Il Kindle, come qualsiasi altro lettore e-book esistito-esistente-esistibile, non è romantico. Parliamo del Kindle perché al momento è lo strumento che ad oggi è sinonimo di e-book reader, come lo è l’iPod del lettore MP3, non perché abbiamo problemi con Amazon (la casa che distribuisce questo apparecchio), e, come detto prima, non è questo a non essere romantico in quanto tale, ma lo è invece l’e-book: il libro elettronico. Il Kindle è piccolo e leggero, più piccolo e leggero di un libro (6″ x 9mm di spessore e circa 300 gr di peso), al suo interno può contenere migliaia di libri in formato digitale e la batteria dura un’infinità. Lo schermo opaco permette una lettura senza troppi fastidi per gli occhi e si può connettere ad internet per scaricare altri libri, giornali e riviste.
Il Kindle è l’apparecchio perfetto per chi ama leggere, lo si può portare sempre ovunque e non ci si annoia, dal momento che è possibile aggiornare i contenuti, ma non è romantico. Provate a regalare un segnalibro con dedica per l’e-book, oppure a chiuderci dentro un fiorellino di campo come ricordo della primavera in cui avete letto quel libro.
Potete segnarlo con un appunto in digitale, o con una foto, ma quanto renderebbe?
Il Kindle è fornito di un tastierino per gli appunti, e sistemi per sottolineare, ma fino a quando non verrà implementato un sistema touchscreen per lasciare faccine, cuoricini o appunti non codificabili dalla mente degli ingegneri dell’e-book reader, non avrà nemmeno il 10% del fascino di un libro.
Inoltre, in un futuro e-bookiano nelle case non esisteranno più le librerie a impolverarsi, aumentando la difficoltà di gestione con l’avanzare degli anni di lettura. Non esisteranno più nemmeno gli amici curiosi e scrocconi che arrivati a casa tua guardano cosa hai letto e cosa no, prendono un libro, lo sfogliano e ti chiedeno se possono prenderlo in prestito. Non esisterà il prestito del libro, ma, se tutto va bene per le case editrici, nemmeno dell’e-book, in quanto questo sarà fornito di un sistema di autenticazione (DRM) che impedirà che un determinato file possa essere letto da un dispositivo diverso da quello per cui è stato comprato. Quindi al massimo esisterà la possibilità di regalare un e-libro ad un amico, inviando il codice promozionale con cui potrà scaricarlo lui stesso. In fondo il prezzo medio di un e-book su Amazon.com è di 9,99$ che è meno del prezzo medio di un libro cartaceo. Ma se questo regalo va oltre il semplice regalo o il semplice libro, e in realtà si voleva trasmettere un messaggio, sottolineando alcune parti? Non è possibile.
Il Kindle ha avuto molto successo negli USA e lo avrà in Europa, come avrà successo il suo concorrente iPad, perché, nonostante la critica che ne faccio, non posso che evidenziare l’infinita potenza di questo apparecchio. Ma toglie tanto al piacere che c’è oltre la lettura in sé.
Non è la prima volta che ci tentano e se falliscono un altra volta non sarebbe strano…fondamentalmente perché costa un sacco attualmente!
Detto questo…è vero, non è per niente romantico e aggiungerei che un libro lo posso portare ovunque, maltrattare, leggerlo in spiaggia senza preoccuparmi della sabbia, portare sempre e comunque seppellito nello zaino senza preoccuparmi che qualcosa ci sbatta sopra e poi mi piace un sacco l’odore della carta.
Ma se tutto questo può valere per un romanzo o un saggio che per me può avere un valore affettivo non vale per la manualistica e la reference, sarebbe decisamente utile non stampare tutte quelle inutili dispense di materie inutili che leggerò una volta in vita mia, o magari i tutorial sull’uso di una certa classe dell SDK di Java che poi la prossima volta che mi servirà avranno già deprecato per non parlare dell’utilità della funzione trova quando uno si trova a leggere cose che non hanno un indice (tipo la dispensa di economia aziendale di prima).
quindi per concludere… mi piacerebbe che qualcuno me lo regalasse ma non lo comprerei mai, costa ancora troppo
Vedi che il successo del Kindle è indice che non tende al fallimento, soprattutto che anche Apple ci prova.
Per quanto riguarda le dispense puoi avere ragione, ma i tutorial, in quanto tali si leggono con un l’editor accanto aperto si provano le cose che si leggono, quindi niente kindle
Pensate all’infinità di carta che si potrà risparmiare se si ci abitua alla digitalizzazione (di cui tappa fondamentale è la diffusione dell’e-book,che col tempo costerà sempre meno), non pensate solo ai libri, ma anche all’infinità di documenti, dispense universitarie, libri scolastici….. Avete idea della mole di un trattato di chirurgia o di anatomia (per fare solo un esempio) e di quanto sia scomodo mettersi a leggere un librone di questi comodamente sdraiato a letto?
senza parlare della possibiltà di avere delle immagini in digitale e l’interattività!
