medio continuerà a perpetuare questa associazione poiché proveniente da un uomo (purtroppo) autorevole.
Il punto è che è scandaloso vedere persone di un certo tipo arrampicarsi sui muri lisci e vedere come esse siano difese a destra e a manca; basti l’esempio del conduttore della trasmissione, David Murgia: “Questo non vuol dire paragonare gli indemoniati ai down, ma solamente raccontare ed evidenziare che quando si parla di esorcismi e possessioni diaboliche si parla sempre della presenza del Diavolo che, per definizione, è ingannatore e bugiardo.”
Bene, anche se così fosse, il pluriprelato lo ha detto molto male, ha accostato due situazioni completamente diverse, di cui una probabilmente frutto di fantasie clericali (l’indemoniato) e come minimo di questo dovrebbe scusarsi vergognandosi della crassa ignoranza che ha rivelato, invece di pararsi il suo clericalculone scrivendo sonetti arroganti sull’argomento e pseudoscuse che sono piuttosto dichiarazioni di perdono verso chi lo ha infangato. Bella umiltà cristiana Monsignore, complimenti!

In conclusione, cercherò di essere costruttiva non suggerendo al Vaticano Spa, i cui servizi – ricordiamolo – sono tutti a pagamento (perfino l’assistenza “spirituale” negli ospedali e questi tanto millantati esorcismi), di autodistruggersi, ma bensì di usare un po’ dei suoi ori per formare adeguatamente questi preti che se ne vanno ovunque a sparare cazzate.
D’altronde, la Chiesa riceve e risparmia un sacco di denaro attraverso l’8×1000, finanziamenti alle scuole private cattoliche, esenzioni ici, imu e perfino contributi tolti dagli oneri di urbanizzazione pagati ai comuni. I picciuli l’avi per mandare Monsignor Gemma: 1) ad un buon corso-base di neuropsichiatria con gli studentelli universitari di 18 anni, ché già gli sarebbe sufficiente a cogliere (ad esempio) che un down CAPISCE perfettamente; 2) a volgere un bel periodo di volontariato con disabili per imparare a pulirsi la sacra linguetta dentro e fuori i suoi esorcismi… che noi, per il resto, lasciamo a lui al pari delle pale di fico d’india pi rasparisi u culu al posto della moderna carta igienica.

 

N.B.: Laddove la morbosa curiosità666 da uomo medio non sia stata soddisfatta da questa riflessione “Satana diverso da Down” e sentiate il profondo bisogno di conoscere il volto dei posseduti come appariva già molto prima delle grandiose riflessioni di Andrea Gemma Vescovo emerito, vi suggeriamo caldamente questa visione qui.

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