Giocare ai giochi di ruolo è piuttosto impegnativo: bisogna studiare regole, saperle applicare, verificare statistiche, inoltre il master ha bisogno di preparare le avventure, gli enigmi e le mappe, cercando di prevedere alcune possibili alternative su come potrebbe svilupparsi l’avventura. È bello immaginare ciò che viene narrato, ma a volte è difficile essere sintonizzati tutti sulla stessa immagine, si può fraintendere e descrivere minuziosamente l’ambiente può rallentare il ritmo del gioco, d’altra parte non farlo potrebbe togliere spunti per azioni originali che sfruttano ciò che circonda i personaggi. L`intelligenza artificiale sta già aiutando i master e i giocatori grazie alle immagini generate (mostri, ambienti, personaggi), ma si può già subodorare ciò che potrebbe avvenire in un futuro prossimo (già si possono generare musiche d’accompagnamento, video, testi, enigmi) e lavorando un po` di fantasia questo è quello che immagino:
Nel vasto salone dalle pareti imbottite, cinque pedane isoinerziali, dispositivi che regolano la resistenza per simulare il movimento reale, brillano debolmente, illuminate dai riflessi dei visori 3D indossati dai giocatori e dal master. Il silenzio è rotto solo dal sibilo delle ventole e dal leggero ronzio dell’intelligenza artificiale che animava la sessione.
“Allora, siete davanti a un portale antico, le rune brillano di una luce pulsante. Un’eco lontana sembra provenire dall’altra parte, qualcosa si muove nella penombra… cosa fate?” chiede Luca, il master, con tono solenne.
Anna, che interpreta un’abile ladra, alza lo sguardo per controllare il proprio HUD. “Esamino le rune. Posso capire qualcosa del loro significato?”
Prima ancora che Luca possa rispondere, l’IA prende la parola con voce neutra ma accogliente: “Probabilità di successo: 70%, basata sulle tue statistiche di intelligenza e conoscenze arcane.”
Anna sorride. “Ci provo.”
Con un cenno del capo, Luca conferma. “Tira il dado.”
Il dado virtuale rotola sul display visibile a tutti, fermandosi su un 18. Un leggero tintinnio accompagna il risultato. L’IA genera istantaneamente un video: Anna, nei panni della sua ladra, si avvicina al portale, sfiorando le rune con cautela. Una luce azzurra pulsa sotto le sue dita mentre decifra l’antica scrittura. Dal salone, un crescendo musicale di archi accompagna la tensione del momento, sottolineando la delicatezza di ogni gesto e l’importanza della scoperta.
“Le rune indicano un enigma,” spiega l’IA. “Un messaggio si materializza davanti a te: ‘Due sono le chiavi, una conduce alla gloria, l’altra alla morte. Scegli con saggezza.’”
Marco, che interpreta un barbaro dal cuore grande e la testa calda, grugna. “Non possiamo rompere tutto e passare?”
L’IA risponde prontamente: “Probabilità di successo: 30%. Conseguenze in caso di fallimento: attivazione di una trappola mortale.”
“Forse è meglio pensarci.” interviene Silvia, la maga del gruppo, con un sorriso. “Io esamino l’area intorno al portale in cerca di indizi nascosti.”
Il visore di Silvia si illumina, proiettando una mappa dettagliata del portale e delle sue immediate vicinanze. La sua attenzione si sofferma su un piccolo simbolo inciso sul lato del portale.
“Bene, brava,” dice Luca. “Quel simbolo potrebbe essere la chiave per decifrare l’enigma.”
“L’IA ha trovato un riferimento nei miei appunti, sembra che la chiave sia invisibile.” aggiunge Silvia, sfogliando virtualmente i suoi incantesimi. “Posso lanciare un incantesimo di rivelazione dell’invisibile”
L’IA risponde con prontezza. “Tempo di lancio: 10 secondi. Probabilità di successo: 95%.”
Nel frattempo, il salone si riempie di una musica che aumenta la tensione. Archi profondi e un lieve rullo di tamburi accompagnano l’azione, enfatizzando ogni scelta. Luca si rivolge all’IA con un tono basso, quasi confidenziale. “Puoi generare un enigma con due opzioni plausibili? Devono scegliere la combinazione giusta.”
“Ecco alcune proposte.” risponde l’IA, proiettando un elenco di enigmi sul visore del master. Luca sceglie rapidamente, adattando il tutto alla narrazione.
“Davanti a voi appaiono due sfere che prima erano invisibili: una d’oro e una d’argento. Il messaggio continua: ‘La luce del sole brilla nella menzogna, la luna rivela la verità. Quale chiave scegliete?’”
I giocatori si consultarono animatamente, analizzando il significato nascosto delle parole. L’IA monitora i loro sguardi, suggerendo probabilità e possibili conseguenze basate sulle scelte.
Infine, Anna alza la mano. “Prendiamo quella d’argento. Segue il simbolismo della luna e della verità.”
“Confermate?” chiede Luca.
“Sì,” rispondono in coro.
Un video generato dall’IA mostra la ladra che solleva con cautela la sfera d’argento. Le rune si illuminano e il portale si apre, rivelando un corridoio oscuro e pieno di insidie. La musica cambia, passando a un tema più epico, mentre il gruppo si prepara a entrare.
Marco si piega in avanti, stringendo i pugni. “Pronti a spaccare qualche cranio.”
L’IA, come se fosse un vero giocatore, risponde con tono ironico. “Probabilità di sopravvivenza nel prossimo incontro: 50%. Consiglio: agire con cautela.”
Ridono tutti, mentre Luca si prepara a descrivere l’orrore che li attende. Con l’IA a supporto, la sessione scorre fluida e coinvolgente, lasciando tutti immersi in un mondo che sembra più reale di quanto avessero mai immaginato.