L’e-book non sarà romantico ma penso diventerà più economico più fruibile e più ecologico. Per i già-nostalgici del volume cartaceo vorrei far notare il parallelo di questa vicenda nella musica. Il vinile ha il suo mercato, anche se esistono mp3 e altri migliaglia di modi per ascolare musica. Così sarà col Libro,costerà un pò di più (costerà sicuramente di più di un e-book), e allora? Sono sicuro che i veri “romantici” preferiranno il loro vecchio amato Libro al vile denaro.
pardon…migliaia
Non so, sono un po’ scettica nei confronti dell’e-book. Credo che avrà il suo successo, ma non sarà un sostituto del libro, piuttosto uno strumento alternativo che potrà permettere un notevole risparmio, soprattutto ecologico. Per quel che mi riguarda non rinuncerò mai alla mia libreria e al piacere di curiosare in quelle altrui. E non saprei mai studiare con un e-book: mi toglierebbe il piacere di sfogliare le pagine, di sottolineare e risottolineare i concetti e di contare il numero di pagine che mi mancano per finire il libro. Non sono completamente contraria all’e-book, ma non potrei mai rinunciare a regalare un libro e a riceverne uno in dono, così come non non potrei rinunciare alle decine di segnalibri che ho :p
Forse il kindle non è romantico. Forse non lo userei neanch’io per studiare.
Pero’ sto leggendo di piu’ da quando ce l’ho!! e non è poco.
E poi sto leggendo libri che non avrei mai pensato di leggere.
un esempio?
provate qui …… http://ilgalilei.interfree.it/index.html avreste mai trovato il Trattato di fortificazione su qualche bancarella di portaportese?
per gli appassionati di storia ci sono tanti siti universitari che pubblicano l’impensabile.
Ed io ne approfitto …. con il kindle
Infatti… l’unica pecca è che costa assai
@Michele:
certe volte mi imbatto in tutorial dove la prima riga di codice è dopo 30 pagine di introduzione teorica
Non è romantico per nulla. Può essere utile come nel caso di opere tanto antiche che adesso possiamo trovare su google book che senza spendere un centesimo le possiamo scaricare sul nostro pc( perchè i diritti sono scaduti) e sfogliarcele come e quando vogliamo, ma il piacere di possedere Ariosto, Foscolo, Boccaccio, in formati come il .pdf è alquanto riduttivo e termina poco dopo il download avvenuto. Come nel caso del successo degli .mp3 non ci inorgogliamo più del possesso di certe collezioni di dischi, di film (e spero non accada per i libri), ed anche nel caso delle foto.. tutto rischia di diventare immateriale e di farci diventare dei possessori di niente.
*come quelli che si divertono a coltivare verdura su facebook e non sono mai stai in campagna.*
Tranquilli il prezzo è destinato a scendere grazie alla concorrenza!
Inoltre spesso si parla di questi e-book reader proprio per leggere romanzi, mentre e ovvio che lo vedo bene per tutti quegli altri usi che avete descritto.
L’mp3 non ha infatti sostituito il vinile (o il cd) ma ha solo assecondato una fascia di mercato più economica che è quella che un’ascolto passivo della musica.
La lettura invece è sempre attiva, quindi la carta non morirà così velocemente come sembra.
i libri al di là del mezzo sono emozioni. e le emozioni sono immateriali. Il possesso dei libri e non dei suoi contenuti e’ feticismo.
Massimo, chiamalo feticismo, ma quello che avviene nell’essere umano è proprio questo: il trasferimento di emozioni, sensazioni e ricordi negli oggetti materiali che al meglio li rappresentano.
C’è chi da un nome alla sua auto o alla sua moto, chi al suo pc, chi rinchiude un mondo dentro la semplice immagine impressa in una fotografia.
Il contenuto del libro diventa altro quando dal per-sé al per-me, e il per-me si identifica materialmente in quella chiosa o in quell’angolo di pagina strappata come segno di riconoscimento.
L’articolo andrebbe aggiornato, adesso l’ho comprato il Kindle e non me ne pento assolutamente.
Ci sto leggendo libri che non avrei nemmeno potuto comprare ( fuoristampa, nati come ebook, non tradotti in italiano), non credo sostituirò la carta ma di sicuro è un aggeggio utile.