Mens sana in corpore sano

Quando da “giovane” mi dicevano “vedrai poi quando sarai più vecchia…” io giravo gli occhi fino a far vedere solo la parte bianca, tipo meme di coso, come si chiama, quello che fa Iron Man, a braccia conserte e occhi girati. Quella ero io. E non ti lasciare i capelli bagnati, e mettiti la crema solare, e non farti scrocchiare le giunture, e non e non e non. Il fatto è che quando ti lasci i capelli bagnati a 10 anni è diverso da quando lo fai a quasi 40 anni. Grazie al cazzo, direte voi! Eh ma provateci voi ad asciugarvi i capelli con 45 gradi in un appartamento attico senza aria condizionata. Sto sudando anche solo per fare click click col mouse! 

Però avevano ragione i latini quando dicevano che bisogna avere mente sana in corpo sano. E siccome io non ero brava nelle versioni in classe lo interpreto con: è tutta questione di equilibrio. Stai bene di testa se stai bene nel corpo. Stai bene nel corpo se stai bene di testa. Me ne sono accorta nelle due ultime settimane che non stavo bene di testa: ho avuto due settimane di acciacchi, malattie, disturbi e varie. E proprio non stavo bene di testa, animo, forza vitale e motivazione di vita.

Ho lavorato quasi senza riposare per due settimane di seguito, mola del giudizio estratta con punti in bocca, antibiotici e diarrea, dissenterite, mestruazioni e quel che è peggio mal di schiena cronico. Ieri ho lasciato 50 euro al fisioterapista, non mi ha fatto un cazzo! Sto ancora una merda! Il mal di schiena è una brutta cosa. Tanto brutta che mi ha fatto pure spendere 600€ in materasso nuovo. Con finanziamento a tasso zero in comode rate pagabili in un anno. Finanziamento fatto assieme al mio ragazzo, ché se mi lascia da qui a un anno, come cazzo ce lo dividiamo il materasso? Lo possediamo tipo custodia condivisa? Come se fosse un figlio? Per quello che ci è costato! Giorgio Mastrota aiutami tu! 

Quando stai male il resto conta poco, magari ci pensi, magari ti soffermi quella mezz’ora a fare altro, tipo pulire il bagno o farti la doccia. Però è come una cosa di sottofondo perché il primo pensiero, il pensiero martellante, fisso e importante è che non stai bene. Il corpo ti comunica che hai bisogno di riposo, di un materasso nuovo, di lasciar perdere gli antibiotici e la mente lo recepisce. Poverino! Povero corpo come ti sei ridotto! 

E cosí ho avuto l’epifania di come potrebbe essere la mia vecchiaia. Un mente ricettiva, che sa ascoltare, che sa comprendere e agire, in un corpo che inesorabilmente cadrà a pezzi. E se in queste due settimane passate non sono riuscita a trovare una giusta motivazione per alimentare la mia voglia di vivere, mi vedo morta stecchita al primo acciacco serio della vecchiaia. Annamo bbene! 

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